Due a zero e palla al centro: questo è il punteggio che totalizza il Ministero sul portfolio e sulla scheda di valutazione.
Il 2 febbraio il Ministero incassa una sospensiva del TAR contro la CM n. 84/’05 ("Linee guida per la definizione e l'impiego del Portfolio delle competenze nella scuola dell'infanzia e nel primo ciclo di istruzione") perché:
Il Ministero anziché dare esecuzione alla sospensiva del TAR manda in confusione le scuole con una Nota (n. 1196 del 9 febbraio 2006) nella quale scrive che per “quanto concerne l'insegnamento della religione cattolica, (…), le istituzioni scolastiche, per il corrente anno scolastico, potranno continuare a redigere, per gli alunni che si sono avvalsi di tale insegnamento…”.
La FLC Cgil, con un ricorso a firma del segretario generale, impugna tempestivamente anche questo ambiguo e fuorviante provvedimento ed il TAR Lazio, con Ordinanza del 16 marzo, sospende anche la Nota.
Importante il risultato in sé ed importante perché accoglie un ricorso presentato dal sindacato in quanto tale.
Particolarmente pesante il giudizio del TAR sul comportamento “furbetto” del Ministero.
Scrive infatti il TAR nell’Ordinanza di sospensiva “la nota impugnata (ndr: 1196/’06) (…) utilizza una formula ambigua che consentirebbe di vanificare l’ordine di questo Giudice; che, pertanto deve essere chiarito come il riferimento all’art. 309 del T.U. non consenta di ritenere che si possa continuare a redigere la parte del “portfolio” relativa alla religione, già sospesa da questo Tribunale;”.
In poche settimane due atti sospesi dal TAR rappresentano un record particolarmente negativo.
Il Ministro dell’Istruzione esce malissimo da una vicenda nella quale, incurante della legittimità delle sue norme e del caos che si sarebbe prodotto nelle scuole, ha cercato di forzare in tutti i modi.
Questo due a zero suggerisce però un’altra considerazione: in altri tempi di fronte a sconfitte di questo tipo gli uomini di governo di rango ne traevano per loro pesanti conclusioni.
Non auspichiamo tanto, ma almeno le scuse formali alle scuole e l’impegno esplicito perché la prossima circolare applichi alla lettera le decisioni del TAR questo sì.
Roma, 16 marzo 2006