Federazione Lavoratori della Conoscenza

Comunicato stampa

Le Facoltà di: Scienze MM FF e NN, riunitasi il 19 ottobre in seduta aperta; Ingegneria Sede di Modena riunitasi il 7 ottobre; Ingegneria Sede di Reggio Emilia, riunitasi il 22 ottobre; Agraria, riunitasi il 25 ottobre;  richiamati anche i documenti ufficiali del Comitato di Presidenza della Conferenza dei Rettori (14/10/2004) hanno espresso grave preoccupazione sulla proposta di riordino dello stato giuridico della docenza e chiedono al Ministro di sospendere l'iter dell'attuale disegno di legge delega.

In particolare, i Consigli di Facolta' individuano nei seguenti punti gli aspetti piu' critici della proposta di legge delega:

• ulteriore precarizzazione del lavoro universitario, riconoscibile principalmente nei contratti di diritto privato a tempo determinato per svolgere attivita' di ricerca e di didattica integrativa e negli incarichi a tempo determinato per tutti i posti di professore;
• messa ad esaurimento del ruolo dei ricercatori universitari;
• abolizione della distinzione tra tempo pieno e tempo definito;
• introduzione di posti di professori ordinari da assegnare nell'ambito di convenzioni con enti privati.

I Consigli di Facolta', ritenendo necessaria una presa di posizione non simbolica ed efficace anche nei confronti dell'opinione pubblica, promuovono

• Scienze MM FF NN: la sospensione di tutte le attivita' didattiche dall'8 al 13 novembre e l'indizione di una lezione aperta il 9 novembre per spiegare e discutere il contenuto del DDL Moratti;
• Ingegneria RE: una settimana di agitazione dall'8 al 13 Novembre ed una assemblea aperta alla cittadinanza tutta da tenersi il 10 novembre;
• Agraria: una giornata di astensione dalla didattica il 10 novembre con assemblea pubblica.

Le iniziative di protesta si svolgeranno anche in concomitanza con l'inaugurazione ufficiale dell'Anno Accademico, che si terra' l'8 novembre, e con la settimana di mobilitazione nazionale prevista nella settimana 8-13 novembre dalle maggiori sigle sindacali.

La grande maggioranza dei docenti universitari delle Facolta' suddette ritengono che il progetto di riforma della docenza universitaria, proposto ed imposto dal Ministro Moratti attraverso lo strumento della legge delega portera' ad una universita'in cui:

• il ruolo della ricerca scientifica e' marginale, ed anzi disincentivato, come dimostrato anche dalla prevista soppressione del ruolo dei ricercatori;
• la qualita' della didattica, cosi' separata dalla ricerca, sara' peggiore;
• la volonta' di precarizzare i rapporti di lavoro all'interno dell'universita' rendera' per gli studenti migliori poco desiderabile, e per molti impraticabile, la carriera universitaria cosi' sottraendo risorse intellettuali preziose per la ricerca nel nostro paese.

In questa situazione l'unico nuovo provvedimento economico previsto dal Ministro e' quello di consentire ai docenti di svolgere, a stipendio pieno, una attivita' privata, mettendo cosi' sullo stesso piano chi impegna tutte le energie a didattica e ricerca e chi si limita a dedicare all'Universita' poche ore di lezione.

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