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Infanzia: frequenza dei bambini di 2 anni e mezzo nell’anno scolastico 2006/2007

E’ stata emanata in data 31 agosto, a firma del Viceministro Bastico, una nota indirizzata ai Direttori Regionali Scolastici contenente indicazioni per gestire l’eventuale frequenza, in questo anno scolastico 2006/2007, dei bambini nati entro febbraio 2004.

Registriamo tra i contenuti e le considerazioni di questa nota un primo segno di successo della nostra tenace iniziativa volta a rivendicare il rispetto, anche per i bambini più piccoli, di aver assicurati contesti educativi adeguati alla loro età, accoglienti e consoni ai loro ritmi di sviluppo. Esattamente ciò che non è accaduto nella stragrande maggioranza dei casi negli anni scorsi.

Nella nota, alla luce dell’accordo contrattuale siglato a luglio con le OOSS che ha messo una parola chiara e definitiva sugli aspetti di competenza relativi all’anticipo, della legge “milleproroghe” e del fatto che in alcuni casi si è in presenza di iscrizioni già acquisite dalle scuole con conseguente determinazione di aspettative, si suggerisce di verificare cosa è possibile fare al proposito. In questo contesto di transizione spetta ora alle scuole interessate (insegnanti in primis e dirigenti scolastici) accertare l’esistenza di tutte quelle condizioni declinate nell’Intesa a suo tempo pattuita tra Coordinamento nazionale ed ANCI e considerate esplicitamente anche nella Nota citata come indispensabili per garantire i diritti dei bambini alla qualità educativa e, pertanto, limitatamente al 2006-’07, accogliere di fatto la frequenza. Infatti, solo ed esclusivamente in presenza di queste condizioni i Collegi potranno decidere al proposito. Altrimenti non potrà essere ammessa nel modo più assoluto la frequenza. I Direttori Regionali sono chiamati a coordinare e monitorare il fenomeno ed informare anche le parti sociali.

E’ evidente che la Nota gestisce, in modo transitorio, una situazione di fatto, qual è quella delle iscrizioni, mentre la prospettiva immediata diventa quella che noi fin dal 2004 abbiamo costantemente posto: una risposta specifica da parte dello Stato alla domanda dei bambini fra i 2 ed i 3 anni mediante l’istituzione di apposite sezioni “primavera” già sperimentate con successo in molte realtà territoriali a cura degli Enti Locali.

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