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Controllo automatizzato dell’orario di lavoro

In merito al controllo automatizzato dell’orario di lavoro, molte RSU ci chiedono se è obbligatorio e se i docenti sono esentati dall'obbligo di vidimazione dell'orario di lavoro. E ancora, quali sono le competenze in merito del Consiglio d’Istituto e quali sono gli ambiti di decisione del Dirigente Scolastico.

Proviamo a fare il punto.

Questa questione è vecchia e nasce con l’entrata in vigore dell’art. 22 della legge 724/94 (finanziaria 95). Successivamente la materia non è stata mai regolata nella scuola né con atto amministrativo né successivamente con la contrattazione, dal momento che oggi la materia è esclusivamente di natura contrattuale.
Tra l’altro in merito all’obbligo di introduzione di sistemi automatizzati per il controllo dell’orario di servizio nel pubblico impiego, esisteva già una deroga per la scuola rispetto agli altri comparti per il personale docente (circ. 20.10.1992 n. 4797/92 non variata nemmeno alla luce della finanziaria 95).
In ogni caso oggi, proprio perché in regime di privatizzazione del rapporto di lavoro, tali norme sono tutte superate.
Oggi ciascuna scuola può decidere autonomamente quali modalità utilizzare per il controllo degli obblighi di servizio, ma solo previa contrattazione con la RSU ai sensi dell’art. 4 della legge 300/70 (Statuto dei lavoratori).
La materia attiene alla organizzazione del lavoro e dell’orario di servizio di tutto il personale della scuola che con l'ultimo contratto (art. 6) è rimesso alla piena autonomia negoziale di ogni singola scuola.
Non c’è quindi alcun obbligo e, in ogni caso, non può essere introdotto unilateralmente perché deve essere oggetto di contratto di scuola tra RSU e Dirigente Scolastico.
L’obiettivo da perseguire è la definizione di criteri omogenei, trasparenti ed oggettivi di controllo dell’orario di servizio per tutto il personale della scuola. Infine, per quel che riguarda la spesa da sostenere per l'acquisto dell'orologio marcatempo, questa deve essere inserita all'interno del programma annuale (vecchio bilancio) predisposto dal Dirigente Scolastico e approvato dal Consiglio d'Istituto ai sensi dell'art.1 del regolamento di contabilità approvato con il D.I. n.44/2001.

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