La Facoltà di Economia, in tutte le sue componenti, manifesta disappunto
per la dichiarazione del Ministro Moratti : "sembra strano che ci siano
manifestazioni di protesta da parte degli Atenei".
Il Ministro dimentica che nella prima parte dell'anno ci sono stati
assemblee e momenti di mobilitazione in ogni ateneo (un documento di
contestazione del disegno di legge è stato approvato anche dalla Facoltà
di Economia dell'Università di Messina); una assemblea nazionale e poi uno
sciopero con grande manifestazione a Roma.
In queste settimane in quasi tutti gli Atenei movimenti di docenti,
precari e studenti e prese di posizione di Senati Accademici Consigli di
Amministrazione e altri organi collegiali si sono pronunciati contro il
disegno di legge delega sullo stato giuridico dei docenti universitari e
la politica governativa che sta portando all'asfissia per mancanza di
fondi l'Università pubblica e gli Enti di Ricerca.
E' questa una linea politica che sostanzia un atteggiamento contrario ai
principi fondamentali su cui si regge l'Università:
in primo luogo, in mancanza delle indispensabili risorse finanziarie,
l'autonomia finisce per essere solo un attributo formale privo di
concretezza;
in secondo luogo anche la specificità e l'originalità della Accademia
vengono compromessi col depotenziamento della didattica e della ricerca;
in terzo luogo anche la formazione finisce per subire pesanti
condizionamenti, sicché i fruitori non potranno contare su valide e
aggiornate preparazioni a conseguire valide professionalità,
Né è possibile considerare il prodotto culturale al pari di un prodotto
commerciale.
Anche il Consiglio Universitario Nazionale e la Conferenza dei
Rettori delle Università Italiane hanno espresso tutta la loro
opposizione.
La Facoltà di Economia dell'Università di Messina:
- ribadisce la richiesta di ritiro del disegno di legge delega per
l'assenza di margini di trattativa, dovuta alla
"sordità" dell'interlocutore;
- chiede che vi sia una moratoria nel percorso di modifica degli
ordinamenti didattici e che si avvii un momento di valutazione della
prima applicazione della laurea triennale;
- chiede inoltre che:
· prendano servizio coloro che hanno già vinto pubblici concorsi
nelle Università;
· non si blocchino i concorsi;
· finalmente si riaprano le porte ai giovani meritevoli con un
reclutamento straordinario nei ruoli delle Università;
· si riconosca pienamente la funzione docente ai ricercatori
universitari, peraltro da essi pienamente svolta in questi anni.
La Facoltà sollecita le OOSS dell'Università a proclamare lo stato di
agitazione di tutti gli operatori del settore ed invita le Forze politiche
a sostenere l'Università Pubblica.
Messina, Consiglio di Facoltà del 26.10.2004