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La riduzione a 35 ore

L’applicazione della riduzione dell’orario a 35 ore per il personale ATA è materia di contrattazione di istituto.

Il personale ata, in base all’ art. 50 del Ccnl, ha un orario ordinario di lavoro che è di norma di 6 ore consecutive antimeridiane o pomeridiane solo nel caso di istituzioni educative o di convitti annessi agli istituti tecnici e professionali. Premesso che di “norma” significa salvo eccezione, ne consegue che le eccezioni non sono un fatto automatico ma una decisione da concordare in contrattazione.

Secondo noi, partire dalle considerazioni su ciò che il Ccnl 2002 indica come “ordinario” e su ciò che invece indica come “eccezionale” è indispensabile per verificare di volta in volta se nella singola scuola esistono le condizioni per estendere la riduzione a 35 ore settimanali a tutto o una parte del personale.

Il contratto di istituto è dunque lo strumento per risolvere il problema. Qualsiasi intervento esterno alla scuola (pareri dei Csa, note delle ragionerie provinciali dello Stato, rilievi dei revisori dei conti, ecc) per quanto ci riguarda è un tentativo di spostare le decisioni della contrattazioni in un ambito di tipo amministrativo.

Fatte queste premesse, riteniamo utile ribadire che la riduzione a 35 ore settimanali, si applica indistintamente a tutto il personale che lavora presso:

  • gli istituti agrari con le aziende annesse le istituzioni educative
  • le scuole che prolungano il loro orario per almeno tre giorni a settimana per più di 10 ore
  • in tutte le altre scuole, invece, la riduzione si applica solo a chi:
  1. si alterna su turni diversi come ad esempio 7,30 -13,30 per alcuni giorni e 13,30 –19,30 per altri giorni
  2. ha orari particolarmente disagiati come ad esempio nel caso dei corsi serali attua l’orario flessibile con i rientri pomeridiani
  3. ha un turno molto sfasato rispetto al modello ordinario delle sei ore continuative antimeridiane (ad esempio 7,30/13,30 oppure 8/14). E’ il caso piuttosto frequente di chi lavora dalle 10,30 alle16,30 con notevoli disagi rispetto al pasto e al tempo libero.

A tale proposito può essere di utile orientamento anche quanto da noi riportato in precedenti notizie:

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