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COMUNICATO STAMPA (4 Ottobre 2004)

CONTINUA LA RIVOLTA DELL’INTERA COMUNITA’ UNIVERSITARIA LUCANA.
LEZIONI APERTE ANCHE DOMANI A POTENZA e MATERA.

Dopo la grande partecipazione di oggi, docenti, studenti e ricercatori precari, di nuovo insieme per discutere del sistema universita’-ricerca in Italia e in Basilicata. Nel pomeriggio del 5sit-in davanti al Rettorato in attesa della delibera del Senato Accademico sulla sospensione della didattica.

Sospesa la didattica e grande partecipazione di studenti alla iniziativa “Lezioni Aperte” promossa dal Coordinamento di Ateneo dell’Università della Basilicata che ha visto docenti, studenti, ricercatori precari e personale non-docente, riuniti a Potenza (nel Campus di Macchia Romana ed al Francioso) e Matera (in Via Lazzazzera) per discutere del sistema pubblico della ricerca e della formazione universitaria in Italia ed in Basilicata e dei gravi rischi di collasso cui, sempre più, esso è esposto dopo le recenti proposte legislative (DDL Moratti) ed i reiterati tagli di finanziamenti.

Nel corso delle lezioni, e contemporaneamente nelle tre sedi degli incontri, il DDL Moratti sul riordino della stato giuridico della docenza universitaria è stato spiegato, in maniera semplice e comprensibile anche per i non addetti ai lavori, nella forma (multimediale) già anticipata durante la Conferenza Stampa di sabato 2 u. s. (e disponibile sul sito del Coordinamento di Ateneo www.noddlmoratti.altervista.org, e su quello della CGIL-FLC di Basilicata www.cgilscuolabasilicata.it/unibas/).

Le contraddizioni tra le ottime intenzioni enunciate nell’Art.1 del DDL (migliorare la qualità e fruibilità dell’offerta formativa, potenziare la ricerca, favorire l’accesso dei giovani alla docenza universitaria) ed il resto dell’articolato del DDL nel quale tali premesse appaiono evidentemente negate (messa a esaurimento del ruolo dei ricercatori, ricorso a personale docente esterno non qualificato, precarizzazione dell’attuale ruolo docente, etc.) sono state fortemente stigmatizzate nel corso di molti interventi.Le preoccupazioni degli studenti per l’effettivo valore della laurea triennale (a fronte di un numero di esami da sostenere comunque molto numeroso), per i servizi e le infrastrutture che ancora (in particolare a Matera) stentano a decollare, sono solo alcuni degli altri temi trattati.

Intanto la protesta si estende a moltissimi Atenei Italiani. Mentre ormai la quasi totalità dei docenti dell’Ateneo lucano ha data la sua adesione alla protesta e si susseguono attestati di sostegno da parte delle forze politiche e giovanili locali, rimangono confermati gli appuntamenti “Lezioni Aperte”già annunciati dal Coordinamento di Ateneo per la mattinata di domani5 Ottobre. Questa volta, più che a fare informazione sulle ragioni della protesta,gli incontri saranno rivolti alla elaborazione ed al confronto, anche per gruppi tematici, di proposte specifiche sui problemi affrontati il giorno precedente (sullo stato giuridico dei docenti, sulla politica dei finanziamenti alla ricerca ed alla università in Italia ed in Basilicata,sulla qualità della didattica e sul valore attuale dei titoli universitari, sul problema dei servizi agli studenti,sul rischio di “devolution” della conoscenza, rapporti tra Università e Enti Locali, etc.).

Gli appuntamenti:

a Potenza Martedì 5 Ottobre dalle ore 9:30

“Lezioni Aperte“ presso l’ Aula Magna Campus Universitario di Macchia Romana

“Lezioni Aperte“ presso l’ Aula Magna di Lettere

a Matera Martedì 5 Ottobre dalle ore 9:30

“Lezioni Aperte“ presso l’Aula Magna di Via Lazzazzera

a Potenza Martedì 5 Ottobre dalle ore 15:00, in concomitanza con la riunione del Senato Accademico che dovrà prendere posizione riguardo allo stato di agitazione ed alla sospensione della didattica in corso, sit-in presso il Rettorato (Francioso) dell’Univesità della Basilicata.

Mercoledì 6 Ottobre (ma l’appuntamento verrà ufficializzato solo domani) una nuova Assemblea Generale di Ateneo deciderà, anche alla luce delle posizioni assunte dal Senato Accademico e dagli altri Organi di Governo dell’Ateneo (il Consiglio di Facoltà di Lettere, l’unico a non aver ancora deliberato sulla questione, si riunirà appunto Mercoledì) le ulteriori azioni da intraprendere.

Il Coordinamento di Ateneo dell’Università della Basilicata
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