Detto ciò, e come lei può bene immaginare, non ci sono regole "nazionali" uguali per tutti, e nemmeno regole di tipo contrattuale, su come ci si debba comportare in generale sulla vigilanza, né durante la cosiddetta attività di "ricreazione" nelle scuole. Ciò non vuol dire che non ci siano regole, ma semplicemente che ciascuna scuola, nella sua autonomia, deve dotarsi di un regolamento specifico che sia i docenti, che i collaboratori scolastici, sono tenuti a rispettare. Per cui consiglierei di chiedere se nella sua scuola c’è e prenderne visione con attenzione.
Quindi le scuole devono dotarsi di un regolamento. Se non si addiviene ad un regolamento che faccia fronte a questa esigenza di corrispondere al diritto all'incolumità, il Dirigente Scolastico deve necessariamente ricorrere ad ordini di servizio che, in quanto tali, devono essere rispettati e poi, se li si ritiene ingiusti o illegittimi, impugnati.
Ovviamente, non è normale che il DS decida di volta in volta cosa si deve fare, magari cambiando più volte durante lo stesso anno scolastico. Così come è evidente che, qualora la materia non fosse ben regolata, il DS rischierebbe di ritrovarsi lui sul banco degli imputati per inadempienza in caso di incidente o infortunio per gli alunni. Molte scuole, ad esempio, hanno stabilito nel loro regolamento interno che gli alunni debbano rimanere tutti in classe, mentre in altre gli alunni debbono stare tutti fuori dall’aula, ma nel corridoio corrispondente alla propria classe. Di conseguenza, in questi casi, è chiara anche la collocazione dei docenti ai fini della vigilanza. Ciò che non sarebbe legittimo è affidare intere classi, o anche gruppi di ragazzi, alla sola vigilanza dei collaboratori scolastici durante tale attività.
Questi, infatti, hanno certamente nel proprio profilo compiti di vigilanza, ma in ausilio al personale docente e non da soli. Per cui se lei come docente rispetta (e fa rispettare ai ragazzi) quanto previsto dal regolamento della scuola ovvero, in assenza di regolamento (e della cui assenza eventualmente risponde il DS), attua quanto richiesto formalmente dal DS, non avrà alcuna responsabilità qualora i ragazzi si dovessero far male. E' infatti umanamente impossibile prevedere e prevenire tutto, anche se presenti nel proprio posto di lavoro. Altra cosa se lei si dovesse allontanare o si assentasse arbitrariamente dal posto previsto per la vigilanza sui ragazzi e nel suo orario di servizio.