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Comunicato stampa di
Enrico Panini, Segretario generale Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil

Scorie nucleari: siamo preoccupati per la sicurezza degli impianti. E’ necessaria una netta discontinuita' con la precedente fallimentare gestione della Sogin

In questi giorni è stato completato l’assetto del Consiglio di Amministrazione della società Sogin.

La FLC Cgil coglie l’occasione per richiamare il Governo ed il vertice della società sulla necessità di garantire che i delicati compiti relativi allo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse e alla chiusura del ciclo del combustibile siano svolti in netta discontinuità con quanto fatto nella passata gestione.

Infatti, nonostante le ingenti risorse destinate alla società, l’operato della passata gestione è stato assolutamente fallimentare, come dimostrano anche i recenti inquietanti eventi che hanno coinvolto la sicurezza degli impianti gestiti.

Eventi sulle cui proporzioni non è stato possibile mettere un punto fermo anche per l’assenza di Rappresentanze dei Lavoratori per la Sicurezza sul posto di lavoro.

Un fatto gravissimo due volte: perché manca un indispensabile controllo e perché delle Rappresentanze è prevista l’istituzione senza eccezione alcuna.

La FLC Cgil, il sindacato con il più alto numero di aderenti all’ENEA, l’Ente nei cui centri si trovano attualmente i depositi in gestione alla SOGIN, ritiene che si possano garantire gli interessi dei lavoratori e dei cittadini che vivono nelle aree interessate solo a precise condizioni:

  • riportando la SOGIN nell’ambito dei compiti inizialmente attribuiti (messa in sicurezza delle scorie radioattive e smantellamento degli impianti);
  • garantendo una prassi improntata alla competenza necessaria ed a una cultura della trasparenza, che nel caso del nucleare è prerequisito di professionalità e non una gentile concessione di liberalità!

La FLC Cgil auspica, inoltre, che il Governo, nell’ambito della più ampia revisione della questione SOGIN, solleciti la stessa e l’ ENEA a definire i reciproci rapporti al fine di individuare con certezza impegni e responsabilitàa garanzia della sicurezzadi tutti i lavoratori interessati.

Il sindacato dal canto suo sta già facendo la sua parte a livello di coinvolgimento del personale sulle tematiche della sicurezza in particolare nelle tre sedi dove questa appare più problematica, cioè Casaccia, Saluggia e Trisaia.

Roma, 6 febbraio 2007

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