con la coerenza di
sempre
Vogliamo una scuola pubblica,
di qualità,
per tutti
Per il diritto all’obbligo
scolastico
La situazione
L’obbligo scolastico sta
ridiventando questione centrale, dal momento che l’attuale
maggioranza di Governo ne ha rimesso in discussione concetto e
durata.
Se passa quanto contenuto nel
disegno di legge delega sull’istruzione, saremo l’unico paese al
mondo che diminuirà la durata dell’obbligo scolastico, a fronte
della necessità di aumentare in quantità e in qualità i saperi
posseduti dalle persone, facendo rimanere e/o rientrare in
formazione chi ne è uscito anticipatamente.
Nel frattempo il Ministro Moratti
ha sottoscritto con diverse Regioni Protocolli di intesa
finalizzati a consentire, contro la Legge 9/’99, l’assolvimento
dell’obbligo scolastico anche nella Formazione professionale.
Gli obiettivi
della nostra azione
Far vivere e discutere le ragioni
della nostra opposizione a questo disegno del Ministro, per la
necessaria condivisione della nostra battaglia.
Far crescere una cultura politica
e professionale a sostegno dell’elevamento dell’obbligo di
istruzione e di contrasto alle iniziative proposte dal Ministro.
Definire idee finalizzate a
battere la dispersione e la selezione in questa fascia di età, a
motivare gli alunni in difficoltà.
Costruire relazioni con le
autonomie locali.
Confrontare le soluzioni adottate
in situazioni esemplari.
Le iniziative
Seminari, assemblee in ambito
territoriale, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi sopra
indicati.
Manifestazioni e mobilitazioni a
supporto
Convegno nazionale preparato, in
particolare, da tre iniziative da realizzare in:
q
Veneto ( dove il
lavoro è più “attraente” della scuola);
q
Campania ( per
confrontarsi con esperienze sperimentali territoriali;
q
Puglia ( dove la
formazione professionale è assente).
I risultati
attesi
Condivisione delle nostre opzioni
da parte dei docenti
Costruzione di una diffusa
opposizione, dentro le scuole e sui territori, al disegno
controriformatore
Proposte di modelli possibili, di
lotta alla dispersione.
CGIL SCUOLA |