Avviato il percorso di confronto, valutazione e sperimentazione nelle scuole dell’infanzia e del primo ciclo delle “Indicazioni per il curricolo” che sostituiscono le “Indicazioni nazionali”
Annunciato ieri nel corso di una conferenza stampa il varo delle “Indicazioni per il curricolo”, documento contenente gli obiettivi e i traguardi di competenze per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione.
Le nuove Indicazioni verranno introdotte gradualmente nelle scuole, nel senso che per l’anno scolastico 2007/08 i collegi docenti potranno utilizzare solo le parti compatibili e coerenti con il POF della scuola, ma la fase di sperimentazione durerà invece due anni, quindi per gli anni scolastici 2007/08 e 2008/09.
Sarà un documento aperto al contributo delle scuole che potrà dunque determinare eventuali integrazioni e modifiche. Per ora gli ordinamenti usciti dal D.lgs 59/04 restano invariati, ma c’è una prospettiva di loro revisione. Sono previste azioni di formazione in servizio e monitoraggi delle esperienze. I finanziamenti stanziati per questa prima fase di accompagnamento sono 36 milioni di euro.
Insieme al testo delle “Indicazioni per il curricolo” sono stati inviati alle scuole un decreto ministeriale, del 31 luglio 2007, e una Direttiva, la n.68, che illustra le modalità per mettere in atto la prima fase di sostegno e accompagnamento alle scuole del nuovo documento.
La Direttiva 68/07 contiene un vasto e articolato piano di interventi, scadenzato nel tempo e distribuito ai vari livelli dell’amministrazione scolastica:
La FLC esprime un giudizio positivo sul confronto democratico che si apre con le scuole per la definitiva adozione delle Indicazioni per il curricolo e intende partecipare con proprie elaborazioni a questo dibattito.
In presenza di positive discontinuità con le Indicazioni nazionali, rappresentate dalla rimessa al centro della cultura del curricolo e dal legame continuativo che c’è fra la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado, sopravvivono però alcune criticità di impianto culturale e didattico che andranno attentamente analizzate e studiate al fine di evitare distorsioni dannose.
Il processo di autonomia scolastica ha bisogno di giungere a definizione di quegli elementi di quadro normativo necessari a renderla veramente in grado di dispiegare tutti i suoi effetti positivi.
Roma, 5 settembre 2007