TABELLA A
Tabella A) regio decreto 12 luglio 1923, n. 1491.
(Tabella A) legge 19 febbraio 1942, n. 137.
Lesioni ed infermità che
danno diritto a pensione vitalizia o ad assegno rinnovabile
PRIMA CATEGORIA
1. La perdita dei quattro arti, fino al limite della perdita
totale delle due mani e dei due piedi insieme.
2. La perdita dei tre arti, e quella totale delle due mani e di
un piede insieme.
3. Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli occhi,
che abbiano prodotto cecità bilaterale, assoluta e
permanente.
4. Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli occhi
con tale riduzione della acutezza visiva da permettere
appena il conteggio delle dita alla distanza della visione
ordinaria da vicino.
5. Le alterazioni organiche e irreparabili di un occhio che
ne abbiano prodotto cecità assoluta e permanente, con
l'acutezza visiva dell'altro ridotta tra 1/50 e 1/25 della
normale. (Vedansi avvertenze alle tabelle A e B - c).
6. La perdita di ambo gli arti superiori, fino al limite della
perdita totale delle due mani.
7. Tutte le alterazioni delle facoltà mentali (schizofrenia e
sindromi schizofreniche, demenza paralitica, demenze
traumatiche, demenza epilettica, distimie gravi, ecc.), che
rendano l'individuo incapace a qualsiasi attività.
8. Le lesioni del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo
spinale) con conseguenze gravi e permanenti di grado tale da
portare, o isolatamente o nel loro complesso, profondi ed
irreparabili perturbamenti alle funzioni più necessarie alla vita
organica e sociale.
9. La perdita di ambo gli arti inferiori (disarticolazione o
amputazione delle cosce).
10. La perdita di due arti, superiore ed inferiore dello stesso
lato (disarticolazione o amputazione del braccio e della
coscia).
11. La perdita di un arto inferiore e di uno superiore non dello
stesso lato (disarticolazione o amputazione del braccio e della
coscia).
12. La perdita totale di una mano e di due piedi.
13. La perdita totale di una mano e di un piede.
14. La perdita totale di tutte le dita delle due mani, ovvero la
perdita totale dei due pollici e di altre sette o sei dita.
15. La perdita totale di un pollice e di altre otto dita delle
mani.
16. La perdita totale delle cinque dita di una mano e delle
prime due dell'altra mano.
17. La perdita totale di ambo i piedi.
18. Le cachessie ed il marasma dimostratisi ribelli a cura.
19. Le alterazioni polmonari ed extra polmonari di natura
tubercolare e tutte le altre infermità e le lesioni
organiche e funzionali permanenti e gravi al punto da
determinare una assoluta incapacità a proficuo lavoro.
20. Le distruzioni di ossa della faccia, specie dei mascellari, e
tutti gli altri esiti di lesioni gravi della faccia stessa e
della bocca tali da determinare un grave ostacolo alla
masticazione e alla deglutizione e da costringere a speciale
alimentazione con conseguente notevole deperimento organico.
21. L'anchilosi temporo-mascellare permanente e completa.
22. Gli aneurismi dei grossi vasi arteriosi del collo e del
tronco, quando per sede e volume, o grado di evoluzione,
determinano assoluta incapacità lavorativa o imminente pericolo di
vita.
23. L'ano preternaturale.
24. La perdita totale anatomica di sei dita delle mani, compresi
anche i pollici e gli indici, o la perdita totale anatomica di
otto dita delle mani, compreso o non uno dei pollici.
25. La disarticolazione di un'anca e l'anchilosi completa della
stessa, se unita a grave alterazione funzionale del ginocchio
corrispondente.
26. L'amputazione di una coscia o gamba con moncone residuo tale
da non permettere in modo assoluto e permanente l'applicazione
dell'apparecchio protesico.
27. Sordità bilaterale organica assoluta e permanente, quando si
accompagni alla perdita o disturbi gravi e permanenti della
favella.
SECONDA CATEGORIA
1. Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli occhi,
tali da ridurre l'acutezza visiva binoculare fra 1/50 ed /25
della normale.
2. La sordità bilaterale organica assoluta e permanente
(Vedansi avvertenze alle tabelle A e B - d).
3. Le distruzioni di ossa della faccia, specie dei mascellari e
tutti gli altri esiti di lesioni gravi della faccia stessa e della
bocca tali da ostacolare la masticazione, la deglutizione o
la favella, oppure da apportare notevoli deformità, nonostante
la protesi.
4. L'anchilosi temporo-mascellare incompleta, ma grave e
permanente con notevole ostacolo alla masticazione.
5. Le lesioni gravi e permanenti dell'apparecchio respiratorio, o
di altri apparecchi e sistemi organici, determinate dall'azione
di gas o di vapori comunque nocivi.
6. Tutte le altre lesioni od affezioni organiche della laringe,
della trachea e dei polmoni, che arrechino grave e permanente
dissesto alla funzione respiratoria.
7. Le gravi malattie del cuore con sintomi palesi di scompenso, e
le gravi e permanenti affezioni del pericardio, quando per la loro
gravità non siano da ascriversi al numero 19 della prima
categoria.
8. Le affezioni polmonari ed extra polmonari di natura
tubercolare accertate clinicamente, o radiologicamente o
batteriologicamente, o con tutti i convenienti mezzi
scientifici, che per la loro gravità non siano tali da
doversi ascrivere alla prima categoria (Vedansi avvertenze alle
tabelle A e B – e).
9. Le lesioni od affezioni del tubo gastroenterico e delle
glandole annesse con grave e permanente deperimento della
costituzione.
10. Le lesioni ed affezioni del sistema nervoso centrale
(encefalo e midollo spinale), che abbiano prodotto afasia od
altre conseguenze gravi e permanenti, ma non tali da
raggiungere il grado specificato ai nn. 7 e 8 della prima
categoria.
11. L'immobilità del capo in completa flessione od estensione da
causa inamovibile, oppure la rigidità totale e permanente, o
l'incurvamento notevole permanente della colonna vertebrale.
12. Le paralisi permanenti, sia di origine centrale, che
periferiche, interessanti i muscoli o gruppi muscolari, che
presiedono a funzioni essenziali della vita, e che per i
caratteri e la durata, si giudicano inguaribili.
13. Gli aneurismi dei grossi vasi arteriosi del tronco e del
collo, quando per la loro gravità non debbano ascriversi al n. 22
della prima categoria.
14. Le lesioni ed affezioni gravi e permanenti degli organi
emopoietici.
15. Le lesioni ed affezioni gravi e permanenti dell'apparecchio
genito-urinario.
16. La evirazione (perdita completa del pene e dei testicoli).
17. La incontinenza delle feci grave e permanente, da lesione
organica, la fistola rettovescicale, la fistola uretrale
posteriore e le fistole epatica, pancreatica, splenica,
gastrica ed intestinale ribelli ad ogni cura.
18. L'artrite cronica che, per la molteplicità e l'importanza
delle articolazioni colpite, abbia menomato gravemente la
funzione di due o più arti.
19. La perdita del braccio o avambraccio destro sopra il terzo
inferiore.
(Vedansi avvertenze alle tabelle A e B - b).
20. La perdita totale delle cinque dita della mano destra e di
due delle ultime quattro dita della mano sinistra.
(Vedansi avvertenze alle tabelle A e B - b).
21. La perdita di una coscia a qualunque altezza.
22. L'anchilosi completa dell'anca o quella in flessione del
ginocchio.
23. L'amputazione medio-tarsica, o la sotto-astragalica, dei due
piedi.
TERZA CATEGORIA.
1. Le alterazioni organiche e irreparabili di un occhio che
abbiano prodotta cecità assoluta e permanente con l'acutezza
visiva dell'altro ridotta da meno di 1/25 a 1/12 della
normale.
2. Le vertigini labirintiche gravi e permanenti.
(Vedansi avvertenze alle tabelle A e B - d).
3. La perdita della lingua o le lesioni gravi e permanenti di
essa, tali da ostacolare notevolmente la favella e la
deglutizione.
4. La perdita o i disturbi gravi e permanenti della favella.
5. La perdita del braccio o dell'avambraccio sinistro
(disarticolazione od amputazione sopra il terzo inferiore
dell'uno o dell'altro).
6. La perdita totale della mano destra, o la perdita totale
delle dita di essa.
7. La perdita totale di cinque dita, fra le due mani, compresi
ambo i pollici.
8. La perdita totale delle cinque dita della mano sinistra,
insieme con quella di due delle ultime quattro dita della mano
destra.
9. La perdita totale del pollice e dell'indice delle due mani.
10. La perdita totale di un pollice insieme con quella di un
indice e di altre quattro dita fra le due mani con integrità
dell'altro pollice.
11. La perdita totale di ambo gli indici e di altre cinque dita
fra le due mani, che non siano i pollici.
12. La perdita di una gamba sopra il terzo inferiore.
13. La perdita totale o quasi del pene.
14. La perdita di ambo i testicoli.
15. L'anchilosi totale della spalla destra in posizione viziata e
non parallela all'asse del corpo.
QUARTA CATEGORIA.
1. Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli occhi
tali da ridurre l'acutezza visiva binoculare da meno di 1/25 a
1/12 della normale.
2. Le alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio che ne
abbiano prodotto cecità assoluta e permanente con l'acutezza
visiva dell'altro ridotta da meno di 1/12 a 1/4 della
normale.
3. L'anchilosi totale della spalla destra in posizione
parallela all'asse del corpo, o della spalla sinistra in
posizione viziata e non parallela all'asse del corpo.
4. La perdita della mano sinistra o la perdita totale delle
dita di essa.
5. La perdita totale delle ultime quattro dita della mano
destra o delle prime tre dita di essa.
6. La perdita totale di tre dita, tra le due mani, compresi
ambo i pollici.
7. La perdita totale di un pollice e dei due indici.
8. La perdita totale di uno dei pollici e di altre quattro dita
fra le due mani, esclusi gli indici e l'altro pollice.
9. La perdita totale di un indice e di altre sei o cinque dita
fra le due mani, che non siano i pollici.
10. La perdita di una gamba al terzo inferiore.
11. L'amputazione tarso-metatarsica dei due piedi.
12. Gli esiti permanenti delle fratture di ossa principali (pseudoartrosi,
calli molto deformi, ecc.), che ledano notevolmente la
funzione di un arto.
13. Le malattie di cuore senza sintomi di scompenso evidenti, ma
con stato di latente insufficienza del miocardio.
14. L'epilessia a meno che, per la frequenza e gravità delle sue
manifestazioni non sia da equipararsi alle infermità di cui alle
categorie precedenti.
QUINTA CATEGORIA.
1. Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli occhi
tali da ridurre l'acutezza visiva binoculare da meno di ½ a 1/4
della normale.
1-bis. Le alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio
che ne abbiano prodotto cecità assoluta e permanente, con
l'acutezza visiva dell'altro ridotta da meno di 1/4 a meno di 2/3
della normale.
2. Le alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio che
ne abbiano prodotto cecità assoluta e permanente, con
alterazioni pure irreparabili della visione periferica
dell'altro, sotto forma di restringimento concentrico del campo
visivo di tale grado da lasciarne libera soltanto la zona
centrale o le zone più prossime al centro, oppure sotto forma di
lacune di tale ampiezza da occupare una metà del campo visivo
stesso o settori equivalenti.
3. Le affezioni purulente dell' orecchio medio (bilaterali o
unilaterali) permanenti, che siano accompagnate da gravi
complicazioni, od abbiano prodotto una diminuzione della
funzione uditiva tale da ridurre la udizione della voce di
conversazione alla distanza di 50 centimetri.
4. L'anchilosi totale della spalla sinistra.
5. L'anchilosi totale del gomito destro in estensione completa, o
quasi.
6. La perdita totale del pollice e dell'indice della mano
destra.
7. La perdita totale delle ultime quattro dita della mano
sinistra o delle prime tre dita di essa.
8. La perdita totale di ambo i pollici.
9. La perdita totale di uno dei pollici e di altre tre dita tra
le due mani, che non siano gli indici e l'altro pollice.
10. La perdita totale di uno degli indici e di altre quattro
dita, tra le due mani, che non siano i pollici e l'altro
indice.
11. La perdita delle due falangi di otto o sette dita, tra le
due mani, che non siano quelle dei pollici.
12. La perdita della falange ungueale di dieci e di nove dita
delle mani, ovvero la perdita della falange ungueale di otto dita,
compresa quella dei pollici.
13. La perdita di un piede ovvero l'amputazione unilaterale
medio-tarsica, o la sottoastragalica.
14. La perdita totale delle dita dei piedi, o di nove od otto
dita, compresi gli alluci.
15. Le malattie di cuore, senza sintomi di scompenso.
16. La arterio-sclerosi diffusa e manifesta.
17. Gli aneurismi arteriosi ed arteriovenosi degli arti, che ne
ostacolano notevolmente la funzione.
18. Gli esiti delle affezioni polmonari ed extra-polmonari di
natura tubercolare accertata clinicamente, o radiologicamente,
o batteriologicamente, o con tutti i convenienti mezzi
scientifici, che, per la loro gravità, non possono essere
ascritti ad acuna delle categorie precedenti.
(Vedansi avvertenze alle tabelle A e B - e).
19. L'ernia viscerale molto voluminosa, o che, a prescindere
dal suo volume, sia accompagnata da gravi e permanenti
complicazioni.
20. La lussazione non riducibile di una delle grandi
articolazioni che menomi notevolmente la funzione dell'arto.
SESTA CATEGORIA.
1. Le alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio che
ne abbiano prodotto cecità assoluta e permanente, con
l'acutezza visiva dell'altro normale, o ridotta fino a 2/3 della
normale.
2. Le alterazioni organiche ed irreparabili della visione
periferica di entrambi gli occhi, sotto forma di
restringimento concentrico del campo visivo di tale grado da
lasciarne libera soltanto la zona centrale, o le zone più
prossime al centro, oppure sotto forma di lacune di tale
ampiezza da occupare una metà del campo visivo stesso o
settori equivalenti.
3. L'anchilosi totale del gomito sinistro in estensione
completa o quasi.
4. L'anchilosi totale del gomito destro in flessione completa o
quasi.
5. La perdita totale del pollice e dell'indice della mano
sinistra.
6. La perdita totale di cinque dita, tra le due mani, che siano
le ultime tre dell'una e due delle ultime tre dell'altra.
7. La perdita totale di uno dei pollici, insieme con quella di 8
due altre dita tra le due mani, esclusi gli indici e l'altro
pollice.
8. La perdita totale del pollice destro insieme con quella del
corrispondente metacarpo ovvero insieme con la perdita
totale di una delle ultime tre dita della stessa mano.
9. La perdita totale di uno degli indici e di altre tre dita
tra le due mani, che non siano i pollici e l'altro indice.
10. La perdita delle due ultime falangi delle ultime quattro
dita della mano destra ovvero la perdita delle due ultime
falangi di sei o cinque dita, fra le due mani, che non siano
quelle dei pollici.
11. La perdita della falange ungueale di sette o sei dita, tra
le due mani, compresa quella dei due pollici, oppure la
perdita della falange ungueale di otto dita, tra le due mani,
compresa quella di uno dei due pollici.
12. La amputazione tarso-metatarsica di un solo piede.
13. La perdita totale di sette o sei dita dei piedi, compresi i
due alluci.
14. La perdita totale di nove od otto dita del piedi, compreso
un alluce.
15. Le nevriti ed i loro esiti permanenti dimostratisi ribelli
ad ogni cura.
SETTIMA CATEGORIA.
1. Le alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio
essendo l'altro integro che ne riducano l'acutezza visiva fra
1/50 ed 1/12 della normale.
2. La diminuzione bilaterale permanente dello udito non
accompagnata da affezioni purulente dell'orecchio medio,
quando la udizione della voce di conversazione sia ridotta alla
distanza di 50 centimetri.
3. Le cicatrici estese e profonde del cranio, con perdita di
sostanza delle ossa in tutto il loro spessore, senza
disturbi funzionali del cervello.
4. L'anchilosi totale del gomito sinistro in flessione completa o
quasi.
5. L'anchilosi completa dell'articolazione della mano destra
(radio carpica).
6. La perdita totale di quattro dita tra le due mani che non
siano i pollici né gli indici.
7. La perdita totale delle tre ultime dita di una mano.
8. La perdita totale dei due indici.
9. La perdita totale del pollice destro.
10. La perdita totale del pollice della mano sinistra insieme
con quella del corrispondente metacarpo o di una delle
ultime tre dita della stessa mano.
11. La perdita totale di uno degli indici e di due altre dita,
tra le due mani, che non siano i pollici e l'altro indice.
12. La perdita delle due ultime falangi dell'indice e di quelle
di altre tre dita, fra le due mani, che non siano quelle dei
pollici, o la perdita delle stesse falangi delle ultime
quattro dita della mano sinistra.
13. La perdita della falange ungueale di cinque, quattro o tre
dita delle mani, compresa quella dei due pollici.
14. La perdita della falange ungueale di tutte le dita di una
mano, oppure la perdita della falange ungueale di sette o sei dita
fra le due mani, compresa quella di un pollice.
15. La perdita della falange ungueale di otto o sette dita, tra
le due mani, che non sia quella dei pollici.
16. La perdita totale di cinque o tre dita dei piedi, compreso i
due alluci.
17. La perdita totale di sette o sei dita, tra i due piedi,
compreso un alluce oppure di tutte o delle prime quattro dita di
un solo piede.
18. La perdita totale di otto o sette dita, fra i due piedi, che
non siano gli alluci.
19. La perdita totale dei due alluci e dei corrispondenti
metatarsi.
20. La perdita delle due falangi o quella ungueale dei due
alluci insieme con la perdita della falange ungueale di altre
otto a cinque dita dei piedi.
21. L'anchilosi completa dei due piedi (tibiotarsica), senza
deviazione di essi e senza notevole disturbo della
deambulazione.
22. Le varici molto voluminose con molteplici e grossi nodi, ed i
loro esiti, nonché i reliquati delle flebiti, dimostratisi ribelli
a cure.
23. L'anchilosi in estensione del ginocchio.
OTTAVA CATEGORIA.
1. Le alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio,
essendo l'altro integro, che ne riducano l'acutezza visiva da
meno di 1/12 e 1/4 della normale.
2. Le alterazioni organiche ed irreparabili della visione
periferica di un occhio (avendo l'altro occhio visione
centrale o periferica normale), sotto forma di restringimento
concentrico del campo visivo di tale grado da lasciarne libera
soltanto la zona centrale, o le zone più prossime al centro,
oppure sotto forma di lacune di tale ampiezza di occupare una
metà del campo visivo stesso, o settori equivalenti.
3. Le cicatrici della faccia, che costituiscono notevole
deformità. La perdita o la grave deformità del padiglione di un
orecchio. Le cicatrici di qualsiasi altra parte del corpo estese,
o dolorose, o aderenti, o retratte che siano facili ad ulcerarsi
o comportino apprezzabili disturbi funzionali, a meno che, per
la loro gravità non siano da equipararsi alle infermità di cui
alle categorie precedenti.
4. Gli esiti delle lesioni boccali, che producano disturbi
della masticazione, della deglutizione o della parola,
congiuntamente o separatamente, senza che raggiungano il grado
di cui al n. 3 della seconda categoria ed ai nn. 3 e 4 della
terza.
5. L'anchilosi completa dell'articolazione della mano sinistra (radio-carpica).
6. La perdita totale di tre dita fra le due mani, che non siano i
pollici né gli indici.
7. La perdita totale di uno degli indici e di un dito della
stessa mano escluso il pollice.
8. La perdita totale del pollice sinistro.
9. La perdita delle due ultime falangi dell'indice insieme a
quella delle due ultime falangi di altre due dita della
stessa mano, escluso il pollice.
10. La perdita totale di cinque o quattro dita, fra i due piedi,
compreso un alluce, o delle ultime quattro dita di un solo
piede.
11. La perdita totale di sei o cinque dita, tra i due piedi, che
non siano gli alluci.
12. La perdita di un alluce o della falange ungueale di esso,
insieme con la perdita della falange ungueale di altre otto a sei
dita fra i due piedi.
13. L'anchilosi tibio-tarsica completa di un solo piede, senza
deviazione di esso e senza notevole disturbo della
deambulazione.
14. L'accorciamento notevole (non minore di 4 centimetri) di un
arto inferiore, a meno che non apporti disturbi tali nella
statica o nella deambulazione da essere compreso nelle
categorie precedenti.
15. Le aderenze parziali o totali diaframmatiche, postumi di
pleuriti tubercolari, senza altre lesioni dell'apparato
respiratorio.
(Vedasi tabella B, n. 17). |