ATA e vigilanza prescolastica

Sono una RSU, nella mia scuola ci sono dei bambini che per esigenze di trasporto da parte del comune arrivano a scuola molto prima dell'inizio delle lezioni. Vorrei capire se compete ai collaboratori scolastici la vigilanza nel loro confronti oppure a chi e come.
Nel Profilo del personale Ata di area A (collaboratori scolastici), allegato al CCNL, sta scritto: “E’ addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche (…).” Orbene, il termine “immediatamente”, lascia intendere che deve trattarsi di periodo prossimo all’orario delle lezioni. Si tratta quindi di periodi di breve durata, che, ovviamente, non potevano essere quantificati in una norma che delinea un profilo, e che comunque in nessun modo devono essere confusi coun servizio e un tempo di “pre-scuola. Tanto più al comma 1 dell'art. 44 del CCNL si afferma che il personale Ata assolve alle funzioni di sorveglianza in un rapporto di collaborazione con il dirigente scolastico e con il personale docente, non in assenza di questi: quindi al massimo per un periodo prossimo alla loro presenza.

Perciò in quelle scuole dove il regolamento d'istituto consente l'ingresso anticipato degli alunni per più di 5-10 minuti, la scuola attraverso il Pof dovrà prevedere una attività di tipo educativo che è cosa ben diversa dalla semplice vigilanza. In questo caso il coinvolgimento dei collaboratori scolastici è possibile, ma è cosa diversa e va regolato attraverso il contratto di scuola.

A questo fine, a fronte dello spostamento delle mansioni dei collaboratori scolastici in direzione di maggiori compiti di vigilanza e facendo perno anche su eventuali risorse per le cosiddette funzioni miste, l’ultimo CCNL ha cercato di definire un profilo più snello e coerente con le nuove complessità del lavoro ausiliario, divenuto oltremodo gravoso a causa di nuovi compiti connessi a bambini più piccoli immessi a scuola con gli anticipi, ma anche per la mancanza di mezzi e risorse attribuite alle scuole. In questo quadro si era avviata anche una trattativa con l’Anci per prevedere la retribuzione del personale impegnato in compiti di accoglienza fino a mezz’ora. Ma la mancanza di risorse ha portato alla sospensione di tale trattativa.

Perciò a nostro avviso è oggi generalmente fuori luogo pretendere dai collaboratori scolastici compiti di vigilanza prescolastica che vadano oltre i 5-10 minuti.
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