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Comunicato Stampa: UNIBAS 25 Feb 2005

DDL Moratti: diversamente da quanto annunciato dal Ministro alla Camera, nessuna considerazione delle posizioni espresse dalle Università italiane negli emendamenti presentati dal Governo. Riparte la mobilitazione nelle Università Italiane.

Comunicato Stampa:

Nella seduta della Camera del 21 Febbraio u.s il Ministro Moratti, confermando le dichiarazioni rese dal relatore On. Pepe, annunciava (senza peraltro presentarlo) un nuovo testo del Governo che avrebbe tenuto conto, almeno in parte, delle proteste di tutta la Comunità Universitaria italiana.

In particolare si annunciava lo stralcio dal DDL ed il passaggio al Disegno di Legge ordinario per la parte del DDL relativa alla definizione dello stato giuridico dei docenti e ricercatori, il mantenimento della distinzione tra tempo pieno e tempo definito, l'eliminazione degli elementi di precarizzazione del rapporto di lavoro al momento degli avanzamenti di carriera, il mantenimento del ruolo dei ricercatori.

Ben diverso e, se possibile, peggiore del precedente, risulta invece il testo (reso noto ieri sera) del maxi-emendamento, proposto il 23 Febbraio u.s. in sede di VII Commissione dal Governo che, nella sostanza, non tiene conto di nessuna delle richieste avanzate dalla Comunità Universitaria Italiana. Altrettanto grave la decisione di proseguire l'8 marzo in Aula la discussione senza ulteriori approfondimenti in Commissione Cultura.

Attraverso un comunicato della sua Presidenza il CNU (Consiglio Nazionale Universitario) dichiara oggi: "Fino ad ora non sono state prese in considerazioni le proposte formulate congiuntamente da Associazioni e Sindacati rappresentativi della docenza universitaria né le indicazioni che sono venute da tutta la comunità accademica nazionale che si è espressa contro il DDL in modo diretto senza bisogno di farsi interpretare attraverso le mediazioni ed i cosiddetti tavoli tecnici della Conferenza dei Rettori, come bene afferma una voce autorevole e finora inascoltata come quella del Rettore Di Iorio.

Così facendo si compromette definitivamente la qualità della formazione universitaria mettendo in crisi l'intero sistema e avvilendo coloro che ne fanno parte. Il nostro Paese, che già attraversa tempi difficili per carenza d'innovazione e perdita di competitività, non ne trarrà giovamento. Studenti e famiglie si stanno rendendo conto del disastro incombente."

Anche la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) che il Ministro aveva sin qui eletta come unico interlocutore (forzandone il ruolo di rappresentanza mai riconosciutogli dalla Comunità Universitaria), esprime finalmente "la più netta contrarietà per il modo convulso e confuso con il quale sta procedendo l'iter parlamentare del provvedimento legislativo sullo stato giuridico dei docenti universitari, una situazione che, se non verrà prontamente corretta, renderà inevitabile l'interruzione di ogni confronto di merito con il Governo".

Negativo è anche il giudizio delle Associazioni e delle Organizzazioni sindacali della docenza universitaria che hanno indetto uno sciopero della docenza per il 2 marzo p.v.

Dando seguito a quanto emerso nell'Assemblea di Ateneo tenutasi ieri 24 febbraio, il Coordinamento di Ateneo dell'Università della Basilicata, riunitosi oggi 25 febbraio, nel riconoscere come ingannevoli quei segnali di ravvedimento annunciati solo lunedì 21 alla Camera dal Ministro:

  • conferma il giudizio assolutamente negativo sullo strumento legislativo e sui contenuti del DDL Moratti,
  • esprime profonda preoccupazione per le conseguenze che l'eventuale approvazione (già possibile l'8 marzo p.v.) del DDL avrebbe sul sistema pubblico della ricerca e formazione universitaria italiana ed in particolare sulla già difficile situazione del nostro Ateneo,
  • invita tutta la comunità universitaria, le istituzioni politiche e sociali, la società civile di Basilicata a sostenere le iniziative di mobilitazione previste per le prossime settimane e i nostri parlamentari a vigilare affinché venga sospeso nei suoi effetti e restituito al dibattito parlamentare, al dialogo con la comunità accademica e con le parti sociali, il progetto di riforma contenuto nel DDL Moratti.
Il coordinamento di Ateneo
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