Il nuovo
contratto ha cambiato l'istituto delle "funzioni obiettivo". Nella
intranet delegati vi è una
scheda.
La novità è
il legame tra due decisioni:
- del
collegio, che decide non solo i nomi, ma anche i contenuti e il
numero, non più decisi dal contratto nazionale.
- della
contrattazione di scuola che definisce i compensi, anch'essi
stabiliti prima dal contratto nazionale.
Quando c'è
una novità, potrebbe esserci qualche problema. Il prossimo anno
tutto sarà più semplice. Però non si parte da zero. Vi è
l'esperienza delle funzioni obiettivo. Il collegio può far propria
la procedura del contratto integrativo, visto che gli compete ogni
decisione in materia. Il contratto di scuola può stabilire che il
compenso rimane di 3 milioni (cioè 1.550 €).
Cosa può fare
la RSU? Può attendere che il collegio deliberi, e quindi
contrattare con il dirigente i compensi, che, al limite, possono
essere determinati dividendo il finanziamento per il numero delle
funzioni strumentali.
Oppure può
elaborare alcuni obiettivi e cercare di raggiungerli, lavorando su
due piani.
1. Con il
collegio svolge un'attività "politica", chiarendo le scelte,
influenzando le decisioni con riunioni preliminari o scrivendo
proposte concrete.
2. Con il
dirigente scolastico negozia i compensi e quanto potrebbe essere
utile per l'applicazione di questo istituto. Ad esempio cosa fare
se il docente incaricato si assenta per un lungo periodo o si
dimette?
Che proposte
per il collegio? Si può decidere tutto in una seduta, come si
faceva per i collaboratori: candidature libere, votazione a
scrutinio segreto. Per evitare divisioni, può decidere un numero
di funzioni maggiore, pari ai candidati. Oppure il collegio può
(ed è meglio):
- in una
seduta deliberare quali funzioni servono e per fare cosa, quali
requisiti deve avere chi vuole svolgerla, entro quando e a chi
presentare domanda, come valutare le domande...
-
nell'altra deliberare i nomi e i motivi di scelta nel caso di
candidati più numerosi.
A scrutino
segreto? Il collegio deve deliberare, non eleggere,
il che vuol dire che deve fare una scelta motivata. Può votare a
scrutinio segreto, ma non i nomi, bensì la delibera. |