Documento sul secondo ciclo: terzo incontro con il Ministro
Si è svolto nei giorni scorsi il terzo incontro con il Ministro Moratti sulla Bozza di schema di decreto sul secondo ciclo di istruzione.
All’incontro, presieduto dal Ministro Moratti, alla presenza del sottosegretario on. Aprea ed i massimi dirigenti del Miur, hanno partecipato le OO.SS. confederali e di categoria CGIL CISL UIL, ANP, Gilda e Snals.
Il Ministro ha aperto l’incontro comunicando che è stato elaborato un nuovo testo, che di seguito pubblichiamo con una nota esplicativa delle principali “novità” ,da considerarsi ancora provvisorio e passibile di ulteriori modifiche.
Le ragioni delle modifiche sono da ricondurre, secondo il Ministro, al lavoro di confronto con tutti i soggetti, in particolare con le Regioni e le organizzazioni datoriali. Anche sugli Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA) il Ministro ha comunicato che è in corso una revisione rispetto alle versioni consegnate precedentemente, sulla base dei pareri delle associazioni disciplinari.
Il testo della bozza di documento è stato asciugato rispetto alla versione precedente, in particolare per la parte riguardante il sistema regionale di istruzione e formazione professionale, su cui molte delle questioni, a partire dal passaggio di competenza dallo Stato alle Regioni, saranno definite in sede di Conferenza Unificata Stato Regioni Enti Locali.
Per quanto attiene alle questioni sollevate dalle organizzazioni sindacali negli incontri precedenti, il Ministro ha precisato che:
- È in corso una consultazione con tutti coloro che intendono esprimersi, tramite l’apertura sul sito del Miur di uno spazio apposito ( ma ovviamente nulla ha detto né sul metodo né sull’identità di chi lavora alla eventuale sintesi dei contributi che lì si esprimono)
- i licei non hanno carattere terminale
- le sperimentazioni dei percorsi triennali, frutto dell’Accordo del giugno 2004 stanno andando bene e costituiscono un utile riferimento per il decreto da emanare sul secondo ciclo
- l’apprendistato è una delle modalità con cui si adempie il Diritto Dovere
- la previsione di Poli, in cui dovrebbero convivere istituzioni statali e regionali.
Per la FLC Cgil, Enrico Panini, segretario nazionale, ha sostenuto:
- innanzitutto, come varie ed eventuali, ha rinnovato la richiesta di un incontro con il Ministro che affronti urgentemente il tema degli organici, le prove di valutazione dell’Invalsi, i provvedimenti necessari per procedere all’immissione in ruolo dei precari, secondo il disposto della legge 143/04. Sempre sotto questo capitolo, ha definito quantomeno “sgradevole” la nota sul tutor , essendo ancora aperta in sede contrattuale la relativa trattativa. Infine ha rappresentato le ragioni dello sciopero unitario del 18 marzo prossimo, sottolineando la necessità del rinnovo dei contratti scaduti.
- nel merito del documento presentato dal Ministro, riservandosi annotazioni più puntuali dopo un attento esame del nuovo testo, ha ribadito il giudizio fortemente negativo sulla riduzione della durata dell’obbligo scolastico, che aggrava il nostro parere sul sistema duale, confermato nel testo in discussione. Noi confermiamo la richiesta di una consultazione formale delle scuole superiori, non affatto soddisfatta dall’apertura di uno spazio sul sito del Miur. L’assenza di impegni precisi sulle risorse, inoltre, non contribuisce a migliorare le nostre posizioni. Avremmo gradito conoscere i dati in base ai quali il Ministro definisce positiva l’esperienza dei percorsi sperimentali triennali, dato che a noi risulta esattamente il contrario. Oltrettutto non si capisce come si possa ricondurre ad una valutazione unitaria, per giunta positiva, la realizzazione di percorsi regionali completamente diversi l’uno dall’altro (le esperienze di Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Basilicata, Campania….,per citarne solo alcune, non ci paiono esattamente coincidenti). Sul carattere unitario del sistema del secondo ciclo registriamo pure dichiarazioni cui il testo non corrisponde coerentemente.
Il Ministro, nel concludere l’incontro, ha dichiarato il suo impegno per un incontro congiunto con le Regioni; ha ribadito che per valutare le ricadute sul personale di questo decreto ci saranno i tempi e gli incontri necessari.
Roma, 8 marzo 2005
Le novità del 'nuovo' decreto
Il testo della bozza di decreto
I nuovi quadri orari