FINANZIARIA E SCUOLA AL
SENATO:
COME PRIMA, PEGGIO DI
PRIMA
Sono in corso in aula al
Senato le votazioni sul disegno di legge finanziaria. Ieri è stato
approvato l’art.23, che riguarda la
scuola (misure di razionalizzazione dell’organizzazione
scolastica).
Il testo è stato
approvato con solo due emendamenti presentati dalla maggioranza,
mentre i numerosi emendamenti presentati dall’opposizione, molti
dei quali raccoglievano le richieste delle organizzazioni
sindacali, sono stati respinti.
Gli emendamenti approvati
sono stati presentati dai senatori Asciutti (Forza Italia) e
Valditara (Alleanza Nazionale) e riguardano rispettivamente la
sostituzione al comma 7 delle parole “persone handicappate” con
“soggetti portatori di handicap” e la sostituzione del comma 3 con
un testo, a nostro parere peggiorativo.
Il precedente comma 3 ha
prodotto una incursione nelle materie contrattuali, facendo
rientrare tra le funzioni dei collaboratori scolastici i servizi
classificati come funzioni miste (mense scolastiche, accoglienza e
sorveglianza alunni).
Il nuovo comma 3 peggiora
l’espropriazione delle competenze contrattuali perché elimina ogni
riferimento alle “funzioni miste” e introduce direttamente, per
legge, modifiche alle funzioni dei collaboratori scolastici.
In questo modo,
all’attacco alle competenze della contrattazione collettiva, si
aggiunge la chiara volontà di sottrarre ai lavoratori della scuola
le risorse, attualmente erogate dagli enti locali, per retribuire
i collaboratori scolastici che le effettuano attività aggiuntive
al profilo.
Una logica da padroni
delle ferriere: si aumentano in modo unilaterale i carichi di
lavoro in cambio di nulla. Anzi, gli aumenti retributivi previsti
per il personale ATA dalla finanziaria, ad oggi, non prevedono
nemmeno la difesa del potere di acquisto. |