Il Coordinamento Ricercatori dell'Università di Siena costituitosi con una riunione tenuta il 29 settembre 2004 presso l'aula Consiliare del Rettorato ritiene che l'avanzamento del disegno di legge governativo sul riordino della docenza universitaria, approvato dalla commissione cultura della Camera dei deputati, sia un grave attacco al ruolo della Universitàpubblica e della sua funzione di garanzia di libertà di ricerca scientifica ed intellettuale; ribadisce il proprio dissenso nei confronti del disegno di legge che ha intrapreso l'iter parlamentare, sottolineando il carattere fortemente peggiorativo nei confronti della ricerca e della didattica delineato dal suddetto DDL stigmatizzando in particolare :
- la messa ad esaurimento del ruolo dei ricercatori. In particolare, la sostituzione dell'attuale ruolo del ricercatore con la figura del "Ricercatore a termine" avrebbe conseguenze disastrose sulla ricerca e sulla didattica.
- l'introduzione del titolo di "Professore aggiunto". Tale introduzione infatti non configura un nuovo ruolo giuridico, né una terza fascia della docenza, ma semplicemente una etichetta formale, nuovi obblighi didattici non retribuiti e la preoccupante riduzione dei diritti di partecipazione agli organi collegiali e di gestione dell'Università;
- l'articolazione, a regime, della docenza su due sole fasce e la permanente confusione tra reclutamento e progressione di carriera;
- l'abolizione della distinzione tra tempo pieno e tempo definito, che consente ai docenti di svolgere indiscriminatamente libera attività professionale, sottraendo tempo ed impegno alle attività istituzionali;
- la troppo ampia possibilità di affidare insegnamenti a personale reclutato senza concorso, il cui trattamento economico e normativo è lasciato nel vago.
Già in questi pochi punti del DDL Moratti si delinea in effetti, ben al di là dell' apparente riordino dell'assetto giuridico della docenza, unben più ampio e deliberato smantellamento dell'università pubblica attraverso la
precarizzazione di tutti i livelli della docenza con il conseguente crollo della capacità di organizzazione della didattica, sprofondandol'università in un limbo di formazione paraliceale in cui la ricerca si trova del tutto sacrificata e ancor più erodendo spazi sempre più ampi alla ricerca dibase vero motore di questa attività In considerazione di questo e sulla base sia della diffusa opposizione al DDL già manifestata da numerosi atenei, organizzazioni sindacali e di categoria, sia delle precedenti posizioni espresse dall'assemblea dei ricercatori della Facoltà di Farmacia, dall'assemblea dei ricercatori della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e della assemblea della Facoltà di Lettere e Filosofia che hanno già sancito lo stato diagitazione
l'astensione in tutto l'ateneo dei ricercatori dalle attivitàdidattiche per la prima settimana di lezione
i colleghi della fascia A e B ad aderire alla medesima forma di agitazione e, rivolgendosi anche alla componente studentesca che alla componente tecnico-amministrativa dell'università, ad organizzare un movimento di opposizione al disegno di legge, nella certezza che la battaglia contro il disegno di legge in questione è impegno di comune interesse.
Al fine di valutare ulteriori forme di mobilitazione e di sensibilizzazione e in attesa di significative modifiche del DDL Moratti indice una assemblea di Ateneo il giorno 5 ottobre alle ore 16 Aula Magna del Rettorato.