Nella mia scuola alcuni insegnanti, a causa dell’elevato numero di classi, superano le 40 ore previste per i consigli delle medesime. In genere si fa un calendario che non prevede la contemporaneità dei consigli ma l’esonero per alcuni di essi. C’è però qualche insegnante che cerca di essere lo stesso presente: lo fa da anni e non ha mai chiesto una retribuzione aggiuntiva: La mia domanda è: possiamo riconoscere in qualche modo, economicamente questa loro disponibilità (pagare ore eccedenti, dare un tot, altro)?
Con il fondo d'istituto non si può pensare di retribuire qualsiasi cosa o di poterle usare in vari modi, perché sono risorse del contratto nazionale vincolate, e quindi utilizzabili solo per quanto previsto dal contratto stesso all'art. 86 comma 2.
Nel contratto, all'art. 86 comma 2 lett. c), c'è scritto che con il fondo si possono retribuire le attività di cui all'art. 27 comma 3 lett. a), ma non anche quelle di cui alla lett. b), cioè le ore dei consigli di classe. Per cui le ore oltre le 40 per i consigli di classe non si possono pagare con il fondo.
Spetta al collegio docenti stabilire il piano degli stessi (nell’ambito della delibera sul piano complessivo delle attività che deve fare, su proposta del Dirigente scolastico, ai sensi dell’art. 26 c. 4) e far si che nessuno superi le 40 ore (di norma) annue.
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