Ancora sui Tutor

La Direzione Regionale della Basilicata che si è già distinta per l'attivismo dimostrato nel presenziare le riunioni di collegi dei docenti appositamente convocati per ascoltare monologhi sulla "riforma", ha con una nota del 16 febbraio scorso chiesto ai Dirigenti Scolastici di inviare con sollecitudine i dati anagrafici degli "aspiranti tutor per la riforma".

I Sindacati Scuola CGIL, CISl e UIL della provincia di Potenza, con un comunicato stampa, hanno denunciato il clima propagandista e "sanfedista" della crociata condotta dal Direttore Regionale, Franco Inglese.

La Direzione Regionale nel tentativo di rimediare ha emanato una comunicazione con cui precisa che la richiesta dei nominativi si riferiva ai tutors (sic!) previsti dal D.M. 6. Il Direttore Inglese ha con un proprio comunicato alla stampa chiarito che i dati anagrafici richiesti sono quelli dei tutor per le tecnologie, l'inglese e il processo di riforma in atto, ma non ha disdegnato attribuire ai sindacati, soprattutto alla Cgil, un atteggiamento chiaramente pregiudizievole verso il lavoro puntuale e sistematico del suo Ufficio a favore della scuola lucana.

I Sindacati Scuola confederali, dopo aver evidenziato che il Direttore Regionale con le sue precisazioni non smentisce lo stile propagandistico ed intimidatorio con cui vengono svolte le conferenze di servizio, ricordano che la Circolare n. 68 dell'8 agosto 2003 ha cancellato dal testo della circolare applicativa del D.M. 61 ogni riferimento a modelli organizzativi, profili professionali e funzionali non previsti dalla normativa in vigore, in particolare escludendo la possibilità di individuare i tutor. CGIL, CISL, UIL Scuola sottolineano la confusione e l'approssimazione con cui anche in Basilicata l'Amministrazione procede nel tentativo di introdurre con la forza una "riforma" non condivisa (comunicato del 23 febbraio).

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