Basilicata
Federazione Lavoratori della Conoscenza
Senatori Unione presenteranno interrogazione al ministro Moratti su tagli personale, tempo pieno e sostegno all'handicap.
I tagli al personale docente e Ata hanno creato una situazione di eccezionale gravità nella scuola, che non riesce a far fronte alle nuove richieste di tempo pieno e prolungato e alle esigenze degli alunni portatori di handicap. E' quanto è emerso dall'incontro, svoltosi oggi a Palazzo Madama, tra rappresentanti dei sindacati Cgil, Cils e Uil della scuola e i senatori dell'Unione Maria Chiara Acciarini (Ds) e Giampaolo D'Andrea (Margherita), che hanno annunciato la presentazione di un'interrogazione parlamentare con il resto dei senatori di opposizione.
"I sindacati ci hanno richiesto questo incontro per segnalarci, anche dopo la mobilitazione di ieri davanti al ministero, una situazione di estrema gravità - spiegano i due senatori dell'Unione- causata dal taglio degli organicisia del personale docente sia del personale Ata, che ha portato a non garantire il regolare funzionamento del servizio. In questi anni gli alunni non sono diminuiti, sono aumentati - sottolineano Acciarini e D'Andrea -quindi i tetti fissati dal ministero come vincolo inderogabile stanno facendo esplodere le situazioni più delicate. Di particolare gravità è la condizione degli alunni portatori di handicap, che non vedono più garantita la stabilità dell'assistenza alla loro disabilità.
Anche i 650 posti in più annunciati recentemente dal ministero come una grande conquista - continuano i due senatori dell'Unione - non tengono conto dell'effettiva esigenza di una scuola che, soprattutto al Nord e al Centro, è in continua crescita, anche per la presenza di alunni provenienti da altri paesi. Un malessere che cresce, anche per l'impossibilità delle scuole di far fronte alle nuove richieste di tempo pieno e di tempo prolungato avanzate dalle famiglie. Su questi temi le opposizioni presenteranno un'interrogazione parlamentare con risposta immediata, per porre il ministro di fronte alla gravità della situazione in cui si trova la scuola italiana".
Roma, 10 maggio 2005
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