Oggi si sono affrontati due degli argomenti che fanno la “qualità” della scuola: la formazione del personale e la sicurezza
incontro del 26 settembre all’Aran
Mattinata intensa, quella odierna all’Aran, nella quale si è discusso a lungo su un tema “caldo” per tutto il personale, coinvolto da molteplici innovazioni che vanno sostenute dalla formazione.
Formazione
La FLC Cgil nel suo intervento ha ricordato come questo sia uno dei temi più significativi dell’attuale rinnovo contrattuale: la formazione è infatti il cuore delle scelte delineate nell’intesa sulla conoscenza e le aspettative di tutto il personale, maturate in anni di incuria e di progressiva ed inesorabile diminuzione delle risorse, sono molto alte.
La qualità della scuola e la valorizzazione del personale richiedono infatti una formazione in servizio organica, che poggi su un sistema strutturato e permanente e valorizzi la scuola autonoma come fulcro della ricerca professionale.
La scelta già compiuta negli articoli sulle relazioni sindacali di riportare a contrattazione tutta la materia, ai vari livelli in cui oggi si allocano le risorse è positiva, anche se sarà efficace a condizione che Ministro e Governo investano risorse in quantità decisamente superiori.
Nel testo va invece affermata la responsabilità ed il dovere dell’Amministrazione ad investire in formazione, assumendo la centralità della qualità delle professionalità docente ed ATA.
Occorre poi, che il testo renda valutabili ed esigibili dal personale i principi affermati, specificando che le risorse “annualmente disponibili” sono destinate alla formazione in servizio ricorrente, mentre le innovazioni vanno sostenute da investimenti “aggiuntivi” a quelli ordinari.
Il sistema formativo deve quindi assumere un carattere strutturale, assumendo le “nuove sfide” sociali ed educative sia nella formazione in ingresso che in quella in servizio.
Nella logica di “manutenzione” del testo finora adottata, la FLC Cgil ha riproposto le osservazioni già annunciate negli incontri pre-estivi che riassumiamo in pochi tratti:
- nel piano di scuola va inserito un comma che assuma nel piano formativo di istituto anche le esigenze di formazione del personale ATA necessarie anch’esse al raggiungimento degli obiettivi posti alla base dell’offerta formativa.
- Puntare con decisione sulla formazione di scuola, luogo di ricerca didattica e di documentazione delle esperienze troppo facilmente disperse e bloccate da un sistema formativo troppo gerarchico ed oggi investita da diverse sperimentazioni che necessitano di supporto finanziario e di piena autonomia di ricerca.
- Occorre assicurare e regolamentare l’accesso alla laurea (breve e/o specialistica) al personale docente ancora sprovvisto del titolo, agli insegnanti tecnico pratici su quali pesa un intollerabile ritardo dell’Amministrazione ed anche al personale ATA.
- Confermare gli articoli sulla formazione del personale delle aree a rischio… coerentemente con le scelte negoziali sull’istituto, analogamente a quello che opera negli ospedali ed negli istituti penitenziari, e nei Centri provinciali per gli adulti in relazione alle novità di cui saranno investiti.
- Ridefinire e snellire l’articolo sui soggetti che offrono formazione che risente di clima pre-autonomia ed è stato, nella pratica, modificato unilateralmente dalla Amministrazione, confermando e rafforzando il ruolo di ricerca svolto dalle associazioni professionali, per esempio segnando la loro presenza nella vita delle scuole, assicurando loro specifici spazi dedicati, come l’affissione in bacheca dei propri documenti.
- Andrà anche lasciata aperta una finestra di approfondimento in relazione al ruolo della nuova "Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica”.
- Sul tema dell’auto-aggiornamento, molta professionalità si è costituita in questi anni con forme individuali di auto-aggiornamento, ed è una formazione insostituibile ed innegabile, ma oggi la defiscalizzazione delle spese è il vero nodo per riconoscere l’investimento individuale dei lavoratori in formazione.
- E’ necessario superare la frammentarietà e l’episodicità dei percorsi formativi anche istituendo forme strutturate di verifica degli esiti raggiunti anche attraverso uno specifico organismo da istituire.
Tutela della salute nell’ambiente di lavoro
Sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro la FLC Cgil ha posto l’esigenza di integrare l’attuale testo contrattuale sui seguenti punti:
- RLS. Prevedere la possibilità, laddove non ci sia nessuno disponibile a ricoprire tale incarico nell’ambito della stessa RSU, di delegare un/a altro/a lavoratore/trice disponibile da parte della stessa RSU, ferma restando la durata triennale dell’incarico;
- RSPP. Designazione da parte del DS sulla base di criteri definiti in sede di contrattazione di scuola quando si tratta di personale interno. Per la retribuzione non si può accedere al FIS;
- Figure sensibili. I criteri di individuazione vanno definiti sempre in sede di contrattazione di scuola;
- Chiarire che la formazione specifica per tutto il personale è in orario di servizio
In coda all’incontro si è anche convenuto di esplorare, in un approfondimento cui dedicare uno specifico momento nella prossima settimana, le questioni legate al disciplinare del personale docente su cui è pesantemente intervenuto il decreto legge “interventi urgenti per l’avvio dell’anno scolastico”, attualmente in fase di conversione e del quale abbiamo chiesto modifiche profonde.
Roma, 26 settembre 2007