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SOSPESA LA DIDATTICA ALL’ATENEO LUCANO

Si allarga l’adesione dentro e fuori la Comunità accademica lucana alla mozionedei ricercatori dello scorso 21 settembre. Il documento, sottoscritto ormai daoltre 180 docenti dell’ateneo è stato fatto propriodaiConsigli di Facoltà di Ingeneria, Scienze ed Agraria. Adesioni sono pervenute anche dal personale tecnico amministrativo e dai ricercatori precari dell’Università della Basilicata, dalle organizzazioni studentesche Sui generis eUniversity.net, dalla Sinistra Giovanile di Potenza, dalle RSU del CNR dell’Area di ricerca di Potenza, dalla Segreteria regionale CGIL, dalla Redazione della rivista “Le passioni della sinistra”.

Giovedì 30 settembre, studenti, docenti, precari e personale amministrativo si sono riuniti in assemblea per discutere sulla minaccia al futuro del sistema universitario derivante dai tagli dei finanziamenti alla ricerca pubblica e dall’approvazione del DDL Moratti sullo stato giuridico della docenza.

In forma di protesta l’assemblea di Ateneo ha deciso la sospensione immediata dell’attività didattica. Già da domani, durante le ore di lezione, i docenti si incontreranno comunque con i loro studenti nelle Aule Magne delle sedi universitarie di Potenza e di Matera per discutere insieme sulle ragioni della protesta.

L’Assemblea ha inoltre votato la costituzione di un Coordinamento di Ateneo incaricato di coordinare le iniziative di protesta all’interno dell’UNIBAS e di mantenere i rapporti con la stampa e con gli altri Atenei.

Lo stato di agitazione dell’ateneo lucano è il primo punto all’ordine del giorno della seduta del Senato Accademico dell’Università della Basilicatadel prossimo 5 ottobre.

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