"Il Consiglio Comunale di Padova esprime solidarietà e sostegno ai docenti dell'Università di Padova, attualmente in stato di agitazione contro il disegno di legge sul riordino dello stato giuridico di cui il Governo cerca in questi giorni di procurare una affrettata approvazione in sede parlamentare.
Ad un'Università bisognosa di nuove risorse e di più adeguate cornici normative in grado di promuovere e facilitare l'attività di docenti e studenti, si risponde in termini che ricordano le peggiori esperienze del passato, abolendo il ruolo dei Ricercatori e non riconoscendone la funzione docente. Si ripropongono così forme di lavoro precario che non potranno che avvilire e disincentivare i giovani studiosi, si misconoscono i diritti di molti che in Università già lavorano da decenni, e si pongono le premesse di un rapporto di corto respiro e assolutamente non trasparente tra Università e mondo produttivo.
La città di Padova, che vive come essenziale la presenza e il contributo del locale Ateneo, non può non guardare con grande preoccupazione al profilarsi di una falsa riforma destinata a produrre uno scadimento difficilmente rimediabile non solo della qualità della vita dei dipendenti universitari, ma soprattutto del livello della produzione scientifica e del servizio didattico agli Atenei, con grave pregiudizio per la rilevantissima funzione culturale, economica e sociale che l'Università deve svolgere.
Appare gravissimo che in un momento in cui più acuta si avverte nella sensibilità generale l'importanza della ricerca e delle competenze culturali e scientifiche per il rilancio del nostro sistema-paese, il Governo e la maggioranza si esprimano sull'Università in termini così deludenti e, per i loro effetti, pericolosi.
Questo Consiglio comunale chiede pertanto che delle suddette ragioni si facciano portavoce in Parlamento tutti i rappresentanti eletti nel territorio di Padova."