Il Senato Accademico dell'Università di Ferrara, riunito nel pomeriggio del 7
ottobre dopo l'affollatissima Assemblea di Ateneo svoltasi in mattinata, ha
condiviso unanime le forti e giustificate preoccupazioni manifestate dai
docenti e dagli studenti sul riordino dello stato giuridico della docenza.
E' convinzione del Senato Accademico che il problema riguardi tutte le
componenti del mondo universitario: professori, ricercatori, studenti e
personale tecnico e amministrativo; e che, più in generale, tocchi in modo
decisivo settori - la formazione universitaria e la ricerca scientifica
- determinanti per la crescita del nostro Paese.
Il Senato Accademico - in linea con quanto già comunicato dalla Conferenza dei
Rettori - chiede dunque al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca scientifica di sospendere l'iter dell'attuale disegno di legge delega,
di abbandonare lo strumento della delega legislativa in favore di un più
appropriato coinvolgimento delle Camere attraverso lo strumento del disegno di
legge ordinario, di posporre ogni iniziativa legislativa in materia ad una
adeguata definizione delle relative risorse finanziarie.
La gravità della situazione richiede una azione non simbolica, efficace,
comprensibile all'opinione pubblica.
In questa logica, al fine di realizzare gli obiettivi indicati, il SA delibera
- con voto unanime dei suoi componenti -di avviare forme di protesta quali le
dimissioni dei Presidi delle Facoltà dell'Università di Ferrara, consegnate
nelle mani del Rettore, e la interruzione dell'intera attività didattica.
Subordina la messa in atto di tali forme di protesta ad uno stretto coordinamento con gli altri Atenei della Regione Emilia Romagna e nazionali, che ne aumenti l'efficacia. Auspica altresì che identiche forme di protesta vengano assunte dalla Conferenza dei Rettori, nella riunione del 14 ottobre prossimo.
Delega, a tal fine, il Rettore alla ricerca della più ampia
convergenza possibile, in sede regionale e nazionale.
Il Senato Accademico ritiene indispensabile che le ragioni di fondo dello
stato di grave disagio in cui versa l'Università italiana divengano patrimonio
condiviso con l'opinione pubblica ferrarese, con le istituzioni della Città,
con i suoi settori produttivi. A tal fine delega il Rettore a percorrere le
strade più opportune per realizzare un efficace azione di comunicazione, a
cominciare dalla relazione per l'inaugurazione dell'Anno Accademico del 18
ottobre prossimo.
Il SA ritiene altresì necessario - di concerto con gli altri Atenei della
Regione - che il Rettore convochi un incontro ad hoc con i Parlamentari eletti
nei collegi dell'Emilia Romagna, affinché abbiano piena consapevolezza degli
effetti conseguenti al provvedimento legislativo attualmente all'esame delle
Camere.
Proprio perché il problema è di tutte le componenti del mondo universitario,
il SA invita i ricercatori dell'Ateneo a condividere quanto deliberato, nella
convinzione che solo un'azione congiunta degli Atenei - della Regione,
dell'intero Paese - è davvero in grado di rivelarsi incisiva. Li invita, per
questo, a riprendere regolarmente la loro attività all'interno dell'Ateneo.
Analogamente chiede al mondo studentesco di attivarsi presso il Consiglio
nazionale degli Studenti, perché anche questa componente essenziale
dell'Università faccia sentire la propria voce.