MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata
Direzione Generale
Via
Mazzini, 80 – 85100 Potenza
Prot. n.
3865
C/34
Potenza, 13.12.2002
Di Franco/
Ai
Dirigenti Scolastici
Delle Scuole
Superiori di II Grado
LORO SEDI
Ai
coordinatori dei CTP
LORO SEDI
e p.c.
ai Dirigenti Scolastici
delle
Direzioni Didattiche,
degli
Istituti Comprensivi
e delle
Scuole Medie
LORO SEDI
All’
Assessore alla Formazione,
al Lavoro,
alla cultura e Sport
dell’Amministrazione Regionale
POTENZA
Alle OO. SS.
LORO SEDI
OGGETTO:
Obbligo Formativo. Partecipazione a Progetto Pilota.
L’art. 68
della legge n.144 del 17 maggio 1999 che istituisce l’obbligo di
frequenza di attività formative fino al compimento del 18° anno di
età, prevede che esso possa essere assolto anche in percorsi
integrati di istruzione e formazione nel Sistema dell’Istruzione
Scolastica, nel Sistema della Formazione Professionale e
nell’esercizio dell’Apprendistato.
Al fine di sostenere lo sviluppo della formazione professionale
nel nostro paese, ferme restando le competenze delle Regioni e
degli Enti locali in materia, ma anche per favorire
l’acquisizione di competenze di base, trasversali e professionali
spendibili nei percorsi scolastici, sono stati promossi a livello
nazionale progetti pilota biennali che rientrano nell’ambito di
quanto previsto dall’accordo sancito dalla Conferenza Unificata il
2.03.2000 (par.4) concernente l’interazione tra istruzione e
formazione professionale.
Tali percorsi integrati si rivolgono ai giovani che, assolto
l'obbligo scolastico, sono soggetti all'obbligo di frequenza di
attività formative fino al 18° anno di età ed in particolare ai
giovani esposti ad insuccesso in un percorso scolastico
tradizionale.
La potenziale
utenza ha una formazione personale variegata, diverse esigenze e
diverse motivazioni delle quali tener conto sia nella fase di
accoglienza e di redazione del relativo riconoscimento delle
competenze in ingresso, sia nel percorso formativo personalizzato.
L’intervento
formativo da realizzare, pertanto, si pone prioritariamente le
seguenti finalità:
·
incrementare
la capacità di relazione interpersonale;
·
sviluppare la
capacità di autovalutazione;
·
valorizzare
le competenze acquisite;
·
stimolare
l’acquisizione di metodi più efficaci di apprendimento;
·
sollecitare
la gestione autonoma del proprio stile cognitivo;
promuovere
l’autostima e la capacità di auto orientamento.
Lo schema di
percorso formativo proposto dai gruppi di lavoro nazionali è
inoltre funzionale al conseguimento di una qualifica professionale
e/o all’acquisizione di crediti certificati spendibili nel Sistema
dell’Istruzione e /o della Formazione Professionale, oltre che nel
mondo del lavoro.
Esso tiene
conto:
·
delle
esperienze già avviate nei contesti territoriali;
·
del confronto
con il mondo del lavoro;
·
del
contributo di esperti di settore.
Questa Direzione Generale, dovendo procedere alla assegnazione di
fondi per azioni relative all’Obbligo Formativo, considerata la
validità dei materiali prodotti nel corso del 2002 a livello
nazionale per i diversi settori professionali, che costituiscono
senza dubbio il risultato di un efficace lavoro di progettazione
e formulazione dei moduli formativi e delle unità capitalizzabili
di base, trasversali e tecnico professionali, intende diffondere e
finanziare adeguatamente la sperimentazione di percorsi formativi
relativi a sette profili professionali su tutto il territorio
regionale.
Il progetto
pilota regionale intende:
·
sostenere lo
sviluppo di una opportunità formativa coerente con lo spirito
della legge ma anche in linea con le aspettative dei giovani e
del sistema economico territoriale;
·
prevenire e
ridurre il rischio di emarginazione nel medio periodo e
facilitare il rientro in formazione;
·
promuovere
l’emancipazione e l’integrazione sociale;
·
favorire lo
sviluppo di idonee competenze professionali ai fini di una
migliore occupabilità a livello regionale e nazionale.
A tal
fine, questa Direzione Generale intende estendere la
sperimentazione anche ai Centri Territoriali Permanenti,
sostenendola con specifico e adeguato finanziamento, per favorire
la partecipazione di giovani ed adulti ai percorsi formativi
individuati, in modo da facilitare l’acquisizione di competenze
capitalizzabili utili all’inserimento e/o al reinserimento nel
mondo del lavoro e, più in generale, nel contesto sociale
territoriale. Il coinvolgimento dei Centri Territoriali Permanenti
permetterà inoltre a giovani drop out della scuola di assolvere
all’obbligo scolastico e quindi di accedere ai percorsi
predisposti per l’obbligo formativo.
L’istituzione scolastica che intende candidarsi alla gestione del
progetto dovrà pertanto configurarsi come nodo principale di una
rete formalizzata delle scuole di ogni ordine e grado che
afferiscono al bacino territoriale di riferimento e pertanto dovrà
disporre di attrezzature e spazi per accoglienza, incontri di
lavoro, iniziative pubbliche, raccolta di documenti e azioni di
sportello.
La scuola destinataria del progetto dovrà tendere a
configurarsi, a medio termine, come Centro Risorse Qualità per la
Formazione attraverso l’offerta di:
servizi
professionali a docenti e soggetti esterni
§
formazione anche on line, di figure professionali quali
orientatori, tutor, formatori
§
consulenza, anche on line per la diffusione del progetto
§
aggiornamento di mappe locali di risorse professionali di
interesse
§
supporto alla ricerca educativo-didattica
§
consulenza assistita e coordinamento di progetti anche di
carattere europeo
servizi di
documentazione educativo – didattica
§
diffusione, anche in versione multimediale, di curricoli formativi
specifici, di itinerari metodologici, di materiali didattici, di
modelli e strumenti di verifica e valutazione.
servizi di informazione
§
sportello
informativo
§
forum e
newsletter
§
pubblicazione
e diffusione di materiali informativi
Nel
quadro di tale rilevante investimento in servizi di tipo tecnico e
scientifico, capaci di stimolare lo sviluppo qualitativo del
sistema formativo, nel pieno rispetto delle funzioni e delle
attribuzioni culturali e progettuali assegnate dalla normativa
alle singole scuole, all’amministrazione scolastica decentrata,
alla Regione e alla rete delle autonomie locali, è indispensabile
infatti costruire utili riferimenti in grado di rispondere a
domande e bisogni non soddisfatti dalle strutture esistenti e
dagli strumenti convenzionali e per territori di limitata
estensione
Considerato inoltre che, nella Regione Basilicata, il
servizio di orientamento dovrebbe tendere a configurarsi come
sistema complesso operante a diversi livelli e con il supporto
dei diversi attori istituzionali, per una efficacia reale
dell’offerta alla persona e al territorio (si veda tabella
allegata), la scuola destinataria del progetto dovrà
configurarsi inoltre, a medio termine, anche come uno dei poli
qualificati presenti sul territorio per l’offerta di:
servizi di
orientamento scolastico e professionale
§
sportello informativo scolastico e professionale sulla tipologia
dei percorsi formativi disponibili nel contesto locale/regionale e
sulla spendibilità dei profili professionali
§
realizzazione di materiale informativo per giovani e adulti
§
attività di primo orientamento e counselling
A sostegno dell’impianto complessivo la configurazione
organizzativa del Progetto Pilota proposta da questa Direzione
Generale prevede:
- a livello regionale:
un gruppo di livello regionale con compiti di regia per la
definizione di linee di orientamento, per il supporto e la
consulenza ai gruppi di coordinamento locali e per la valutazione
dei processi attivati
- a livello locale:
un gruppo di coordinamento locale per la gestione e l’eventuale
riprogettazione dei moduli formativi, per l’erogazione dei servizi
e per il monitoraggio del progetto.
Le Istituzioni Scolastiche che volessero candidarsi alla gestione
del progetto (di cui si allega una sintesi) e quindi alla
sperimentazione nel territorio di uno dei profili professionali
tra quelli individuati dovranno pertanto procedere alle seguenti
azioni:
§
attivazione di reti con le istituzioni scolastiche di ogni
ordine e grado del territorio limitrofo e/o comunque omogeneo;
§
stipula di convenzione con il CTP di riferimento distrettuale
che, attraverso specifico finanziamento, potrà fruire dei
pacchetti formativi e della formazione degli operatori, offrendo
al contempo le proprie risorse professionali;
§
acquisizione dell’approvazione degli Organi Collegiali di tutte le
scuole in rete;
§
Acquisizione formale della disponibilità degli operatori coinvolti
nel progetto a frequentare specifici corsi di formazione al ruolo
specifico di orientatore, tutor e formatore.
Elementi di priorità per la scelta saranno inoltre costituiti da:
§
Esperienza pregressa in attività di formazione integrata;
§
Vocazione dell’istituzione scolastica e indirizzi di studio
presenti nel curricolo;
§
Attrezzature scolastiche adeguate alla portata innovativa del
progetto;
§
Vocazione socio economica del territorio di riferimento;
§
Stipula di accordi con i centri per l’impiego esistenti sul
territorio;
§
Accordi definiti con il Centro per l’impiego di riferimento
territoriale;
§
Accordi con agenzie formative provinciali;
§
accordi con agenzie formative accreditate presso l’Amministrazione
regionale di Basilicata.
Le
richieste di candidatura alla gestione del progetto, pena
esclusione, dovranno essere presentate a questo Ufficio
unitamente a:
§
estremi di approvazione degli OO.CC. di tutte le istituzioni
scolastiche con riferimento all’impegno degli operatori coinvolti
a partecipare ai corsi di formazione per la figura di tutor,
formatore, orientatore;
§
accordo per la costituzione della rete tra le istituzioni
scolastiche del territorio di riferimento;
§
convenzione con il CTP di riferimento con specifica definizione
dei compiti e delle azioni proprie dei partner;
§
adeguata motivazione alla gestione del progetto ed alla sua
implementazione sul territorio (analisi dei bisogni territoriali,
definizione del target di riferimento, eventuali analisi di studi
statistici, economici o sociali,….)
Le
richieste, complete della documentazione suindicata, dovranno
essere inviate all’Ufficio Scolastico Regionale per la
Basilicata - CSA di Matera, entro e non oltre il 31 gennaio 2003.
Una apposita Commissione di Valutazione procederà all’esame
delle richieste ed alla compilazione della relativa graduatoria,
all’assegnazione del finanziamento per la gestione del progetto
alla Istituzione Scolastica capofila e del finanziamento
specifico al il CTP di riferimento.
IL DIRETTORE GENERALE
Franco INGLESE
tabella orientamento
PROGETTO PILOTA PER ATTIVITA’ INTEGRATE FINALIZZATE
ALL’ASSOLVIMENTO DELL’OBBLIGO FORMATIVO
Si
propone una sintesi del percorso elaborato a livello nazionale. La
documentazione completa delle competenze di base e trasversali e
tecnico professionali , già distinte in Unità Formative
Capitalizzabili sarà inviata alla scuola capofila del progetto al
termine delle procedure di selezione delle candidature)
-
Il progetto
1.1 Struttura
del percorso
La struttura
del percorso è stata elaborata dopo aver analizzato e
confrontato le esperienze avviate nelle diverse regioni italiane
ed intende porsi come proposta unitaria e di sintesi anche sulla
base delle azioni di monitoraggio, ricognizione e riflessione
svolte dall’ISFOL.
Il percorso
biennale ipotizzato si struttura in tre grandi aree secondo lo
schema seguente:
AREE
DI ATTIVITÀ |
ore |
A
Accoglienza/Orientamento/Patto formativo/Sostegno/
Approfondimento/ Riorientamento ed accompagnamento al
lavoro/Attività sportiva |
420 |
B
Competenze di
base
Competenze trasversali
Competenze tecnico-professionali |
480
100
1000 |
C
Tirocinio/stage
|
400 |
Totale
|
2400 |
Note
·
Le 420 ore
indicate per l’area A costituiscono una quota variabile (da
120 a 420) utilizzabile in funzione delle effettive necessità del
soggetto e pertanto il monte ore totale del percorso oscillerà tra
le 2100 e le 2400 ore. Tuttavia, si sottolinea l’importanza
fondamentale che l’area A riveste per la riuscita dell’intero
progetto.
·
Le 1980 ore
delle aree B e C possono essere articolate in modo diverso
con una flessibilità del 10%.
·
In base alle
specificità del settore ed alle potenzialità del contesto
lavorativo territoriale, la utilizzazione di metodologie di
simulazione può sostituire parzialmente le attività di stage dell’area
C.
Le competenze
tecnico professionali sono declinate rispetto alla figura
professionale prescelta e alle attività lavorative di riferimento.
Tutte le
competenze si acquisiscono attraverso unità formative
autoconsistenti (Unità Formative Capitalizzabili) che
costituiscono credito sia per la transizione nel sistema di
istruzione, sia per l’esercizio dell’apprendistato che per il
passaggio ad altri percorsi formativi.
Il percorso
prevede interazioni con il contesto territoriale, coinvolgendo in
modo organico i soggetti sociali più direttamente interessati, tra
i quali le associazioni giovanili, le famiglie, le associazioni
imprenditoriali e sindacali, i servizi e le altre agenzie
territoriali al fine di ottimizzare l’efficacia del percorso in
vista dell’inserimento sociale e lavorativo.
1.2
Accoglienza
L’ipotesi
progettuale prevede, in via preliminare, da parte dei soggetti
attuatori, l’acquisizione di dati relativi alla tipologia
dell’utenza, al profilo sociologico del territorio e alle cause di
dispersione scolastica per effettuare un’azione di rimotivazione
dell’offerta formativa che tenga conto dei comportamenti a
rischio, delle caratteristiche e delle specificità del gruppo
destinatario dell’azione e delle caratteristiche psicologico-
evolutive del singolo.
L’accoglienza prevede una prima fase di esplorazione mediante
strumenti di rilevazione utilizzati nell’ambito del colloquio
motivazionale ed atti a rilevare:
·
interessi,
aspettative, punti di forza e punti di debolezza;
·
livelli e
stili cognitivi;
·
gradiente di
autostima.
La seconda
fase dell’accoglienza è relativa alla definizione del Progetto
di Sviluppo Personale cui si perviene attraverso il
Riconoscimento delle Competenze.
1.3
Orientamento e riorientamento
L’orientamento va inteso come azione di accompagnamento alla
persona lungo l’intero arco del percorso formativo.
Deve essere, quindi :
·
capace di attivare e sostenere l’individuo nel suo inserimento
sociale e professionale;
·
sviluppare le capacità individuali di scelta autonoma sia in
ambito formativo che professionale;
·
potenziare l’efficacia del rendimento dell’attività formativa.
L’attività di orientamento deve essere intesa come attività di
consulenza e di sostegno attraverso colloqui individuali e
personalizzati, azioni di accompagnamento lungo i percorsi di
scelta, sostegno alla capacità di comunicazione e di interazione
con gli altri.
1.4
Riconoscimento delle Competenze
Il
riconoscimento delle competenze si articola in tre fasi tra loro
strettamente correlate:
- la fase
preliminare nella quale convergono i dati relativi al percorso
scolastico compiuto, ai motivi dell’eventuale abbandono, ad altre
esperienze di formazione-lavoro, agli atteggiamenti nei confronti
dello studio e della formazione, agli interessi verso specifici
percorsi formativi ed infine all’esistenza di problematiche che
possono condizionare il percorso formativo/lavorativo, al fine di
costruire un vero e proprio “itinerario autobiografico” del
soggetto in obbligo formativo;
- la fase
in progress nella quale convergono i dati relativi agli
esiti del progetto di sviluppo personale per le aree:
comportamentale, relazionale, cognitiva e
motivazionale/emozionale;
- la fase
finale
che conclude il percorso con una valutazione/certificazione di
tipo sommativo (Portfolio delle Competenze ).
La
validazione delle competenze mira ad evidenziare il bagaglio
complessivo delle competenze teorico-operative (nella sfera
professionale e personale) dei corsisti per poter procedere alla
elaborazione del progetto di sviluppo personale.
Ampio spazio sarà riservato anche al rafforzamento di capacità
della sfera personale (capacità di ascolto, stile comunicativo,
senso di auto efficacia) poiché queste influenzano il
raggiungimento delle competenze professionali e le prestazioni
richieste dal contesto lavorativo.
1.5
Progetto di sviluppo personale
E’ necessario
prevedere la costruzione di percorsi individualizzati secondo
caratteristiche modellate sui fabbisogni formativi individuali.
Ciò risponde alla logica dell’attenzione alla personalizzazione
delle attività di apprendimento/insegnamento.
La
costruzione del progetto di sviluppo personale dovrà
tener conto dei bisogni formativi del corsista e si caratterizzerà
come una sorta di itinerario autobiografico che preveda
azioni di accompagnamento relative all’area cognitiva ed
emozionale.
Il percorso
integrato dovrà risultare flessibile e modificabile in itinere.
In tal senso
si dovrà stabilire un clima di comunicazione atto a facilitare
l’acquisizione di informazioni e a rimuovere tutti gli impedimenti
di natura psicologica che ostacolano l’affermarsi di un
comportamento positivo nei confronti dell’apprendimento e del
proprio progetto di vita.
1.6
Sostegno e approfondimento
1.7
Portfolio delle competenze
Al
termine del percorso integrato il soggetto costruirà il proprio
dossier professionale, vero portfolio delle competenze
professionali in uscita, ricostruendo, con le certificazioni
acquisite, le personali esperienze professionali anche attraverso
il riconoscimento, nei diversi contesti, degli eventuali ruoli
ricoperti o delle mansioni svolte.
Nel
documentare le esperienze professionali sceglierà ed utilizzerà
codici comunicativi diversificati (linguistico, iconico,
multimediale) riferendosi ai contesti lavorativi, delineandone i
processi produttivi, l’organizzazione del lavoro, i flussi
comunicativi.
Il dossier
professionale consente al soggetto di presentarsi, nella
ricerca di lavoro, con uno strumento significativo per la
valutazione delle competenze professionali possedute.
-
I profili
professionali individuati:
SETTORE
AGRICOLTURA
Per il
settore AGRICOLTURA le figure professionali sono
state individuate sulla base dei risultati delle indagini sui
fabbisogni formativi condotte dalle parti sociali.
figure professionali: operatore alla
gestione delle colture protette e a pieno campo
profili
1
Vivaismo
2
Floricoltura
3
Orticoltura
Attività
lavorative di riferimento:
l’operatore
alla gestione di colture protette è una figura professionale
competente nelle operazioni agronomiche funzionali alla produzione
di diverse specie di pisnte e/o generi vegetali in ambienti di
coltura protetti. Egli possiede sufficienti conoscenze delle
relaitive strututure; è in grado di operare secondo le richieste
del mercato e nel rispetto delle norme che regolano il settore
specifico.
può trovare
collocazione
SETTORE AMBIENTE E TERRITORIO
Per il
settore AMBIENTE e TERRITORIO, sulla base dei risultati
delle indagini sui fabbisogni formativi condotte dalle parti
sociali,è stata individuata la seguente figura professionale :
OPERATORE
NELLA GESTIONE DEI SERVIZI AMBIENTALI INTEGRATI.
Nell'ambito
di questa figura professionale, si può accedere a due diversi
profili professionali:
§
operatore
nella raccolta e trattamento dei rifiuti urbani
§
operatore dei
servizi ambientali per le imprese.
L’operatore nella gestione dei servizi ambientali integrati, per
le conoscenze e competenze acquisite, è in grado di inserirsi
all’interno di aziende, pubbliche o private, operanti nella
gestione e manutenzione dell’ambiente e del territorio ed in
particolare:
-
nei processi
di raccolta dei rifiuti urbani anche pericolosi;
-
nei processi
connessi alle attività di scarico, smaltimento e incenerimento
rifiuti;
-
nella
manutenzione e intervento sulle strutture di raccolta e
smaltimento delle acque reflue urbane;
-
nelle
attività di semplice rilevazione di parametri di processo per la
redazione di rapporti informativi e gestionali;
-
nelle
operazioni di pulizia,bonifica e sanificazione degli ambienti
interni e degli spazi urbani;
-
nella posa in
opera e nella gestione dei contenitori per rifiuti, anche con
piccoli interventi di manutenzione;
-
negli
interventi di deaffissione e cancellazione graffiti e scritte
murali.
-
nella pulizia
e manutenzione degli ambienti di lavoro e per la collettività;
-
negli
interventi di pulizie eccezionali (eventi sportivi, raduni etc.);
-
nelle
attività di servizio in mense e bar aziendali.
SETTORE
GRAFICA E CARTOTECNICA
Per il
settore Grafica e Cartotecnica le figure professionali sono state
individuate sulla base dei risultati delle indagini sui fabbisogni
formativi condotte dalle parti sociali.
figura
professionale: operatore per la cartotecnica e l’imballaggio
Attività
lavorative di riferimento
L’operatore
per la cartotecnica e l’imballaggio, per le conoscenze tecniche e
le competenze professionali acquisite, potrà inserirsi nelle
aziende grafiche e cartotecniche per la produzione di imballaggi
commerciali in materiale cartaceo con sistemi di stampa e
allestimento diversificati.
figura
professionale: operatore grafico editoriale
Attività
lavorative di riferimento
L’operatore
grafico editoriale, per le conoscenze tecniche e le competenze
professionali acquisite, sarà in grado di gestire e/o collaborare
in tutte le fasi di realizzazione dei prodotti pre-stampa, dagli
originali alle matrici, sia in off-set che digitali
SETTORE ICT TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE
E DELLA COMUNICAZIONE
Per il
settore ICT Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione,
la figura professionale è stata individuata sulla base dei
risultati delle indagini sui fabbisogni formativi condotte dalle
parti sociali.
Figura professionale: operatore informatico di supporto
Stante la
caratterizzazione del percorso formativo ,articolato su più
livelli, l'operatore informatico di supporto è caratterizzato da
un elevato grado di flessibilità in ordine a possibili
riconversioni e adattamenti rispetto alla richiesta di mercato:
per le sue
competenze in ordine al software, può essere:
§
consulente in
prodotti di Office Automation
per le sue
competenze in ordine a sistemi di rete, a sistemi autore per
interfacce Web:
§
installatore
e manutentore di reti
§
web surfer
§
infobroker
per le sue competenze in ordine a sistemi hardware:
§
manutentore
ed installatore hardware
§
addetto
vendita
§
tecnico
assistenza a domicilio
SETTORE INDUSTRIA - AREA MECCANICA
(già
assegnato all’IPSIA di Policoro)
Per il
settore industria area meccanica, la figura professionale è stata
individuata sulla base dei risultati delle indagini sui fabbisogni
formativi condotte dalle parti sociali.
figura
professionale: operatore alle macchine utensili
L’operatore
alle macchine utensili, sulla base di prescrizioni, di cicli di
lavoro o disegni, utilizzando anche procedure informatiche, è in
grado di condurre macchine operatrici, di metterne a punto la
regolazione, di controllare la qualità del prodotto - anche
attraverso variazione dei parametri tecnici di processo - e di
intervenire in caso di anomalie e provvedere alla riparazione di
guasti di ordinaria casualità.
L’operatore,
inoltre, sulla base di indicazioni, di disegni o schemi
equivalenti, di cicli di lavorazione, esegue lavori di precisione
e modeste manutenzioni sul banco o su macchine, montando le
attrezzature con controllo e messa a punto delle stesse.
.1 Figure
professionali individuate
SETTORE TURISMO INTERMEDIAZIONE
Per il
settore Turismo/Intermediazione la figura professionale è
stata individuata sulla base dei risultati delle indagini sui
fabbisogni formativi condotte dalle parti sociali.
figura professionale: operatore nelle strutture di promozione,
produzione ed intermediazione turistica
PROFILI :
·
Vendite e
booking
·
Promozione e
programmazione turistica locale
2.1 Figure
professionali individuate
SETTORE TURISTICO ALBERGHIERO
Per il
settore TURISTICO/ALBERGHIERO le figure professionali sono state
individuate sulla base dei risultati delle indagini sui fabbisogni
formativi condotte dalle parti sociali.
figura
professionale: operatore cucina
Attività
lavorative di riferimento:
Espleta, in
strutture turistico-ricettive (Hotel, Ristoranti, Pasticcerie etc),
tutte le attività finalizzate alla produzione di pasti.
L’operatore
di cucina:
-
opera nel
reparto cucina alle dipendenze dello chef di partita o dello chef,
secondo l’organigramma dell’azienda;
-
partecipa
alle operazioni di produzione di derrate alimentari occupandosi
prevalentemente di manipolare di alimenti e prepararli alla
cottura;
-
si occupa,
con l’assistenza del suo superiore, di semplici cotture o della
preparazione di piatti di cucina regionale, nazionale,
internazionale, secondo la proposta del menu dell’azienda in cui
andrà ad operare;
-
si occupa
della conservazione delle derrate alimentari e dei cibi cotti;
-
gestisce
autonomamente le scorte principali del reparto cucina e in
collaborazione con il suo superiore gestisce gli
approvvigionamenti;
-
tiene
ordinato e pulito il reparto cucina.
figura
professionale: operatore sala
Attività
lavorative di riferimento:
Espleta, in
strutture turistico-ricettive (Hotel, Ristoranti, Pasticcerie etc),
tutte le attività finalizzate alla distribuzione di pasti.
L’operatore
di sala:
-
opera nel
reparto distribuzione, sala o banco, alle dipendenze del maitre o
del barman, secondo l’organigramma dell’azienda;
-
si occupa
della conservazione delle bevande;
-
gestisce
autonomamente la gestione delle scorte principali del reparto;
-
gestisce, in
collaborazione con il suo superiore, gli approvvigionamenti;
-
tiene
ordinato e pulito il reparto sala o il banco bar.
figura
professionale: operatore al ricevimento nelle strutture ricettive
e congressuali
Attività
lavorative di riferimento:
L’operatore
al ricevimento nelle strutture ricettive e congressuali collabora
a tutte le attività che riguardano front-office delle varie
tipologie di strutture ricettive.
Opera in
aziende di medio-grandi dimensioni ed è sottoposto al controllo
del responsabile del servizio ricevimento, che coordina tutte le
attività dell’area.
In mancanza
di tali figure, l’addetto alla reception è alle dirette dipendenze
del responsabile della struttura, il direttore o il titolare
dell’azienda.
Il servizio
di ricevimento presenta caratteristiche sostanzialmente univoche
nei settori alberghiero, congressuale, dei villaggi, e
dell'agriturismo. Pertanto, si può tracciare un profilo unitario
dell'operatore, fatte salve le micro-competenze specifiche che
portano alla individuazione delle mansioni relative, come di
seguito presentate:
Alberghi
è
operatore alla reception
Villaggi
è
operatore per la cura della clientela
Congressi
è
operatore al bureau
Agriturismo
è
operatore all’accoglienza
figura
professionale : operatore per la gestione dei servizi ai piani
Attività
lavorative di riferimento:
-
assistenza
della direzione nelle molteplici attività;
-
gestione
delle attività e di tutte risorse materiali ( arredamento, addobbi
floreali, igiene, sicurezza degli ambienti di lavoro) ed umane
del reparto;
-
incentivazione della motivazione del personale e promozione di un
buon clima relazionale;
-
organizzazione delle risorse in modo da attivare nell’albergo la
cura del rifacimento/pulizia/sanificazione delle unità ricettive,
degli spazi comuni, dei servizi annessi alle varie sale congressi
e meeting.
partecipazione all’organizzazione di congressi e meeting. |