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COMUNICATO STAMPA
20 ottobre 2004

L’Assemblea dei docenti delle Università del Veneto indetta da ANDU, CNU, FLC-Cgil - e tenutasi a Padova il 6 ottobre 2004 – ha approvato una mozione nella quale si ribadivano i motivi di rifiuto del disegno di legge delega sullo stato giuridico della docenza, mantenendo lo stato di agitazione e programmando nuove iniziative, quali: riunioni di facoltà con gli studenti, didattica “aperta”, e una manifestazione regionale da tenersi entro il mese di ottobre.
In questi giorni già si sono susseguite numerose iniziative promosse da tutti i soggetti che operano all’interno degli Atenei (organi accademici, organizzazioni della docenza, coordinamento ricercatori, studenti), mentre la manifestazione regionale delle Università del Veneto si svolgerà a Venezia venerdì 29 ottobre p.v., con partenza da piazzale Roma alle ore 10.00 e conclusione in campo S. Geremia, di fronte a palazzo Labia.

Romana Frattini, della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL, dichiara: “E’ indispensabile continuare a manifestare contro questo disegno di legge. Le numerose iniziative di protesta sembrano aver rallentato l’iter legislativo, senza tuttavia averlo interrotto definitivamente, è infatti prevista la sua discussione alla Camera durante il mese di dicembre. Solo la protesta compatta del mondo universitario e la sensibilizzazione dei cittadini sulle conseguenze negative che questo disegno avrà sull’Università potrà far desistere il governo dall’approvazione di questa legge.”.
Per conto dell’ Associazione Nazionale Docenti Universitari, Paola Mura precisa:
“Vorrei ribadire i motivi di contrarietà al disegno di legge perché è un progetto che dequalifica l’università pubblica, con la messa ad esaurimento del ruolo del ricercatore non riconosce la funzione da essi svolta e precarizza le funzioni di ricerca e di didattica, con l’abolizione della distinzione tra tempo pieno e tempo definito penalizza i docenti che svolgono la loro attività al servizio esclusivo del sistema universitario.”

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