LE NOVITA’ DEL “NUOVO” DECRETO
Il testo consegnato, che non sarà l’ultimo, non cambia la struttura complessiva dell’impianto di quello precedente. L’idea che ci si può fare ( siamo in realtà alla quarta versione, anche se ufficialmente è solo la seconda) è che ci siano non poche difficoltà e che perciò il Ministero non intenda scoprire definitivamente le carte fino alle elezioni regionali.
Ci sono alcuni cambiamenti di immagine: si ribadisce la sempre più improbabile pari dignità fra licei e istruzione professionale, si rigirano frasi già scritte per ribadire che i passaggi da un sistema all’altro, anch’essi sempre più improbabili, sono possibili, si enfatizzano possibilità di recupero per distogliere dal timore che le cadenze biennali determinino una maggior selezione, e dulcis in fundo si da un contentino ulteriore a Bertagna parlando non più di 8 licei ma di 8 percorsi liceali, quasi che il liceo fosse unico.
Ma a parte il folclore ci sono un po’ di novità vere su una dozzina di punti:
- Anche per l’istruzione e formazione professionale vale il principio dell’autonomia scolastica.
- Sono riconosciuti, previo accordo, i crediti formativi conseguiti presso le associazioni sportive ( un altra bella botta per educazione fisica!)
- Cambia l’orario del liceo artistico: 1° biennio 31 ore obbligatorie + 5 opzionali, ultimi tre anni arti figurative 19 + 12 + 5, altri due indirizzi 21 + 10 + 5.
- In tutti gli indirizzi viene introdotto l’insegnamento in inglese di almeno una disciplina (diversa dalla lingua straniera naturalmente) per ora nell’ultimo anno ( tranne nel liceo linguistico dove si parte dalla terza, mentre un altro insegnamento verrà veicolato nella seconda lingua comunitaria a partire dalla quarta)
- L’indirizzo “sistema moda” viene spostato dal liceo tecnologico ( ove gli indirizzi tornano ad essere 7) al liceo economico ( se ne deduce la completa scomparsa quindi del profilo tessile che è un profilo eminentemente industriale)
- Entrambi gli indirizzi del liceo economico, aziendale e istituzionale vengono suddivisi in sub-indirizzi opzionali ( definiti opzioni di settore), non si capisce però se opzionali obbligatori o facoltativi. Essi sono: per l’aziendale quelli già noti a cui viene aggiunta “moda”, per l’istituzionale: “ricerca e innovazione”, “economia internazionale”, “funzione pubblica”, “management della pubblica amministrazione”.
- Ritorna latino nel liceo economico. Ma sarà insegnato insieme a italiano dallo stesso insegnante.
- Nel liceo tecnologico l’insegnante di italiano insieme alla sua materia insegnerà anche arte e musica.
- Sempre nel liceo tecnologico torna invece filosofia che sarà insegnata nelle stesse ore di storia dallo stesso insegnante, come succederà anche nel liceo economico ( dove insieme c’è anche sociologia).
- Nel liceo economico l’insegnante di arte insegnerà anche musica.
- In tutti licei tranne il classico ( dove la lingua straniera resta una sola) la seconda lingua sarà insegnata sempre dall’insegnante di inglese.
- Viene modificata la norma che prevedeva praticamente solo 15 ore di scuola nell’istruzione professionale, ma non del tutto: l’orario sarà di 30 ore settimanali ma poi altrove si dice che il percorso per essere valido deve essere seguito almeno al 75% , mentre da un’altra parte ancora, in termini non quantificati, si parla di attività in contesto lavorativo.