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I RICERCATORI DELLA FACOLTA' DI PSICOLOGIA
DELLA SECONDA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI,

riunitisi in assemblea il giorno 23 novembre 2004 per discutere dell'opportunità di proseguire nelle forme di protesta precedentemente adottate per manifestare il dissenso nei confronti del disegno di legge Moratti, considerando che la formulazione della Legge Finanziaria e la discussione del DDL Moratti sono imminenti, e che queste occasioni indicheranno con chiarezza le reali intenzioni del Governo e del Ministro circa il futuro dell'Università, ritengono che non sussistano allo stato elementi di novità tali da indurre a sospendere tali forme di protesta.

A seguito di una votazione, il coordinamento dei ricercatori della Facoltà, alla quale hanno partecipato anche i dottori Conson, D'Aloisio e Senese (vincitori di concorso ed in attesa di presa di servizio), decide all'unanimità di proseguire nell'astensione dalle supplenze e da tutte le altre forme di attività esulanti da quanto previsto dalla legge 382/80.

Tale decisione si discosta da quanto emerso nel corso dell'ultimo coordinamento dei ricercatori dell'Ateneo, ma è in linea con quanto deciso nel corso dell'ultima assemblea nazionale, tenutasi a Roma il 12 novembre scorso.

I ricercatori della Facoltà tengono inoltre a precisare che tale decisione non è motivata da interessi di "categoria" ma dall'estrema preoccupazione per le sorti dell'intera Università che il DDL desta.

I ricercatori della Facoltà ricordano, ancora, che le attività di protesta sono tutt'altro che cessate in molte Facoltà italiane, non essendo, lo si ribadisce, venute meno le ragioni che le hanno suggerite.

Richiamandosi a quanto già espresso nel documento letto nel CdF del 5 ottobre 2004, rinnovano pertanto con forza l'invito rivolto in quella sede ai docenti di prima e seconda fascia ad aderire alla medesima forma di agitazione, augurandosi che i docenti non recedano dalla posizione coraggiosamente assunta nel corso del suddetto Consiglio di Facoltà, rinnovando il loro impegno a non ricoprire gli insegnamenti lasciati scoperti dai ricercatori, limitando la propria attività didattica e di docenza a quanto prescritto dalla legge 382/80.

Caserta, il 23 novembre 2004

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