La sottoscrizione del contratto non ferma la nostra lotta:
Immissioni in ruolo e risorse per la scuola statale
Sono i primi fronti di iniziativa già aperti.
Con la sottoscrizione
definitiva del contratto un milione di lavoratori della scuola da
oggi ha maggiori certezze per quanto riguarda il loro lavoro.
Con agosto e settembre arretrati e nuovo inquadramento economico,
da subito un sistema di diritti meglio definito e più adeguato
alle esigenze di chi lavora nelle scuole contro ogni indebita
ingerenza dell’amministrazione.
L’azione di privatizzazione della scuola, portata avanti con
determinazione dal governo apre però immediatamente nuovi fronti
di scontro.
Il primo riguarda il grande ritardo che si sta accumulando nelle
nomine dei supplenti annuali, ata e docenti, tanto da mettere in
discussione l’avvio regolare dell’anno scolastico e i diritti di
migliaia di lavoratori.
Il ministero sta ritardando colpevolmente le nomine del personale
supplente ausiliario, tecnico e amministrativo (che devono essere
effettuate entro il 31 luglio) e per quanto riguarda i docenti si
sta muovendo come un elefante in un negozio di cristalleria,
considerato che per ben 6 volte in un breve lasso di tempo ha
messo mano alle graduatorie per le supplenze e per le immissioni
in ruolo, per errori derivanti esclusivamente da errate scelte
politiche.
Oggi siamo nella più completa incertezza per quanto riguarda le
supplenze annue (da conferire entro il 31 di luglio) e nulla si fa
per immettere in ruolo su migliaia di posti vacanti già
disponibili producendo così un inaccettabile gonfiamento
artificiale della precarizzazione del lavoro nella scuola.
Per quanto riguarda il DPEF non un rigo è dedicato agli
investimenti tante volte promessi, mentre i pesanti tagli decisi
con le precedenti finanziarie (che produrranno i loro perversi
effetti anche per il prossimo anno scolastico) mordono la carne
viva della scuola e i diritti di centinaia di migliaia di ragazzi.
Sarà inevitabile, in assenza di risposte adeguate, che i sindacati
tutti chiamino alla mobilitazione e alla lotta i lavoratori della
scuola già con la ripresa dell’attività scolastica.
ROMA, 24 LUGLIO 2003 |