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Si avvia la fase di adeguamento dell’organico di diritto nelle varie scuole. Il testo della C.M. 45. 09/06/2006Scuola.

Emanata la circolare sull'organico di fatto

Apprezzabili aperture nel testo della CM n. 45 trasmessa oggi alle Direzioni regionali, qualche segnale interessante sull'infanzia, sul tempo pieno e prolungato anche se tutto nell'ambito della normativa ancora in vigore.
Adesso servono nuove e precise scelte politiche. Il linguaggio e' il solito, vecchio burocratese, ed il quadro legislativo ancora quello di voluto dal centro destra, ma a leggere aggirando i richiami ai «doverosi e necessariamente rigorosi controlli» si rintracciano i primi significativi segnali di attenzione alle esigenze delle scuole e delle famiglie, come richiesto dalla FLCCgil nel primo incontro con la nuova amministrazione.

In un contesto normativo ancora immutato, che la FLC Cgil ha chiesto di sradicare al più presto, si legge:

  1. che gli anticipi nella scuola dell'infanzia sono possibili solo a condizione che siano acquisite le intese con gli enti locali e soprattutto le delibere dei collegi docenti, titolari di ogni sperimentazione. Il lavoro tenace del coordinamento nazionale infanzia in difesa dei diritti dei bambini trova riconoscimento pieno, insieme alle battaglie di tanti insegnanti e genitori. La FLC chiede l' abrogazione di tutti gli anticipi ma torna, questa volta a proposito, la rigorosa individuazione delle diverse e necessarie responsabilità da assumere e nessun arbitrio o imposizione sarà più possibile;
  2. il tempo pieno e prolungato, oggetto di tante battaglie nazionali e locali di insegnanti e genitori, può essere richiesto “a fronte di documentate richieste “, cosa che sapremo ben dimostrare, dati alla mano raccolti in questi anni;
  3. L’integrazione degli alunni stranieri, emergenza sociale in intere aree del paese, trova un possibile ampliamento di posti su progetto insieme alle esigenze di disagio sociale che scuole segnaleranno;
  4. l'insegnamento potenziato dell’inglese nella scuola media (una delle previsioni del decreto 226 sul secondo ciclo, sospeso dal ministro) non trova attuazione;
  5. finalmente l’insegnamento dello strumento musicale trova nel testo il riconoscimento dovuto;
  6. Eda e corsi serali, straordinariamente importanti per tutti gli adulti, anche stranieri, bisognosi di istruzione tornano ad essere inseriti tra le finalità della scuola pubblica;
  7. una significativa risposta trovano i tagli all'organico Ata tanto per i posti di collaboratore scolastico necessari a coprire tutto l’orario di funzionamento nelle scuole con diverse sedi e plessi scolastici o qualora in presenza di più unità di personale inidoneo, tanto che per quelli di assistente tecnico e/o amministrativo tagliati da una erronea applicazione da quanto previsto nel contratto di lavoro;
  8. l’integrazione degli alunni disabili, drammaticamente tagliata in questi anni, viene di nuovo assicurata come la legge afferma;
  9. è infine assicurato il rispetto dei parametri costitutivi per le classi in base al numero effettivo di alunni.

Adesso la parola passa alle scuole, le cui richieste saranno fondamentali.
I primi segnali di discontinuità richiesti e considerati dalla FLC «il minimo indispensabile per avviare l'anno scolastico» oggi sono possibili, ma altro serve alla scuola. Occorre, per esempio, abrogare l’assurda norma della finanziaria che ha scardinato ogni diritto alla continuità didattica degli alunni riconducendo tutte le cattedre a 18 ore.

La FLC ritiene importante l’incontro politico del 14 giugno fra le Segreterie nazionali dei sindacati Scuola e il Ministro nel quale la nostra organizzazione potrà sottoporre le proprie richieste, per la scuola primaria e secondaria ma anche, tra le molte altre cose, la definitiva soluzione della ingiusta norma capestro che pesa sul personale inidoneo per motivi di salute.

E’ auspicabile, infine, che il Ministro, impegni subito ogni economia di bilancio ed ogni risorsa disponibile al fine di fronteggiare con l’organico necessario e con nuove assunzioni il nuovo anno scolastico, invertendo così la rotta rispetto alle scelte dannose operate dal precedente Governo.

Roma, 9 giugno 2006

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