CGIL CISL UIL
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Provinciali Scuola
POTENZA
Del tutto evasiva la risposta del Direttore scolastico Regionale
pubblicata sulle pagine del”Quotidiano” di sabato scorso.
Il Direttore Inglese non ha smentito una parola – né d’altronde
avrebbe potuto – sullo stile propagandistico e intimidatorio con
cui vengono condotte le conferenze di servizio né tantomeno sulle
affermazioni calunniose e, queste si, “delegittimanti”, sui
sindacati che non condividono la controriforma Moratti.
Per quanto riguarda la nota di “chiarimento” della Direzione
Scolastica regionale, che riguarderebbe “l’indicazione dei tutors
per i corsi di formazione del D.M. 61”, la confusione aumenta.
Perché se si fa riferimento alla “sperimentazione” introdotta dal
Decreto Ministeriale n. 61 del 22/7/03, non era prevista la
possibilità di introdurre la figura del docente coordinatore-tutor,
prevista dalle Indicazioni nazionali.
Tanto è vero che il Miur, dopo aver tentato il colpo di mano con
la C.M. 62, e a seguito di un ricorso al Tar dei sindacati scuola
nazionali, era costretto a fare marcia indietro. Con una
successiva Circolare, la n. 68 del 8\8\03, annullava i “capoversi
5-6-7 della C.M. 62”, da intendersi come “non formulati”, che
consentivano alle scuole di modificare gli assetti ordinamentali
esistenti.
In questa ipotesi i corsi di formazione che la Direzione
Scolastica Regionale si appresta ad organizzare sono illegittimi,
perché illegittimi sono i tutors eventualmente individuati dalle
scuole aderenti al progetto di innovazione introdotto dal D.M. 61.
Se la nota invece si riferisce ad altre non precisate ed
identificate figure “sperimentali”, ci sembra, in questa fase,
assai superficiale l’uso della parola “tutor”, che finirebbe col
produrre ulteriore tensione nelle scuole e tra i docenti.
Si tratta, in ogni caso, dell’ennesimo episodio che dimostra la
confusione e l’approssimazione con cui procede l’Amministrazione
nel tentativo di introdurre con la forza una riforma della scuola
sempre meno condivisa.
Naturalmente su questo punto non vi è stato alcun confronto,
neppure a titolo meramente informativo, con le OO.SS. Ma questo
rientra in un atteggiamento di totale chiusura al dialogo del
Direttore Inglese, al quale da tempo abbiamo chiesto, purtroppo
inutilmente, di ristabilire un quadro corretto di relazioni
sindacali. Relazioni sindacali che non si esauriscono negli
incontri quindicinali con il Dott. Pagliara, peraltro attivati da
poco e su pressante nostra richiesta, caratterizzati fino ad ora
da un confronto sterile ed improduttivo.
Siamo perfettamente d’accordo che “in questa delicata fase di
transizione tutti ponessero al centro dei loro interventi
l’esclusivo interesse dell’alunno”.
Riteniamo altresì che le minacce ai docenti e ai dirigenti
scolastici che dissentono dal pensiero unico morattiano, i corsi
di formazione fasulli, ed anche il paternalismo a buon mercato
della risposta alle precise accuse delle OO.SS. (e non smentite),
non servano alla causa.
Potenza, 23 febbraio 2004
CGIL SCUOLA CISL
SCUOLA UIL SCUOLA
Paolo Laguardia
Luigi Errico Maria Spadola
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