Sulla chiusura delle scuole sono sorti i soliti equivoci, pertanto, riteniamo opportuno precisare che la vigente normativa conferisce al Prefetto e al Sindaco il potere di chiusura delle scuole in caso di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica o per l’incolumità delle persone (art.38 legge n.142/90 e art.11, comma16, legge n.265/99).
Tale potere si esercita nell’ambito del territorio di loro competenza di fronte a emergenze legate a calamità, all’igiene pubblica e a problemi sanitari.
In presenza di situazioni di pericolo concreto ed attuale di grave danno alle persone non altrimenti evitabile, può intervenire il Dirigente Scolastico che ne darà successiva e tempestiva informativa alle autorità competenti(CM 21.05.1987, n.153) .
Pertanto, ribadiamo che la legge conferisce alle autorità civili il potere di chiudere le scuole difronte ad emergenze legate a calamità, all’igiene pubblica e a problemi sanitari, e che le autorità scolastiche devono applicare le ordinanze senza alcuna eccezione.
Quando la scuola deve essere chiusa, ovviamente nessuno è autorizzato a permanervi, se non espressamente indicato nell’ordinanza del prefetto o del Sindaco ovvero se impegnato in attività non altrimenti rinviabili.
Compete alle autorità di polizia accertare, infine, la mancata applicazione dell’ordinanza e denunciare all’autorità giudiziaria i contravventori.
Al Provveditore agli studi
di Potenza
e p.c. Ai Dirigenti Scolastici
Loro Sedi
Oggetto: chiusura scuola causa maltempo
Continuano a pervenire segnalazioni da diverse scuole del Comune di Potenza dove il personale ATA viene obbligato a prestare servizio nonostante il Prefetto della provincia di Potenza con provvedimento n. 871 P.C. del 16/12/2001 ed il Sindaco del Comune di Potenza con ordinanze n. 82 del 17/12/2001 e 84 del 18/12/2001 abbiano disposto “la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado” per i giorni 17, 18 e 19 dicembre c.a..
I citati provvedimenti si sono resi necessari a causa della forte precipitazione nevosa che ha colpito tutti i Comuni della provincia, a tutela della incolumità dei cittadini messa a repentaglio dalla grave difficoltà di circolazione di persone e automezzi.
Tali prerogative spettano al Prefetto e al Sindaco in quanto organi di governo preposti alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Per tale motivo la chiusura delle scuole non deve intendersi come sospensione delle attività didattiche, provvedimento emanabile esclusivamente dal Provveditore agli Studi, ma come chiusura dell’edificio, con interruzione totale di tutte le attività scolastiche, sia didattiche che ausiliarie e amministrative.
Con la conseguenza che tutto il personale della scuola, docente e ATA, in considerazione dello stato di pericolo determinatosi, non è tenuto alla prestazione di alcuna attività lavorativa né tantomeno a giustificare assenze.
Questa O.S., pertanto, invita il Provveditore agli Studi a chiarire in via definitiva la questione in modo che non sorgano più equivoci.
Potenza, 19/12/2001
IL SEGRETARIO PROVINCIALE
(Paolo Laguardia)
P.S. A nostro avviso, in analogia con l’accordo integrativo nazionale sui servizi minimi, vanno garantite esclusivamente le seguenti attività:
• cura del bestiame nelle aziende agrarie;
• raccolta e smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi (negli istituti con reparti di lavorazione);
• funzionamento degli impianti di riscaldamento nelle strutture convittuali (se condotti direttamente dalla scuola);
• vigilanza e servizio mensa nei convitti (solo in presenza di alunni convittori).
Prot.17256
Potenza, 19.12.2001
Ai Dirigenti Scolastici
delle Scuole ed Istituti di ogni ordine e grado Città di Potenza
e p.c. Alle OO.SS. Scuola – Loro Sedi
OGGETTO: Emergenza neve.
Come è noto alle SS.LL. il Sindaco del Comune di Potenza ha disposto la chiusura delle scuole a causa delle particolari condizioni climatiche che hanno comportato un notevole accumulo di neve.
Appare del tutto evidente che le motivazioni che hanno supportato la decisione del sindaco sono da ricercare nella condivisibile preoccupazione di attivare le soluzioni idonee ad evitare ogni pericolo conseguente all’uso delle strade cittadine ed extracittadine.
Tanto premesso lo scrivente Ufficio ritiene che le ragioni sottese alla grave decisione di tenere chiuse le scuole coinvolgano sia gli alunni ed i loro genitori che tutto il personale dipendente.
Ovviamente bisogna distinguere le prestazioni per la normale attività didattica da quelle speciali quali, ad esempio, la cura e la vigilanza dei convittori, le attività nelle istituzioni agrarie non rinviabili, ecc.
Il Provveditore agli Studi
Alberto Bottino