Giornata di approfondimento sulla legge delega Moratti sul "Riordino dello
stato giuridico e sul reclutamento dei Professori universitari"
Politecnico di Torino C.so Duca degli Abruzzi 24 Aula 1 Mercoledì 6 ottobre
ore 10.30
Il Disegno di Legge Delega sul "Riordino dello stato giuridico e sul
reclutamento dei Professori universitari" è stato approvato dalla VII
Commissione Cultura della Camera dei Deputati lo scorso 31 Luglio 2004 con
alcune modifiche che non hanno cambiato l'impianto del decreto e non hanno
accolto le istanze sollevate dal mondo accademico.
Dopo questa data, molte università italiane hanno già espresso forte
dissenso nei confronti del testo emendato, anche tramite il mancato avvio
dell'attività didattica. Inoltre, il disegno di legge delega è stato
oggetto di critiche da parte degli organi consultivi e gestionali
dell'università: CUN, CRUI, Conferenza dei Presidi di Facoltà e
Coordinatori dei Collegi dei Direttori di Dipartimento.
Il Senato Accademico del Politecnico di Torino in data 25 Marzo 2004 ha già
espresso grande preoccupazione per i contenuti del decreto legge (vedi
in calce).
Di fronte ad una prospettiva di approvazione definitiva in tempi brevi del
DDL si rende necessaria una nuova riflessione all'interno dell'Ateneo per
individuare più efficaci forme di opposizione.
A questo scopo mercoledì 6 ottobre, nell'Aula 1 della sede del Politecnico
di Torino di Corso Duca degli Abruzzi 24 si terrà una assemblea del
personale e degli studenti con sospensione dell'attività didattica in tutto
l'Ateneo.
Torino, 1 ottobre 2004
Coordinamento No DDL Moratti Politecnico di Torino
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POLITECNICO DI TORINO
Estratto dal verbale del Senato Accademico del 25 marzo 2004
"Il Senato Accademico del Politecnico di Torino, riunito in seduta il 25 marzo,
presa visione del disegno di legge relativo al riordino dello stato
giuridico e del reclutamento dei professori universitari approvato dal
Consiglio dei ministri il 16 gennaio rileva:
a) la presenza di un disegno, sia pur incerto e contraddittorio, di
delegittimazione
del ruolo dell'università pubblica in presenza di uno sviluppo sociale ed
economico
oggi in crisi proprio per assenza di ricerca e sviluppo. Delegittimazione
resa più
evidente, proprio nella definizione dello stato giuridico, di qualsiasi
riferimento
all'attività di ricerca dei docenti;
b) il disegno di legge configura una centralizzazione delle decisioni
importanti e un
trasferimento agli atenei di scelte marginali. Non solo questo avviene
senza risorse (o
con nessuna certezza sulle risorse a disposizione) ma lasciando agli atenei
i problemi
della precarietà (e della sua contrattualità), bilanci che devono
recuperare risorse per
ricomporre tempo pieno e tempo definito, una politica di recupero di
risorse attraverso
le sole tasse studentesche come unica leva finanziaria disponibile;
c) che pur in presenza di un'Accademia che non ha gestito al meglio l'autonomia
come il reclutamento quella che si configura nel disegno di legge è una
società priva
di riferimenti scientifici tecnologici e culturali forti, un'università che
gestisce la
decadenza scientifica e tecnologica, un'apertura non chiarita (e non
esplicita nei suoi
principi) ad una università privata.
Il Senato prende altresì atto del documento votato dall'assemblea del 4
marzo e ne
condivide le preoccupazioni lì espresse."