Le risorse per le attività complementari di
educazione fisica
Il finanziamento delle attività
complementari di Educazione Fisica rappresenta un grosso problema
per la contrattazione d'istituto. La normativa, le varie note MIUR
(tra cui quella del 28.09.02 prot. 3676/A4) e delle Direzioni
regionali non sembrano chiarire da dove reperire le risorse. Se si
dovesse prelevare esclusivamente dalle risorse della CM 107/01,
tenendo conto anche del rapporto con le disponibilità degli anni
precedenti secondo quanto affermato dalla citata nota MIUR,
rimarrebbe ben poco per le altre attività. C'è chi afferma, in
CGIL, che dalle risorse della CM 107/01 si dovrebbe prelevare solo
la maggiorazione del 10%. Vorrei chiarimenti e riferimenti
normativi. Saluti. Pino.
Risposta
Andiamo con ordine:
1 - le risorse disponibili nella scuola per questa attività sono
(dovrebbero essere) pari a quelle che c'erano nell'a.s. 1998/1999
(art. 32 c. 2 del CCNI/99) e sono aggiuntive al fondo.
2 - il compenso da dare al personale per tali attività può essere
stabilito in modo forfettario per le varie attività svolte dai
vari insegnanti di ed. fisica (anche in modo differenziato),
oppure secondo i parametri orari di cui all'art. 70 del CCNL/95,
aumentati del 10%. In questo secondo caso è ovvio che, restando
fermo l'ammontare delle risorse, si faranno meno ore (-10%) visto
che aumenta il compenso orario.
3 - non è vietato (sia in presenza che in assenza delle risorse
sopra) usare il fondo per questa tipologia di attività di
insegnamento, al pari di tutte le altre e da retribuire o ai sensi
dell'art. 30 c. 3 lett. b del CCNI/99 secondo i parametri orari di
cui alla tabella allegata (50.000 ex lire), o in modo forfettario
(art. 30 c. 2 del CCNI/99). Valuta il collegio docenti come
utilizzare in modo equilibrato, e in base alle varie esigenze, le
risorse che la contrattazione di scuola ha assegnato ai docenti
per le attività aggiuntive. Saluti |