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Mozione del Coordinamento dei Ricercatori
della Facolta' di Lingue e letterature straniere dell'Universita' di Catania

Il Coordinamento dei ricercatori della Facoltà di Lingue e letterature
straniere dell'Università di Catania desidera esprimere il proprio disagio
e il proprio disappunto per la grave situazione che investe l'Università
italiana in relazione ai contenuti e alle modalità dei provvedimenti
legislativi e ministeriali recentemente intrapresi.


Il Coordinamento dei ricercatori

 
1. manifesta dissenso nei confronti del disegno di legge sullo stato
giuridico dei docenti universitari con il quale si nega il fondamentale
ruolo formativo svolto dai ricercatori e si introduce una nuova forma di
insidioso e devastante precariato accademico;
 
2. denuncia la grave crisi finanziaria degli Atenei che, a fronte di un
consistente      ampliamento dell'offerta formativa, determina la
contrazione delle risorse disponibili;

3. lamenta la mancata presa di servizio dei docenti vincitori di concorsi
pubblici per i quali, sin dall'avvio delle procedure di reclutamento, era
disponibile la relativa copertura finanziaria;

4. esprime contrarietà alle iniziative, quali quelle annunciate dal
Governo, che rischiano di limitare la funzione pubblica e sociale
dell'Università, minacciando il principio inalienabile del diritto allo
studio e della parità tra meritevoli, indipendentemente dalle condizioni
economiche di ciascuno.

Alla luce delle precedenti considerazioni, il Coordinamento dei ricercatori

chiede:

1. il ritiro immediato della legge delega;
2. il riconoscimento del ruolo unico di docenza;
3. l'immediata immissione in ruolo dei vincitori dei concorsi;
4. maggiori risorse economiche da destinare alle Università.




Tenuto conto che la legge delega rappresenterebbe un sostanziale "atto di
morte" dell'Università italiana come servizio pubblico essenziale,
destinando la stessa a diventare ricca di precari e povera di risorse, e
che i ricercatori di molte Facoltà italiane - responsabilmente e
dolorosamente - si sono rifiutati di assumere affidamenti e incarichi di
supplenza per dare vita a un movimento di protesta che conduca al ritiro
immediato della legge delega, il Coordinamento dei ricercatori della
Facoltà di Lingue e letterature straniere dell'Università di Catania
ritiene doveroso mostrarsi solidale con i colleghi già impegnati nella
protesta. Il Coordinamento ritiene che la solidarietà in molte sedi
espressa da ordinari ed associati ad i colleghi - attraverso la rinunzia a
subentrare loro negli incarichi lasciati scoperti - costituisca un atto di
solidarietà che può saldare una parte della comunità universitaria. Una
comunità la cui crisi storica di identità, interna ed esterna, rappresenta
un motivo non secondario della crisi attuale e del rischio di scacco -
giuridico e politico - cui è esposta.

Per tali ragioni il Coordinamento dei ricercatori della Facoltà di Lingue
di Catania delibera:

- L'adesione alla settimana di blocco totale dell'attività didattica
indetto dalle associazioni sindacali e di categoria dall'otto al tredici di
novembre.

- L'inizio immediato della mobilitazione attraverso teach-in di apertura
delle proprie lezioni dell'Anno Accademico e attraverso la presenza a
tappeto in tutte le lezioni e le classi disponibili - con la collaborazione
di tutti gli altri colleghi, dai contrattisti agli associati ed ordinari -
al fine di rappresentare al maggior numero possibile di studenti la
situazione critica dell'Università italiana, i rischi connessi
all'approvazione della legge delega e la condizione giuridica della
categorie maggiormente colpite da essa: a partire dai giovani precari e gli
assegnisti, fino ai contrattisti ed ai ricercatori.

- La richiesta di costituire una commissione di Facoltà - a rappresentanza
di tutte le componenti, dagli studenti, ai precari, ai docenti - che
elabori forme comuni di protesta e organizzi lo stato dell'agitazione anche
in vista del tredici di novembre.

- La promozione di forme di Coordinamento dei ricercatori dell'Ateneo di
Catania al fine di rafforzare ed estendere la troppo debole protesta del
Senato Accademico, uno dei pochi a non aver ancor preso una chiara
posizione in merito alla legge delega Moratti.

- La reiterazione della richiesta - già presentata in luglio - di un
incontro con il Rettore al fine di presentargli le ragioni della protesta,
la situazione generale dei ricercatori e la condizione particolare di
gravosissimo impegno e carico didattico e organizzativo sostenuto dai
ricercatori della Facoltà di Lingue di Catania.


Catania, 12 ottobre 2004.

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