Allegato B
PROGRAMMA DI SVILUPPO
DELLE TECNOLOGIE DIDATTICHE 1997-2000
STANDARD, SCELTA E
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTREZZATURE MULTIMEDIALI
1. Tipologie e standard
delle apparecchiature
Nel leggere le
indicazioni che seguono si tenga presente che nel settore dei
sistemi multimediali l'evoluzione delle attrezzature è molto
veloce. L'elenco delle tipologie di apparecchiature da acquistare
e i criteri di scelta, pur mantenendo una certa validità nel medio
periodo, richiedono dunque una revisione periodica alla luce di
possibili nuove soluzioni. Gli standard di prestazione
(dimensionamento, velocità) sono addirittura soggetti ad essere
superati nel giro di pochi mesi e a volte di poche settimane.
Per questa ragione le
indicazioni qui fornite non sono troppo dettagliate per quanto
riguarda gli aspetti tecnici e intendono sopratutto mettere in
evidenza gli aspetti funzionali.
La stazione di
lavoro multimediale (di seguito indicata con SM) e le periferiche
La SM è, allo stato
attuale della tecnologia presente sul mercato, l'elemento di base
delle attrezzature.
- l'unità centrale e
le memorie di massa
Ogni SM ha al proprio
interno una "scheda madre" (un dispositivo con un insieme di
componenti elettronici), che contiene fra l'altro il
microprocessore, la memoria principale (RAM) e la memoria "cache".
In un sistema
multimediale tipico devono essere presenti almeno il disco rigido
(Hard Disk - HD) il lettore di dischetti (Floppy disk), il lettore
di disco a lettura ottica (CD-Rom) e scheda audio.
Per quanto riguarda le
caratteristiche e le prestazioni, a titolo indicativo, i valori
minimi ai quali ci si può attenere attualmente sono così
riassumibili per le piattaforme tipo PC (per gli altri si
raccomandano prestazioni analoghe):
per le stazioni di
lavoro base:
Dimensione minima della
RAM: 16 Megabyte
Velocità del
microprocessore: 133 Megaherz
Dimensione della
memoria "Cache": 256 Chilobyte
Dimensione dell'Hard
Disk: 1,2 Gigabyte
Velocità del CD-ROM: 8x
Scheda grafica: 2 Mb
Ram
stazioni di lavoro
principali con funzioni di stazione di sviluppo o di server (vedi
oltre):
Dimensione minima della
RAM: 32 Megabyte
Velocità del
microprocessore: 166 Megaherz
Dimensione della
memoria cache: 512 Chilobyte
Dimensione dell'Hard
Disk: maggiore di 1,2 Gigabyte
Velocità del CD-ROM:
12x
Scheda grafica: 2 Mb
Ram
- le periferiche
delle singole stazioni di lavoro
Alcune periferiche
fanno parte di ogni sistema multimediale.
Il monitor deve avere
una dimensione di almeno 15 pollici per le singole stazioni di
lavoro e di 17 pollici per quelle destinate alla funzione di
stazione di sviluppo. E' importante, per quanto riguarda la
salvaguardia della vista, che l'immagine sia ferma: si richiede
pertanto una frequenza verticale non inferiore a 60 Khz con 0,28
dpi non interlacciato per il 15" e oltre 70 Khz con 0,26 dpi per
il 17" .
Le periferiche per la
ricezione sonora per ogni SM possono essere due casse acustiche (a
volte incorporate nella SM o nel monitor) oppure cuffie per
ascolti individuali o a piccoli gruppi.
Il Mouse e la tastiera
non richiedono particolari indicazioni
- le periferiche
delle stazioni di sviluppo e le periferiche condivise
Per quanto riguarda le
stampanti per le applicazioni didattiche lo standard di base è
oramai costituito dalle stampanti a getto di inchiostro a colori.
Le stampanti laser sono più costose, ma generalmente più veloci e
di qualità migliore, e quindi utili se si vogliono stampare testi
lunghi, ma senza colori. Per quanto riguarda il numero e la
dislocazione delle stampanti si veda oltre.
Il microfono è
necessario per registrare suoni: ad esempio commenti da associare
alle immagini o da trasmettere via Internet.
Lo scanner di tipo
piano (formato A4) consente, con opportuni programmi di
riconoscimento di caratteri, di "leggere" pagine e quindi di
acquisire testi e immagini stampate trasformandoli in file che
possono essere poi manipolati all'interno della SM e incorporati
nei propri prodotti.
I sistemi per
proiettare la schermata della SM su uno schermo sono
indispensabili per lezioni in aula. Il sistema in genere più
costoso è il videoproiettore che proietta direttamente l'immagine
presa, tramite apposito cavo di collegamento, dalla SM. Più
economico è in genere il "Data display": si tratta di uno schermo
trasparente a cristalli liquidi connesso alla SM che, messo sopra
una normale lavagna luminosa, consente la proiezione come quella
di un lucido. Anche un normale televisore può essere connesso alla
SM e usato come sistema di proiezione. In tale caso la SM deve
essere dotato di opportuno adattatore.
b) Il collegamento
con la linea telefonica
La stazione di lavoro,
abilitata a server, deve essere attrezzata per il collegamento ad
una linea telefonica. Per questo vi sono due alternative:
- linea commutata e
- linea digitale ISDN.
Quest'ultima è più veloce, indispensabile per applicazioni di
videoconferenza. Richiede un maggior costo di installazione e per
il canone mensile. Il costo degli scatti è invece lo stesso della
linea commutata.
A seconda della linea
scelta la stazione di lavoro deve essere dotata o di un modem o di
una scheda ISDN. Tali apparecchiature possono avere anche la
funzione fax/voice.
c) Gli audiovisivi
tradizionali, i sistemi TV e il loro collegamento alla SM
La lavagna luminosa è
un dispositivo sempre utile sia per proiettare trasparenti sia,
come si è visto, per proiettare schermate della SM.
La telecamera può
essere uno strumento multiuso. Oltre a costituire il dispositivo
di ingresso dei sistemi televisivi, può essere collegata alla SM
per l'acquisizione di immagini in movimento. Se opportunamente
installata su apposito supporto e dotata di un obiettivo macro,
può anche essere usata per l'acquisizione di immagini ingrandite e
costituire un'alternativa allo scanner. Naturalmente l'uso della
telecamera richiede l'installazione di una apposita scheda.
Anche la macchina
fotografica digitale può essere usata come tale oppure come
sistema di acquisizione delle immagini fisse per la SM
Il televisore è un
elemento essenziale di un sistema multimediale, sia per il suo uso
tradizionale, sia come proiettore delle schermate della SM.
Il videoregistratore è
anche esso utilizzabile in modo tradizionale, ma può anche essere
connesso alla SM sia per trasferire immagini dalle videocassette
alla SM sia per registrare sulle videocassette immagini della SM
con una scheda video per il riversamento.
L'antenna parabolica
può essere utile per catturare trasmissioni in lingua straniera.
Il segnale di antenna può essere introdotto direttamente nella SM,
che ovviamente deve essere dotata di una scheda video con lettura
del segnale TV.
Il masterizzatore di
CD-ROM, preferibilmente di tipo esterno per essere utilizzato da
tutte le stazioni, è utile per la conservazione permanente dei
dati.
d) collegamento in
rete locale
Le SM possono essere
collegate fra loro in rete locale. Questa possibilità deve essere
presa in attenta considerazione perchè consente alle singole
stazioni di lavoro di utilizzare risorse (memorie di massa,
periferiche, software applicativo) installate in una sola esse.
La creazione di una
rete richiede l'installazione di una apposita scheda in ogni SM,
il collegamento fisico tramite cavi, e l'uso di un sistema
operativo di rete che, almeno per le soluzioni client-server, è
diverso da quello delle stazioni di lavoro isolate.
Una importante
caratteristica del sistema client/server è che il server può
funzionare da instradatore (router) delle comunicazioni
telefoniche e che quindi con un solo collegamento dello stesso
alla linea è possibile consentire l'accesso a tutte le stazioni di
lavoro collegate.
2. Il software
Le SM devono essere
corredate di:
software di base
(sistema operativo stand-alone e collegamento in rete)
applicativi di tipo
generale (elaborazione testi, foglio elettronico, slide show )
software specifico per
lo sviluppo e l'utilizzo di applicazioni multimediali
software didattico per
l'insegnamento delle diverse discipline curriculari
3. Il sistema di
ricezione "Data broadcasting"
Il "Data broadcasting"
è un sistema che consente di ricevere dati tramite il normale
segnale televisivo. Occorre, per questo, installare in un computer
una specifica scheda elettronica, alla quale si deve collegare il
cavo connesso ad una normale antenna televisiva o a una antenna
parabolica, e un software fornito dalle stesse società che
forniscono la scheda. Il computer non deve avere caratteristiche
particolarmente avanzate: basta un Personal Computer con un
microprocessore 486 e 4 Mbyte di RAM e stampante. Gli standard
indicati per le nuove stazioni di lavoro in questo documento sono
quindi più che adeguati.
Dato il basto costo di
questo tipo di trasmissione il Ministero della PI ha in programma
di utilizzarlo per un servizio di diffusione permanente di
informazioni e di documenti ufficiali a tutte le scuole.
L'attrezzatura per la
ricezione "Data Broadcasting" fa parte comunque dello standard di
base e deve quindi essere acquisita qualunque sia il tipo di
configurazione scelta per i progetti Ia e Ib (vedi oltre). E'
sufficiente che una sola stazione di lavoro, fra quelle acquisite
nell'ambito del Programma o già in possesso della scuola, sia
attivata per questa funzione.
Acquisizione e
installazione delle schede e del software
Le schede e il software
per il Data Broadcasting sono forniti in Italia, al momento,
esclusivamente dalla società IBM e dalla società SKY Data -
Olivetti le quali hanno formalmente comunicato al Ministero una
offerta particolare:
Società IBM, (Tel:
167-017001, 06-59664807)
KIT di ricezione
Datavideo £ 350.000 + Iva
Il KIT comprende la
scheda di ricezione per PC e software di installazione, ricerca
canali, sintonizzazione e ricezione.
Società Olivetti/Skydata
(Tel:06-3207300)
Sistema SCATT-Fast £
290.000 + Iva
Il sistema comprende la
scheda, una licenza software con le funzioni di installazione,
sintonia segnale, ricezione e memorizzazione dati, correzione di
errore.
Ai fini della
comunicazione nell'ambito dell'Amministrazione le caratteristiche
funzionali delle due schede risultano equivalenti. Resta
naturalmente alla piena discrezione delle istituzioni scolastiche
la scelta dell'una o dell'altra opzione.
Nei costi indicati non
è inclusa l'installazione e le scuole che non sono in grado di
attuarla in proprio debbono prevedere il relativo costo nel piano
di spesa. Si suggerisce alle scuole la possibilità di richiedere
alle società fornitrici delle altre attrezzature di includere
nell'offerta tale operazione.
4. La configurazione
per le Unità per i Docenti (Progetto I a)
La configurazione delle
Unità per i Docenti , nella sua struttura minimale,
dovrebbe includere:
- due stazioni
multimediali una delle quali in configurazione-base e una in
configurazione server/stazione di sviluppo. E' utile connettere in
rete le due stazioni perchè questo consente una migliore
condivisione delle risorse; eventualmente la stazione principale
può essere dimensionata, se la situazione logistica e il tipo di
impianto scolastico (vedi oltre) lo consentono, per funzionare da
server anche per le istallazioni per la didattica in classe;
- almeno una stampante
di buona qualità; se la stampante è una sola deve essere a colori;
- un sistema di
proiezione fra quelli descritti (data display o televisore). Il
televisore e il videoregistratore e l'antenna, indipendentemente
dal loro collegamento al SM, debbono essere disponibili.
- un sistema di cattura
delle immagini e dei suoni fra quelli descritti
- un collegamento in
linea : il collegamento ISDN, che tende a diventare uno standard e
che quindi, compatibilmente con le risorse finanziarie, è
preferibile e consente di servire contemporaneamente le due
stazioni di lavoro.
5. Le configurazioni
per la Multimedialità in Classe (Progetto I b)
Come già chiarito dal
documento di base del Programma di Sviluppo occorre che le scuole
scelgano le configurazioni e gli assetti prendendo in
considerazione diverse ipotesi. Infatti non è necessario assumere
come modello unico quello tradizionale dell'aula multimediale o
laboratorio in cui concentrare tutte le risorse. Sono possibili
diversi modelli di configurazione e distribuzione delle risorse,
di cui si danno, nella tabella allegata, alcuni esempi.
Lo scopo della tabella
non è quello di assegnare modelli rigidi, ma solo uno schema di
ragionamento: è necessario che le scuole riflettano sui limiti e i
vantaggi di ciascuna scelta e decidano sulla distribuzione delle
risorse partendo da un progetto didattico-organizzativo. Comunque
è bene evitare la sottoutilizzazione delle risorse: è irrazionale,
ad esempio mettere tutte le stazioni di lavoro in una sola aula
per poi fare prevalentemente lezioni frontali (per le quali basta
una stazione) o per condurre progetti che richiedono una
interazione con le stazioni di lavoro non continua (per i quali
bastano alcune stazioni multimediali).
E' bene infine chiarire
che i modelli indicati non sono fra loro alternativi: ad esempio
l'uso di reti si combina con ciascuna delle soluzioni relative
alla distribuzione delle macchine.
Tabella:
orientamenti per la scelta delle configurazioni.
Configurazioni -
Possibilità organizzativo-didattiche
1 Aule con una sola
stazione multimediale
L'unica stazione
multimediale dell'aula deve comprendere
- la SM con periferiche
- un sistema di
proiezione per rendere visibile la schermata a tutta la classe
- un sistema di
diffusione del suono adatto all'aula
- possibilmente una
linea di collegamento: nel caso di molte aule di questo tipo ciò è
fattibile solo realizzando una rete di scuola (7)
La utilizzazione di
televisori come sistemi di proiezione collegati alla SM appare
come il miglior compromesso fra prestazioni e costi. Oltretutto il
televisore può essere direttamente collegato a un'antenna e a un
videoregistratore.
L'aula attrezzata con
una sola stazione multimediale consente la gestione di "lezioni
multimediali" con classi intere.
Il docente ha la
possibilità di accompagnare le sue esposizioni con la proiezione
da materiali di vario genere: schemi e disegni preparati ad hoc,
materiali reperiti in Internet, CD-ROM, film ecc.
Non è detto che la
lezione debba essere necessariamente di tipo "versativo": come con
i mezzi tradizionali è possibile, anzi è più facile, adottare
metodi interattivi che coinvolgano l'intera classe.
E' anche possibile che
singoli studenti vengano chiamati a esporre loro materiali o a
interagire con la SM.
2 Aula/laboratorio
con alcune stazioni multimediali
Nell'aula vengono
installate un numero limitato di stazioni multimediali,
tipicamente 3-5, con le periferiche prescelte.
Un sistema di
proiezione può non essere necessario se le stazioni sono in rete e
se sono opportunamente collocate per consentire la visione a tutti
gli studenti (1).
Insieme alle stazioni
multimediali debbono essere disponibili spazi di lavoro normali e
indipendenti in modo tale da consentire sia lezioni a tutta la
classe sia lavoro di gruppo.
Un'aula con poche
stazioni multimediali, configurata come descritto, può consentire:
a) la gestione di
lezioni multimediali come nel caso dell'aula con una sola
stazione, ma ovviamente con qualche possibilità in più;
b) l'uso come
laboratorio in cui possono lavorare gruppi di studenti di grosse
dimensioni (es: 5-7 studenti per gruppo); questa modalità è utile
per attività costruttive che richiedano tempi di studio e
preparazione abbastanza lunghi rispetto alla realizzazione
multimediale vera e propria. E' il caso, ad esempio, di gruppi
studenti che progettano e realizzano un ipertesto o un giornale o
creano una banca dati di immagini o partecipano a un gioco di
simulazione complesso.
3 Aula/laboratorio
con molte stazioni multimediali.
Le stazioni
multimediali sono tipicamente 10-12 (il numero dipende dal numero
delle classi) con le periferiche preselte.
Si noti che anche in
assenza di una rete locale si può utilizzare una sola stampante
connessa a tutte le stazioni attraverso la porta parallela.
Debbono comunque essere
disponibili spazi di lavoro normali. Questi possono essere
associati alle stazioni multimediali creando posti lavoro banco+SM,
ma sembra preferibile una soluzione meno rigida che consenta sia
le lezioni o le esercitazioni sia il lavoro di gruppi più grandi.
Se gli spazi sono
opportunemente progettati e dimensionati questa configurazione
consente ovviamente sia la lezione sia i lavori per gruppo di
grandi dimensioni.
La caratteristica di
questa soluzione, però, è quella di consentire il lavoro di picoli
gruppi (2-3 studenti). Questo è necessario per attività di
apprendimento che richiedano una forte e continua interazione per
un certo periodo di tempo come le esercitazioni e lo studio per
l'acquisizione di abilità di vario genere: scrittura, produzione
di documenti, disegno, uso di software didattici interattivi.4
il centro-servizi (centro di documentazione)
Un certo numero di
stazioni multimediali può essere collocato in un ambiente nel
quale non debbono entrare classi intere, ma che deve comunque
avere spazi di lavoro normali.
Il centro può offrire
tutta la gamma dei servizi multimediali oppure essere
specializzato per alcuni tipi di servizi. Es: stazioni per ricerca
in banche dati e sistemi informativi esterni, stazioni per
l'edizione avanzata di testi, ipertesti e produzioni video ecc.
Un centro servizi non
può ovviamente essere utilizzato per esercitazioni o lezioni. Ad
esso possono accedere singoli studenti o piccoli gruppi,
generalmente di classi diverse, quando debbono fare un lavoro che
richieda l'uso dei servizi del centro.
La situazione è analoga
a quella di una biblioteca ben organizzata che prevede spazi di
lavoro e può effettivamente essere frequentata dagli studenti. E'
infatti plausibile che il centro servizi sia collocato fisicamente
in continuità con la biblioteca con la quale potrebbe condividere
gli spazi di lavoro.
L'uso di un centro
servizi implica ovviamente che la scuola organizzi la didattica in
un modo che preveda che gruppi di studenti possano, in certe fasi
e per lavori specifici, allontanarsi dalle aule o dai laboratori.
5 Unità mobili
Le stazioni di lavoro
possono essere normalmente collocate in un aule in modo da
realizzare la soluzione 2 o 3, ma tutte o alcune di esse
potrebbero essere mobili e spostate temporaneamente in un'altra
aula per realizzare, ad esempio, la soluzione 1.
Questa possibilità è
ovvia se si usano SM portatili, che però, in questo momento,
costano più di quelli da tavolo.
Il vantaggio della
creazione di stazioni multimediali mobili è ovviamente quello
della flessibilità e della possibilità di creare, a seconda dei
momenti, le soluzioni 1, 2 e 3.
Naturalmente aumenta
anche la complessità organizzativa e quindi la necessità di un
progetto di scuola e di un insieme di regole ben studiato.
6 Rete locale
limitata a un'aula/laboratorio
Le stazioni di
un'aula-laboratorio possono essere messe in rete.
Per alcune periferiche
è possibile installarne anche un solo esemplare di migliore
qualità e velocità (es: una stampante laser) condiviso da tutte le
stazioni.
La rete in un'aula
richiede la soluzione di problemi software ed hardware (cavi e
prese di connessione) che possono essere risolti con l'aiuto del
fornitore di attrezzature.
Dal punto di vista
delle possibilità didattiche la rete locale aggiunge molto alle
aule/laboratori non in rete. Vi sono infatti importanti vantaggi
organizzativi, come la possibilità di configurare tutte le
stazioni di lavoro installando il software direttamente dal
server.
7 Rete locale di
scuola estesa a più ambienti (INTRANET)
La rete locale può
essere estesa a più ambienti di una scuola fino a consentire, nel
caso di scuole con maggiori esperienze e risorse, di creare una
"rete di scuola". La situazione che si crea, nel caso di una rete
molto estesa, è analoga a quella degli impianti elettrici: ogni
ambiente è attrezzato per allacciare apparecchiature e per fornire
ad esse il servizio di una risorsa esterna (in questo caso il
server di rete).
La rete estesa a più
ambienti può avere varie architetture. Una soluzione possibile è
quella di un solo server al quale sono allacciate sia stazioni di
lavoro singole sia "grappoli" di stazioni, come nel caso di
aule/laboratorio, laboratori e centri servizi.
Questa configurazione
richiede la soluzione di problemi impiantistici più complessi e
ovviamente costi maggiori di quelli della rete limitata a un'aula.
Occorre, fra l'altro una analisi del tipo di informazioni che si
vogliono far circolare nella scuola (dati, multimediali digitali o
miste con segnali TV) per scegliere, con l'aiuto del fornitore, il
tipo di impianto.
Anche il problema del
software è più complesso e richiede una analisi del tipo di
prestazioni richieste al sistema.
Dal punto di vista
organizzativo la rete di scuola crea una situazione del tutto
nuova e di grande flessibilità nella collocazione delle stazioni
di lavoro e nella fornitura ad esse di servizi.
E' possibile in
particolare creare servizi fruibili in tutta la scuola.
Intranet può avere una
funzione reale, nel senso che ogni informazione creata all'interno
o importata dall'esterno, ma anche ogni materiale didattico, può,
in forma ipertestuale, essere fruita da tutti.
6.Indicazioni
specifiche dei settori scolastici
6.1 Direzione
Generale dell'Istruzione Elementare
In relazione agli
standard, alla scelta ed alla organizzazione delle attrezzature
multimediali, per il programma 1A, è auspicabile uno sforzo
congiunto di più scuole, nella costituzione di una rete che renda
sommativa l'esperienza delle scuole stesse sui diversi progetti.
Il programma 1B
richiede una più elevata capacità di progettazione da parte delle
scuole, stante anche la possibilità di differenziare i
finanziamenti.
Quale che sia la scelta
tra le configurazioni ipotizzate nel progetto generale, ogni
scuola dovrebbe dotarsi di non meno di 10-12 stazioni di lavoro e
privilegiare la costituzione di una rete, in grado di moltiplicare
le esperienze e di favorire l'integrazione e la continuità.
6.2 Direzioni
Generali dell'Istruzione Tecnica e dell'Istruzione Professionale
Le soluzioni
tecnologiche nel settore dell'Istruzione Tecnica e professionale,
relativamente al progetto 1(b), debbono tenere conto del fatto che
generalmente in questi istituti la presenza di dotazioni
informatiche è più consistente e in qualche caso può consentire
scelte strutturalmente più complesse. La tradizionale soluzione di
una o più aule ciascuna delle quali attrezzata con una piccola
rete, ma isolate fra di loro e dal resto dell'istituto, pur avendo
una sua validità per l'insegnamento di determinate discipline,
dovrebbe essere superata da un approcio più dinamico e aperto. Si
dovrebbero dunque tendere, non necessariamente in un unico passo,
ma anche con una evoluzione progressiva, alla interconnessione
delle stazioni multimediali in una INTRANET (vedi Allegato
B-configurazione 7) onde consentire la fruizione di ogni materiale
multimediale (sia interno che esterno alla realtà scolastica
locale) da parte di tutto il personale scolastico.
Questa indicazione
considera l'esistenza di realtà scolastiche avanzate ed intende
promuovere negli istituti un lavoro collaborativo che comporti una
creazione di valore aggiunto, sia con lo scambio di informazioni
che con la rielaborazione delle stesse anche in forma ipermediale.
La creazione di una
infrastruttura di istituto consente di far convivere diversi modi
di aggregazione delle SM. In un contesto di rete di istituto anche
l'allestimento di aule attrezzate con una sola stazione che possa
attingere alle risorse del server può offrire molte opportunità.
La rete, nonostante il
costo iniziale di impianto, può condurre a un minor costo per
posto di lavoro sia perchè è possibile integrare attrezzature già
esistenti anche se più vecchie, purchè non obsolete, sia perchè è
possibile acquistare SM meno dotate di risorse e quindi meno
costose.
La soluzione della rete
di istituto potrebbe in futuro acquistare un significato anche
maggiore con l'ingresso nel mercato di apparecchiature a basso
costo, come i Network Computer e alcuni tipi di elaboratori con
prestazioni ridotte, che potrebbero combinare una maggiore
diffusione dei posti di lavoro con la possibilità di accedere
comunque a risorse importanti. Soluzioni di questo tipo non sono
ancora mature e sperimentate e quindi non è possibile dare
indicazioni operative, ma ci si limita a raccomandare di tenere
sotto osservazione le evoluzioni del mercato. |