COMUNICATO STAMPA DEL COORDINAMENTO BOLOGNESE DEI RICERCATORI UNIVERSITARI
29 SETTEMBRE 2004
Il Coordinamento Bolognese dei Ricercatori Universitari, riunitosi in assemblea il 29 settembre 2004, esprime il più totale dissenso rispetto ai contenuti del disegno di legge delega sullo stato giuridico della docenza universitaria approvato dalla VII Commissione Cultura della Camera lo
scorso 31 luglio.
Tale disegno di legge, che mantiene lo strumento della delega e lascia intatti tutti i punti che hanno determinato una ferma presa di posizione in senso critico da parte di gran parte del mondo accademico, recentemente sottolineata anche dalle mozioni della CRUI e di vari Senati Accademici, s'inquadra in una generale destrutturazione del sistema pubblico dell'istruzione e della ricerca. In particolare, il Coordinamento:
- è contrario alla messa a esaurimento del ruolo dei ricercatori ed all'introduzione del titolo di "professore aggiunto", per il quale si prevede un'attività ancor più subalterna nei confronti delle
altre due fasce e che non attribuisce ai ricercatori quel ruolo di professore già riconosciuto in larga misura da leggi emanate successivamente al DPR 382/80 e di fatto già svolto dai ricercatori stessi, senza i quali l'attuazione del nuovo ordinamento didattico sarebbe stata impossibile;
- respinge con forza il progetto di una drastica riduzione del numero dei docenti in ruolo e la previsione di un lungo precariato che nei fatti allontanerà sempre più i giovani dall'intraprendere una carriera universitaria che si prospetta ancor più vessatoria in un sistema che raramente premia l'efficienza e il merito;
- ribadisce il proprio giudizio negativo sull'abolizione della distinzione tra tempo pieno e tempo definito, che penalizza inutilmente i bilanci degli atenei e mortifica l'impegno di quanti hanno dedicato e dedicano la massima parte del loro tempo al servizio dell'istituzione universitaria;
- ritiene urgente e non più procrastinabile lo sblocco delle assunzioni e l'avvio di un reclutamento straordinario in ruolo per far fronte con tempestività al gran numero di pensionamenti previsto per i prossimi anni e per consentire l'inserimento degli attuali precari. Di conseguenza, in segno di forte opposizione nei confronti della linea adottata dal Governo e non essendosi altresì manifestata da parte del Ministro la disponibilità a rivedere profondamente i contenuti della riforma, l'assemblea
ESPRIME
- l'appoggio alle decisioni assunte dal Coordinamento Nazionale dei Ricercatori il 20 settembre 2004;
- la sintonia d'intenti con i ricercatori "precari" dell'ateneo (dottorandi, assegnisti, borsisti, ecc.) e le loro rappresentanze;
- la piena solidarietà ai colleghi che hanno dichiarato la propria indisponibilità a ricoprire incarichi di supplenza e affidamento fino a quando il ddl non sarà ritirato o il suo iter parlamentare non sarà formalmente interrotto;
CHIEDE
al Rettore ed al Senato Accademico dell'Ateneo
- d'indire al più presto un'assemblea generale dell'intero corpo universitario (con contemporanea sospensione dell'attività didattica) che abbia come oggetto di discussione il citato disegno di legge;
- un ufficiale pronunciamento di dissenso nel merito, al fine di contribuire, insieme ai tanti organi di governo accademici che già si sono fermamente espressi in proposito, all'avvio di un reale e deciso mutamento di rotta;
- d'instaurare un tavolo di confronto per la tutela e l'integrazione dei diritti dei ricercatori precari e strutturati dell'ateneo;
INVITA
- ciascun ricercatore a farsi promotore, all'interno della propria Facoltà o Corso di Laurea, di una petizione, estesa all'intero corpo docente e ricercatore, per la discussione ed il pronunciamento in merito dei relativi Consigli.
- i docenti e gli studenti, e le rispettive organizzazioni sindacali ed associazioni, ad appoggiare la protesta, che ha come obiettivo la tutela del diritto del paese a possedere un sistema universitario pubblico di qualità.
- gli organi di stampa a dare adeguato spazio informativo sulle ragioni di tale protesta.
Coordinamento Bolognese dei Ricercatori Universitari (Bologna, 29 settembre 2004)