Il tuo browser non supporta i fogli di stile!!!

Per una visione perfetta del sito ti consigliamo di aggiornarlo

Delibera del S.A. dell'Universita' Politecnica delle Marche riunitosi il 22 ottobre 2004.

Il Senato accademico dell'Università Politecnica delle Marche si fa
interprete delle preoccupazioni e dell'allarme largamente diffusi
nell'ateneo all'inizio del nuovo anno accademico .

Il Senato accademico sottolinea in particolare, e condivide, le reazioni
fortemente negative di fronte alla prospettiva che la discussione
parlamentare sul disegno di legge-delega di modifica dello stato
giuridico dei professori universitari e del relativo reclutamento possa
essere conclusa, mantenendo come base il testo elaborato dalla competente
Commissione parlamentare .

Il Senato rileva d'altra parte come un simile eventualità si colleghi ad
una condizione più generale, caratterizzata da situazioni o previsione di
forte negatività quali: l'assoluta inadeguatezza delle risorse destinate
alle deroghe per le assunzioni previste dalla legge finanziaria 2004 e la
persistente incertezza circa i criteri che verranno adottati per le
relative assegnazioni; le previsioni incerte circa la possibilità di por
fine , con la finanziaria 2005 , al blocco delle assunzioni del personale
universitario, con l'ulteriore ipotesi che sta prendendo corpo, di
bloccare anche le prove concorsuali; la possibile inadempienza degli
impegni presi dal ministro nei mesi scorsi di incrementare
significativamente in una prospettiva quinquennale il fondo di
finanziamento ordinario delle università; la mancata assegnazione, fino a
questo momento, dei fondi per l'edilizia universitaria 2004 e la
persistente mancanza di impegni circa nuovi e più consistenti
stanziamenti con i quali cofinanziare progetti e relativi mutui di più
lungo periodo e le persistenti incertezze sulla revisione delle classi di
laurea e di laurea specialistica e sui tempi relativi.

Il Senato accademico ritiene che l'insieme di tali condizioni acceleri e
rischi di rendere irreversibile il processo di degrado e di
dequalificazione dell'università pubblica , con effetti irrimediabili
sulla ricerca e sull'alta formazione, fattori decisivi per mantenere il
nostro paese ancora agganciato ai paesi avanzati .

In particolare per quel che riguarda il ddl all'esame del Parlamento, il
Senato accademico dell'Università Politecnica delle Marche condivide la
convinzione che una riforma significativa dello stato giuridico dei
docenti non possa intervenire se non contestualmente ad un congruo
incremento delle risorse finanziarie e ad una revisione dei relativi
meccanismi di attribuzione agli atenei, in un contesto di generale
riconsiderazione del reclutamento, delle carriere e dei relativi
passaggi, da fascia a fascia e all'interno di ciascuna fascia, basati su
una rigorosa valutazione del lavoro scientifico svolto, ovviamente
tutelando nel medesimo tempo le aspettative dei giovani più capaci ( per
i quali il progetto della Commissione parlamentare non fa altro che
riproporre la condizione degli attuali assegnisti, senza prospettare
alcuna seria e realistica prospettiva di futuro accesso ai ruoli ) e i
diritti legati all'impegno e al lavoro effettivamente svolto dagli
attuali ricercatori.

Il Senato accademico fa presente, a questo riguardo, che la quasi
totalità dei ricercatori in servizio presso l'ateneo hanno la
responsabilità di insegnamenti curriculari, indispensabili per il
regolare svolgimento dei corsi di laurea.

Tanto più considerato il quadro finanziario entro il quale è giocoforza
muoversi, il Senato accademico ritiene che l'unica soluzione realmente
praticabile, funzionale alle esigenze complessive, didattiche e
scientifiche degli atenei, sia quella dell'istituzione a regime di una
terza fascia docente, opportunamente configurata sotto il profilo delle
funzioni e delle responsabilità.

Il Senato accademico infine condividendo le linee rappresentate
aderisce pienamente al documento approvato dall'assemblea CRUI il 14
ottobre.

TOPTOPTOP