COLLEGIO DEI DOCENTI DEL SESTO
CIRCOLO DIDATTICO DI POTENZA
Il Collegio dei docenti, presa visione della legge 53/2003 , dello
schema di Decreto Legislativo sulla definizione delle nonne
generali relative alla scuola dell'infanzia ed al primo ciclo
dell’istruzione,
ESPRIME
Opposizione a tale progetto nel
suo insieme e
DENUNCIA
-
gli stravolgimenti
che si vogliono mettere in atto nella scuola elementare,
-
la disinformazione
condotta presso l'opinione pubblica,
-
i meccanismi
attraverso i quali si vorrebbe da una parte dare avvio alla
riforma, dall'altra di dissenso da parte della classe docente.
Gli insegnanti:
Ø
condannano e
rigettano l' abolizione del tempo pieno e del sistema modulare con
la riduzione dell'orario scolastico a 27 ore per tutti gli alunni,
ritenendo che tale riduzione vada a ledere gli essenziali diritti
degli utenti;
Ø
rilevano che la
contrazione dell'orario impone tempi più serrati all'attività
scolastica, annullando di fatto tempi più distesi per l'
apprendimento, peggiorando la qualità dell'offerta formativa;
Ø
condannano e
rigettano la scelta di una quota opzionale dell'orario scolastico
e la scelta che tale quota sia sottoposta ai desiderata delle
famiglie, nonché il fatto che in assenza di figure professionali
interni capaci di esaudire tali desiderata, la scuola debba
affidare parte dei suoi compiti ad agenzie privata esterne;
Ø
condannano e
rigettano il provvedimento che permette l'ingresso alla prima
classe di bambini di 5 anni e mezzo di età, rilevando come ciò sia
estraneo alla scienza pedagogica moderna che considera negativa e
controproducente l'accelerazione dei tempi del naturale sviluppo
cognitivo del bambino;
Ø
condannano e
rigettano l'annullamento del patrimonio di esperienze didattiche
costruito negli ultimi 15 anni, imperniato sulla condivisione e
sulla collaborazione tra i docenti del team;
Ø
rilevano che
l'imposizione di una figura predominante come il tutor e di figure
ad essa subordinate, sottenda un'inaccettabile gerarchizzazione di
discipline e conoscenze, nonché un malcelato tentativo di creare
una gerarchia dei ruoli che lede la dignità dei docenti e che
risulta contraria all' attuale ordinamento legislativo che tutela
la funzione docente dal punto di vista della libertà d'
insegnamento e della piena responsabilità del proprio agire, in
termini di programmazione, di potestà decisionale e di rapporti
con le famiglie;
Ø
condannano la scelta
di affidare alla sola discrezione dell'insegnante tutor il potere
di decidere a quale attività un alunno piuttosto che un altro è
degno e meritevole di partecipare alle specifiche attività di
laboratorio, ovvero a quale gruppo di livello dovrà appartenere,
ovvero quale piano personale di studi potrà seguire;
Ø
condannano e
rigettano anche la sola ipotesi che taluni alunni possano essere
ritenuti meritevoli di accedere a determinate attività e taluni
alunni no, attuando una forma di discriminazione che disconosce i
dettami della moderna scienza psico-pedagogica e l'esperienza
della scuola elementare italiana portata ad esempio nel mondo per
la sua capacità di assicurare a tutti lo stesso diritto
all'istruzione;
Ø
condannano e
rigettano l' approssimazione e la confusionarietà con cui si
vorrebbe che questa Riforma prendesse avvio, in assoluta mancanza
di un quadro legislativo definito compiuto e con indicazioni
assolutamente carenti sotto ogni punto di vista;
Ø
condannano
l'arroganza con la quale sono stati rigettati i pareri espressi
dai docenti;
Ø
rigettano i
risultati sbandierati presso l'opinione pubblica della
sperimentazione, la quale non ha alcun carattere scientifico,
essendo limitata ad un numero esiguo di scuole (nella maggioranza
private) essendo inidonea e inadeguata nei tempi ed essendo
mancato un vero e proprio gruppo di controllo e una perfetta
verifica dei risultati.
In assenza della delibera del Consiglio dei Ministri che approvi
l'apposito D.L.,dei pareri del C N P, della Conferenza
Stato-Regioni e delle Commissioni competenti di Camera e Senato e
la registrazione della Corte dei Conti, nessuna anticipazione del
processo di riforma può essere attuata ed ogni atto al riguardo è
illegittimo.
Per questi motivi il Collegio dei
Docenti del 6° Circolo Didattico di Potenza dichiara di essere
contrario allo stravolgimento degli attuali ordinamenti della
Scuola Elementare e ritiene che, in assenza delle necessarie norme
legislative, la Riforma non possa essere applicata dal prossimo
anno scolastico.
Delibera altresì che il presente
documento venga trasmesso al Ministro del MIUR , al Direttore
Scolastico Regionale per la Basilicata, alle OOSS di categoria e
alla stampa locale.
Lì 26.6.2003 |