Lo scorso 14 settembre la Flc CGIL di Basilicata ha incontrato il Rettore dell'Ateneo prof. Antonio Mario Tamburro.
Le principali questioni trattate: il precariato del personale tecnico ed amministrativo e dei ricercatori presso l'Ateneo e le problematiche riguardanti il consolidamento e lo sviluppo del Polo Materano dell’Università degli Studi di Basilicata (ripresentazione del progetto Casa dello Studente, ristrutturazione del III° Padiglione dell’ex struttura ospedaliera (palazzo Plasmati), attivazione delle Facoltà di Scienze della Formazione e di Architettura, il rilancio e riorganizzazione della sede di Matera.
Precariato
Questa sigla sindacale, prima della pausa estiva, aveva sollecitato l'apertura di una trattativa finalizzata a definire un piano organico per l'assorbimento dei precari di lunga data (alcuni addirittura ultradecennali!) che, anche presso il nostro Ateneo, sono impiegati nelle attività tecniche, amministrative e della ricerca.
Si dà atto all'Amministrazione dell'avvio del processo di stabilizzazione del personale con contratto a tempo determinato, ex legge 296/2006, ai sensi del comma 519 della Finanziaria, che tuttavia andrà ad incidere su una minima percentuale del fenomeno, che nell’Ateneo lucano assume proporzioni rilevanti.
Pertanto, la Flc CGIL ha chiesto con fermezza che si affronti la questione utilizzando tutti gli strumenti possibili per riconoscere a quanti hanno prestato e continuano a prestare le proprie competenze e il proprio impegno in favore dell'Ateneo, spesso in condizioni non idonee, costantemente misconosciuti e di fatto senza tutele sindacali, quei diritti connessi allo svolgimento - da lungo tempo - di attività istituzionali e non temporanee, finora senza alcuna prospettiva di continuità e sicurezza dell'impiego.
Si sottolinea che, come ovunque, il fenomeno del precariato investe tutte le categorie e tutte le attività dell'Università: da quella amministrativa e tecnica, a quella della ricerca scientifica alla docenza.
Il "recupero" di tali risorse risulterebbe anche un vantaggio per l'Ateneo, che impiegherebbe professionisti le cui competenze sono già state verificate, la cui conoscenza del contesto è acquisita e con una formazione che, magari, lo stesso Ateneo ha contribuito ad accrescere.
La Flc Cgil ha chiesto al Rettore l’apertura di uno specifico tavolo di confronto e di discussione sul tema, al fine di individuare le soluzioni idonee che rendano effettivo il processo di stabilizzazione del precariato nell’Università di Basilicata.
Su tale questione e sull'impostazione proposta abbiamo registrato la piena disponibilità da parte del Rettore con la programmazione di incontri a breve termine.
Problematiche legate allo sviluppo e consolidamento del Polo Materano dell’Università degli studi della Basilicata
La FLC CGIL ha sottolineato le “disattenzioni” politiche e burocratiche, che di fatto hanno contraddetto il più volte ribadito impegno verso il consolidamento e lo sviluppo del Polo Materano dell’Università degli Studi di Basilicata. Il ripetersi di annunci di investimenti rilevanti per la riqualificazione delle strutture messe a disposizione dal Comune di Matera, per l’ampliamento dell’offerta formativa e per il potenziamento delle condizioni per la ricerca in Città non ha registrato riscontri effettivi.
La mancata stipula della convenzione in tempo utile con la PROGER per la progettazione del III° Padiglione (palazzo Plasmati) e, peggio ancora, la perdita del finanziamento per la realizzazione della Casa dello Studente sono una conferma evidente di quelle “disattenzioni” che puntualmente si ripropongono ogni qualvolta il Polo Materano si è trovato di fronte ad appuntamenti che avrebbero dovuto favorirne il rilancio.
In particolare, per la Casa dello Studente, le dichiarazioni dell’Assessore alle infrastrutture e del presidente dell’ARDSU, circa la ripresentazione del progetto da parte della Regione Basilicata per un nuovo finanziamento, non possono nascondere il fatto incontestabile che il ritardo derivante dai tempi di approvazione e realizzazione dell’opera comporterà l’acuirsi del disagio per gli studenti ancora per diversi anni: un danno irreparabile, nonostante il promesso recupero degli 8 milioni di euro.
Da un’attenta ricostruzione si evincono le responsabilità della Regione Basilicata, dell’Università degli Studi della Basilicata e dell’ARDSU, che per le palesi “disattenzioni” hanno provocato un danno irrimediabile allo sviluppo del Polo Materano.
Il Magnifico Rettore si è impegnato:
La Flc Basilicata verificherà la puntuale attuazione degli impegni assunti e continuerà a sostenere l’iniziativa politica volta a rilanciare il ruolo dell’Università di Basilicata, attraverso l’attivazione dei nuovi corsi di studio ed il potenziamento delle strutture che rendano sostenibile l’ampliamento dell’offerta didattica.
Potenza, 19 settembre 2007
FLC CGIL BASILICATA