Il Disegno di Legge Delega governativo sull'Università, proposto dal Ministro Moratti e approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 gennaio 2004, costituisce un attacco gravissimo all'autonomia universitaria e alla ricerca. La linea del governo in materia è chiarissima: l'obiettivo è lo smantellamento del sistema di istruzione pubblica, come dimostrano i recenti decreti sulla scuola nonché lo schema di Decreto Legge del Ministro sulle modifiche alla legge 509/1999, licenziato dalla Commissione VII del Senato e dalla Commissione VII della Camera.
In particolare riferimento a quest'ultimo, si segnala:
Per quanto riguarda il Disegno di Legge Delega si sottolinea che lo strumento della legge delega è particolarmente inopportuno, poiché scavalca il dibattito parlamentare, fondamentale in un paese democratico e civile, e attribuisce al Ministro il potere decisionale in una materia estremamente delicata e complessa. Nell'assenza totale di un serio confronto con il mondo universitario italiano e le sue componenti e nonostante il DDL sia stato contestato con decisione da più parti, il Ministro non accenna né a modificarlo, né tantomeno a ritirarlo, come sarebbe auspicabile.
Il Consiglio di Facoltà esprime perciò un deciso dissenso, in particolare in merito a:
Si segnala infine che delle tanto sbandierate immissioni in ruolo degli
idonei vincitori di concorso non c'è traccia, come ricorda la CRUI in un
recente comunicato stampa (3 giugno 2004).
Il Consiglio di Facoltà è concorde sulla considerazione che non ci si può
lasciar cogliere impreparati. Ecco perché diventa urgente pensare a tutta
una serie di azioni di protesta e di lotta che potrebbero essere condivise
dalle altre Facoltà dell'Ateneo di Bologna e da altri Atenei italiani.
A questo scopo oggi la Facoltà si trasferisce presso il Senato Accademico per presentare le seguenti richieste: