Mentre il Presidente del Consiglio, nell’incontro di oggi con i sindacati della scuola, ha offerto timidi spiragli sui temi posti unitariamente da Cgil, Cisl e Uil dal Ministero dell’Economia arriva una perfida gelata.
Il testo della Finanziaria in nostro possesso descrive “bene” le intenzioni: aumento del numero dei bambini per classe, riduzione degli insegnanti di sostegno, eliminazione di tutte le norme di salvaguardia per i bambini con disabilità gravi, riduzione di tutte le flessibilità didattiche per contenere la spesa, nessuna immissione in ruolo per oltre 200.000 precari docenti ed ata, riduzione di oltre 20.000 posti ATA dal 1° settembre 2007, dimezzamento degli scatti di anzianità, nessuna risorsa adeguata per i rinnovi contrattuali.
Più che ad una proposta di Legge Finanziaria siamo di fronte ad un chiaro esempio di come si può far impallidire anche un concetto come quello di macelleria sociale.
Abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio di fermare subito queste indegne proposte, di impegnarsi ad una netta discontinuità sul versante del precariato docente ed ata, degli investimenti per la scuola statale, dei rinnovi contrattuali, dell’innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni almeno.
O riceviamo risposte urgenti, nette ed inequivoche che disconoscano quel testo oppure apriremo unitariamente una grande stagione di lotta con scioperi, manifestazioni, presidi ed altro ancora perché dagli obiettivi presentati unitariamente nell’incontro di oggi noi non torniamo indietro.
Roma, 26 settembre 2006