Il 6 luglio si è svolto un incontro con l'Assessore alla Formazione della Regione Basilicata Carlo Chiurazzi dei Segretari regionali di CGIL, CISL, UIL e le Segreterie di FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola.
L'incontro era stato richiesto dai Sindacati Confederali al Presidente della Giunta Vito De Filippo per sollecitare un ruolo più attivo in materia di istruzione scolastica e un cambio di rotta nelle azioni messe in essere nel settore della Formazione professionale.
All'inizio dell'incontro l'Assessore Chiurazzi ha fatto presente che Il Presidente della Giunta gli ha dato pieno mandato a discutere con le Organizzazioni sindacali in quanto le materie oggetto dell'incontro rientrano fra le competenze assegnate al suo Dipartimento.
Abbiamo avviato il nostro ragionamento esaminando il rapporto esistente fra autonomia e competenze istituzionali di Regione, province, comuni e istituzioni scolastiche.
L'assetto istituzionale determinato dal titolo V della Costituzione individua un sistema di istruzione unitario nel quale:
Gli articoli 117 e 118 della Costituzione assegnano alle Regioni la legislazione di dettaglio, in particolare in materia di:
Competono alle Regioni:
Altre funzioni sono condivise fra Regioni, Province, Comuni:
Le Regioni, quindi, sono titolari di un'importante competenza che è quella della programmazione ordinamentale sul loro territorio.
La Corte Costituzionale con la sentenza 13 del 2004 ha stabilito che la Regione è titolare dell'offerta formativa integrata, anche se tutta questa competenza è esercitata, in modo suppletivo, dagli uffici scolastici regionali.
La Regione Basilicata, ad avviso dei Sindacati, non ha esercitato le competenze attuali, preferendo esercitare le competenze limitate delegate dallo Stato prima della riforma del titolo V della Costituzione rinunciando a svolgere il ruolo primario che le derivano dalle competenze esclusive che ha in materia ordinamentale, di indirizzo e di verifica.
Ma anche nella gestione del vecchio, Formazione professionale, la Regione non si è distinta infatti ad esempio non hanno ancora messo a punto sistemi di valutazione limitandosi a quantificare la spesa senza verificarne la qualità e i risultati formativi.
FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola hanno chiesto ancora una volta una legge sul sistema integrato Istruzione e formazione per superare la pessima legge n.33 del 2003!
Un discorso a parte meritano i Corsi professionali triennali sperimentali che sono stati realizzati in dispregio dell'Intesa raggiunta fra Regione e Direzione regionale del MIUR e che hanno realizzato azioni non previste con enorme sperpero di risorse pubbliche.
Per garantire all'autonomia scolastica la piena realizzazione delle sue potenzialità occorre per i CGIL, CISL e UIL che i soggetti (Stato, Regioni, Enti locali, e le scuole autonome) esercitino appieno le proprie diverse competenze.
Per quanto riguarda le Province esse hanno un ruolo di gestione dell'istruzione che si potrebbe articolare sulla base delle seguenti funzioni:
Di particolare importanza è anche l'adozione di nuovi strumenti programmatori di carattere generale che consentono di definire campi di azione condivisi, entro i quali esercitare reciproche funzioni e competenze.
Per questo i Sindacati ritengono che occorre costituire tavoli permanenti di confronto e di programmazione tra tutti gli attori del sistema dell'istruzione e della formazione.
Lo strumento giuridico idoneo a far nascere il sistema ipotizzato è sicuramente l'accordo di programma.
Infatti l'accordo di programma è una particolare forma di contratto di diritto pubblico che nasce con lo scopo di coordinare l'azione di diversi soggetti pubblici coinvolti, in virtù delle loro attribuzioni istituzionali, nella realizzazione di opere, di interventi ovvero di programmi di interventi che richiedono, per la loro completa realizzazione, l'azione integrata e coordinata di comuni, di province e regioni, di amministrazioni statali e di altri soggetti pubblici.
Come esempio negativo di assenza di concertazione fra Enti il Sindacato propone l'assurda situazione creatasi a Maratea dove la Regione è proprietaria di un immobile, inagibile da decenni ed in stato di abbandono, immobile che la provincia e il Comune hanno chiesto per dare una sede all'Istituto alberghiero mentre la Regione preferirebbe metterlo sul mercato.
Per quanto riguarda il Dimensionamento della rete scolastica, i Sindacati ritengono che esso costituisca il naturale corollario della programmazione dell'offerta formativa.
Il dimensionamento deve essere realizzato tenendo conto dei piani di sviluppo regionali, dell'andamento demografico, dei flussi dei bacini d'utenza, delle potenzialità del servizio sul territorio con riferimento ai bisogni formativi dei giovani ma anche degli adulti, deve fornire il servizio per le imprese e garantire attività culturali e servizi sportivi.
L'Assessore Chiurazzi ha detto di condividere le proposte del Sindacato ed ha aggiunto altri temi per il futuro confronto di merito quali il ruolo dell'Università della Basilicata, della Ricerca e le politiche del Lavoro.
Per quanto riguarda la programmazione dell'offerta formativa la scelta della Giunta è quella della concertazione con le forze sociali e della condivisione con l'utenza, pertanto anticipa che si aprirà un momento di confronto sufficientemente lungo con tutti coloro che sono interessato ai temi dell'istruzione e della formazione.
Le parti hanno deciso di dar luogo a successivi incontri per esaminare punto per punto i temi su cui oggi si è discusso in generale.