Informo che i ricercatori della Facoltà di Scienze dell'Università di Parma hanno proclamato un'astensione dell'attività didattica per due settimane con sospensione delle lezioni nei corsi in affidamento e supplenza.
A partire da Luglio è stato inviato a tutti i membri della Facoltà un
documento (vedi 1^ allegato) in cui i ricercatori firmatari hanno
dichiarato di essere pronti a ritirare le loro disponibilità a tenere corsi
in supplenza o affidamento per protestare contro l'avanzamento del decreto
legge sul riordino della docenza universitaria.
Nello stesso scritto si è richiesto la solidarietà dei professori associati
e ordinari a cui è stato chiesto di non sostituire negli incarichi didattici
i ricercatori.
A tale documento hanno aderito rispondendo direttamente via e-mail circa il
60% dei ricercatori della Facoltà e un numero alquanto ridotto di
professori.
Infine, considerato l¹avanzamento legislativo del DDL delega, l'assemblea
dei ricercatori di Scienze, riunita il giorno 27 Settembre, ha deciso la
temporanea sospensione dell¹attività didattica per due settimane chiedendo
l'appoggio di tutta la Facoltà (vedi 2^ documento allegato).
Ringraziando per l'attenzione
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DOCUMENTO CHE HA RICEVUTO L'ADESIONE DI CIRCA IL 60% DEI RICERCATORI DI
SCIENZE.
Al Magnifico Rettore
Al Preside della Facoltà di Scienze
Ai Presidenti dei Consigli di Corso della Facoltà
Prendendo atto che, nonostante la forte protesta suscitata all'interno
dell'Università, il Disegno di Legge Delega sullo stato giuridico della
docenza universitaria procede nel suo iter legislativo senza alcuna modifica
sostanziale, i ricercatori della Facoltà di Scienze firmatari di questo
documento esprimono viva preoccupazione e forte dissenso.
Da più di 15 anni i ricercatori universitari tengono corsi nell'Università,
ai quali non sono obbligati per legge, contribuendo per oltre un terzo
all'espletamento della didattica e fornendo un decisivo contributo per
l'attuazione della riforma degli ordinamenti didattici.
Ciononostante la Legge Delega in discussione, che prevede la messa ad
esaurimento del ruolo dei ricercatori insieme con un'esigua percentuale di
concorsi riservati per associato (15%), di fatto configura il licenziamento
morale dei ricercatori come anticamera della loro emarginazione.
La stessa legge delega propone inoltre la sostituzione del ruolo dei
ricercatori con contratti a tempo determinato di durata di quattro anni
rinnovabili per altri quattro, esaltando una generalizzata precarizzazione
fin dall'accesso alla carriera universitaria.
Giudichiamo iniquo l¹atteggiamento del Ministro che rifiuta e disconosce il
contributo apportato alla didattica dai ricercatori e in segno di forte
dissenso nei confronti dei principi del DDL Delega, ci riserviamo:
di ritirare la disponibilità per l'attribuzione di corsi che ci verranno
affidati per il prossimo anno accademico 2004-05, dichiarando di attenerci
ai soli compiti didattici previsti dalla normativa vigente (legge 382/80) .
Per ultimo, in analogia con quanto avvenuto in tante sedi italiane,
invitiamo i colleghi ordinari ed associati ad appoggiare la protesta non
dichiarandosi disponibili ad alcuna sostituzione in caso di rinuncia dei
ricercatori e i Presidenti dei Corsi di Laurea a non richiedere la copertura
esterna per gli insegnamenti non accettati dai ricercatori.
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DOCUMENTO DELL'ASSEMBLEA DEI RICERCATORI DI SCIENZE DEL 27 SETTEMBRE 2004.
SOSPENSIONE DELL'ATTIVITA' DIDATTICA DEI RICERCATORI PER DUE SETTIMANE
I ricercatori della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali si
sono riuniti in Assemblea il giorno 27 Settembre 2004 per discutere
sull'evolversi della situazione relativa al decreto di legge delega sul
Riordino dello Stato Giuridico dei Docenti Universitari. Nel corso della
riunione è stato discusso il documento inviato a tutti i componenti della
Facoltà nel quale si è manifestato il profondo dissenso nei confronti dei
principi che ispirano il DDL delega. Tale documento è stato sottoscritto da
circa il 50% dei ricercatori di questa Facoltà e da un certo numero di
Professori Associati e Ordinari.
L'assemblea dei ricercatori al termine della discussione, confermando
l'intenzione del ritiro delle disponibilità a ricoprire affidamenti e
supplenze, ha deciso di sospendere la attività didattica per le prime due
settimane del primo semestre in attesa di ulteriori sviluppi dell'iter
legislativo.
L'assemblea chiede, inoltre, una convocazione urgente della Facoltà di
Scienze affinché venga discusso un documento che esprima dissenso e
preoccupazione rispetto ai contenuti complessivi del disegno di legge.
Infine, in analogia a quanto già verificatosi in altri atenei, si sollecita
la Facoltà di Scienze a condividere l'azione di protesta dei ricercatori con
la sospensione dell'attività didattica di 2 settimane all'inizio dell'anno
accademico.