Al Personale docente dell'Università del Sannio
Il S.A. dell'Università degli Studi del Sannio, nella seduta straordinaria del 7 Ottobre 2004, con riferimento all'ormai vasto e diffuso stato di agitazione che si registra nel nostro ateneo come nelle altre università italiane contro il Disegno di Legge Delega sullo Stato giuridico del personale docente, ribadisce le posizioni già espresse nella riunione appositamente convocata in data 20 Gennaio 2004 e nel comunicato stampa approvato nella riunione del 6 Febbraio 2004 con le quali aveva espresso e motivato il proprio parere negativo su tale disegno di legge che, peraltro, nella relazione per l'inaugurazione dell'a.a. 2003/2004, il Rettore definiva non fondato ed intempestivo.
Purtroppo, questo Senato deve riscontrare che, malgrado le dichiarate disponibilità al dialogo ed al confronto, ancora recentemente ribadite dallo stesso Ministro Moratti, il Disegno di Legge prosegue, praticamente immodifìcato, il proprio iter istituzionale.
Oltre a confermare le molteplici questioni di metodo e di merito sollevate, a cominciare dall'improponibile abolizione del ruolo dei ricercatori, il S.A. si vede ora costretto a trasformare in vivissimo allarme le preoccupazioni, a suo tempo espresse, per le gravi conseguenze che il permanere di tale situazione può determinare sulla evoluzione dell'A.A. 2004/2005, anno reso peraltro di strategica importanza dall'avvio generalizzato delle lauree specialistiche, dalle iniziative di primo monitoraggio dei risultati delle lauree triennali e dalle conseguenti azioni didattiche da intraprendere.
In tale quadro, l'unico risultato che questo improbabile DdLD corre il rischio di produrre, è una destabilizzazione degli atenei ed un profondo danno a quanti in essi lavorano, agli studenti ed alle loro famiglie. È per queste ragioni che il S.A. si unisce alla richiesta avanzata dalla CRUI, ritenendo che ormai, per rendere credibili le volontà di dialogo e riprendere la strada di un fondato e generale percorso riformatore, risulti indispensabile sospendere l'iter parlamentare del Disegno di Legge.