L'Assemblea di docenti, ricercatori strutturati e precari, personale t.a., indetta dal Coordinamento Ricercatori dell'Ateneo barese e dalla CIB/Unicobas il giorno 1/10/04 presso la Facoltà di Agraria, esprime e ribadisce la netta opposizione all'impianto complessivo del DDL Moratti,eufemisticamente detto di riforma dello stato giuridico dei docenti,anche nella stesura, ulteriormente peggiorata, approvata il 31/7/04 dalla Commissione cultura della Camera dei deputati, che se approvatocome tale peggiorerebbe ulteriormente lo stato dell'Università e dellaRicerca pubbliche. I comunicati stampa del MIUR e della CRUI, scaturiti dall'incontro del30/9/04 avuto dal Ministro con una delegazione della CRUI (ma ancora una volta NON CON LE OO.SS.), che indulgono all'ottimismo e ad un reciproco compiacimento, e che in riferimento all'approvazione del DDL evidenziano che non esiste alcuna volontà (del Ministro, n.d.r.) di soffocarne o di accelerarne forzatamente il percorso parlamentare, confermando la sua ampia disponibilità a proseguire nel confronto di merito sui punti indiscussione, compresi quelli al momento più controversi, danno solo l'impressione di voler gettare acqua sul fuoco della protesta checresce, e, comunque, andranno valutati alla prova dei fatti concreti, in quanto già in passato, a fronte delle disponibilità del Ministro, èstato di fatto poi approvato un DDL blindato dal governo, che non ha recepito alcuna delle proposte di modifica più significative avanzatenei mesi scorsi.L'Assemblea fa propria la mozione approvata dall'Assemblea dei ricercatori della Facoltà di Scienze MMFFNN del 28/9 (che diventa parte integrante della presente mozione), in base alla quale il Consiglio di Facoltà nella seduta del 30/9 ha deliberato la sospensione di tutte le forme di attività didattica per una settimana a partire dal giorno4/10/04, con l'invito ai Presidenti dei Corsi di Laurea o loro delegati, di presenziare lunedì 4 alla prima lezione di ciascun anno di corso, per illustrare agli studenti le motivazioni dello stato di agitazione deidocenti e dei ricercatori. Ravvisando, altresì, oltre gli elementi negativi già presenti nel documento dei ricercatori, un impianto complessivo della legge che scardina il ruolo e le funzioni dell'Università pubblica, INDICE per Venerdì 8 ottobre p.v. alle ore 10 nell'Aula 1 del Dipartimento di Matematica una assemblea generale dellaFacoltà, aperta agli studenti per discutere il testo della legge e decidere eventuali nuove iniziative. L'opposizione al DDL Moratti non riguarda solo il ruolo dei ricercatori, ma l'intero assetto universitario italiano, per il quale si prospettano:- ulteriori forme di precarizzazione ed instabilità, soprattutto per legiovani leve; - a fronte di finanziamenti insufficienti, si spingono le Università verso finanziamenti privati (creando di fatto Università di serie A e di serie B, in base alle possibilità di raccolta finanziaria legate al territorio), con il rischio concreto di privatizzazione della conoscenza e della cultura; - un attacco reale al diritto allo studio e, alla lunga, una ricaduta negativa sull'intero territorio. L'unico punto che la riforma Moratti lascia praticamente immutato è l'attuale sistema, inquinato ed iniquo, di reclutamento di professori, ricercatori e giovani leve. Un sistema ancora una volta indagato dalla magistratura nei mesi scorsi nell'Università di Bari, che gli stessi magistrati non hanno esitato a definire di stampo mafioso. Non vi può essere una vera riforma del sistema universitario italiano senza una vera riforma dei meccanismi di accesso, improntati alla totale trasparenza e alla vera valorizzazione delle capacità dei singoli. L'Assemblea ritiene fondamentale ed auspica il confronto con gli studenti sui temi accennati, in quanto la protesta non è contro gli utenti, una crescita del dibattito e della partecipazione ai momenti diprotesta nell'intera comunità accademica barese, un maggiore contatto col territorio e con gli organi di informazione, in quanto non sempre le giuste ragioni delle proteste nell'Università sono state recepite correttamente all'esterno. Pertanto, l'Assemblea delibera quanto segue:
- l'invio a tutte le Facoltà del presente documento, invitando docenti, ricercatori, studenti, personale t.a. a promuovere Assemblee e/o Consigli di Facoltà monotematici sul DDL Moratti e ad adottare iniziative di protesta;
- l'invio di delegazioni al S.A. del 4/10 ed al C.d.A. del 5/10 per sollecitare nuove prese di posizione rispetto al citato decreto, e, nel caso del C.d.A. sollecitare la revisione della delibera per l'assunzione del personale vincitore di concorso;
- la convocazione per la prossima settimana di una conferenza stampa, possibilmente presso il Rettorato;
- di sollecitare le altre OO.SS. CGIL-CISL-UIL-CNU ad indire ongiuntamente un'Assemblea Generale di tutto l'Ateneo, con possibile blocco di tutte le attività, in attuazione del loro sostegno alle forme di protesta come dichiarato nel comunicato stampa del 16/9 e nella conferenza stampa del Coordinamento Nazionale Ricercatori Universitaridel 20/9.
- di promuovere un dibattito con le diverse forze parlamentari pugliesi in previsione dell'approvazione definitiva del DDL inparlamento, sollecitando in particolare le forze di opposizione ad una più incisiva e vera opposizione.
- la partecipazione a qualsiasi iniziativa pubblica in cui sia possibile spiegare le ragioni della protesta contro DDL Moratti.
Bari, 1/10/2004
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Al Preside della Facoltà
di Scienze MM. FF. NN.
Ai Presidenti dei Corsi di Laurea
della Facoltà di Scienze MM. FF. NN.
e p. c. Al Magnifico Rettore
dell'Università degli Studi di Bari
Bari, 28 Settembre 2004
I Ricercatori della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
dell'Università degli Studi di Bari riunitisi in assemblea il 28 settembre
2004, preso atto del testo del DDL Moratti sullo stato giuridico della
docenza universitaria, approvato dalla VII commissione cultura della
Camera il 31 luglio 2004, che mantiene lo strumento perverso della delega
e che non recepisce nessuna delle proposte di modifica provenienti da
tutto il mondo universitario, esprimono il proprio fermo giudizio negativo
sul tale disegno di legge.
In particolare l'assemblea dei Ricercatori dichiara la propria decisa opposizione
· alla messa in esaurimento del ruolo del ricercatore;
· alla previsione di un lungo precariato del personale ricercatore
che, non prevedendo adeguati finanziamenti a sostegno dell'Università, nei
fatti allontanerà i giovani dall'intraprendere una carriera universitaria
in Italia e li indurrà a cercare all'estero o fuori dall'università forme
di impiego più remunerate e gratificanti;
· all'introduzione del titolo di "professore aggiunto" attribuito
agli attuali ricercatori, che si troverebbero a dover superare un giudizio
di idoneità per avere poi un peggioramento delle condizioni lavorative e
non vedere riconosciuto quanto è già nella normativa attuale;
· all'abolizione della distinzione tra tempo pieno e tempo definito,
che penalizza quanti impegnano la maggior parte del loro tempo al servizio
delle istituzioni universitarie e in particolar modo coloro i quali
dedicano la propria attività alla ricerca;
· alla negazione della autonomia finanziaria dell'università
evidenziata dal reiterato blocco delle prese di servizio dei vincitori di
concorso di ogni ordine e grado
Auspicando che tale dissenso sia condiviso anche dalle altre fasce di
docenza, i Ricercatori di questa Facoltà, in sintonia con i colleghi di
altri Atenei italiani
DICHIARANO
la propria indisponibilità a ricoprire incarichi di supplenza e
affidamento fino a quando il DDL non sarà ritirato o il suo iter
parlamentare non sarà formalmente interrotto e ridiscusso. A tal fine
tutti i ricercatori che hanno già dato disponibilità a ricoprire eventuali
incarichi di insegnamento si impegnano a ritirare tale disponibilità, in
modo da rendere pubblica ed evidente la difficoltà in cui si troverà la
Facoltà nel garantire il normale svolgimento delle attività didattiche in
assenza del contributo fornito dai Ricercatori.
L'assemblea dei Ricercatori, consapevole della necessità di un ampio
coinvolgimento di tutte le componenti universitarie,
CHIEDE
il massimo sostegno da parte dell'intero Consiglio di Facoltà e del
Preside, invitando i docenti di prima e seconda fascia a non assumere
incarichi aggiuntivi, ne' a subentrare a quelli dei Ricercatori. Inoltre
chiede agli studenti di sostenere la propria protesta che, non affatto
intesa a penalizzarli, mira al contrario, a tutelare il loro diritto ad
una università pubblica e altamente formativa.
I Ricercatori della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali