A oltre due mesi dall’inizio del confronto con il Miur sull’attuazione dell’art. 7 e sulla Vertenza nazionale sul lavoro ATA aperta dalla FLC Cgil, dalla Cisl scuola, dalla Uil scuola e dallo Snals con le rivendicazioni di settore la trattativa sembra avere preso la giusta dirittura per il traguardo finale.
Dopo una prima fase iniziale del confronto nella quale sono state superate le resistenze del Miur che voleva dare attuazione all’art. 7 soltanto sulla base della Direttiva del Ministro e di disposizioni amministrative che non avrebbero offerto le dovute garanzie per l’attuazione di un istituto contrattuale che avvia la realizzazione del sistema di valorizzazione professionale di tutti i lavoratori ATA, frutto esclusivo dell’iniziativa del sindacato.
La scelta fatta da FLC Cgil, dalla Cisl scuola, dalla Uil scuola e dello Snals di costruire una piattaforma unitaria per l’attuazione dell’art. 7, dopo una consultazione territoriale dei lavoratori e delle strutture, inserendo la richiesta della valorizzazione professionale di tutti i lavoratori ATA nell’ambito della Vertenza nazionale aperta sui problemi che oggi aggravano il lavoro nei servizi e la funzionalità delle scuole (precariato, carenza di organici, decentramento, aumento dei carichi di lavoro, ecc.) è stata il punto di forza decisivo che ha costretto il Miur a tenere conto delle proposte sindacali nel corso del confronto.
Alla data odierna il lavoro fatto nel confronto ci permette di registrare una valutazione positiva in merito alle soluzioni individuate anche se va espressa una forte preoccupazione per il ritmo lento con cui si sta andando avanti. Il rischio di un allungamento dei tempi è aggravato anche dalla situazione generale che conseguirà per il ricambio dell’esecutivo dopo le elezioni politiche. La garanzia che la complessa macchina amministrativa necessaria alla definizione delle graduatorie degli aspiranti al beneficio economico si metta in moto per realizzare il primo degli obiettivi posti dal sindacato, l’entrata in vigore dell’istituto con l’inizio dell’anno scolastico, ce la può dare soltanto la firma dell’accordo in tempo brevissimi.
Il superamento delle resistenze del Miur, la riapertura del confronto sui temi della Vertenza nazionale ATA richiesto da tutti i sindacati in merito agli organici e ai carichi di lavoro, al decentramento amministrativo, all’attuazione dell’art. 48, ha portato nei giorni scorsi ad una accelerazione della trattativa ed alla definizione di ipotesi condivisibili per definire un accordo. Ipotesi e soluzioni che hanno molti punti di coerenza con le rivendicazioni unitarie della piattaforma contrattuale per la realizzazione dell’art. 7 e con il documento sulla Vertenza nazionale ATA.
Questi sono i punti più rilevanti acquisiti nel confronto che costituiscano la base concreta per la definizione dell’accordo che come FLC Cgil riteniamo si debba sottoscrivere.
Il confronto con il Miur sulla Vertenza nazionale non può essere limitato solo agli esiti dell’art. 7. Deve essere chiaro per l’Amministrazione che contemporaneamente va avviato un tavolo che porti a risultati concreti sull’art. 48 e sulla mobilità professionale, sulla definizione di nuovi criteri per la definizione degli organici e di carichi di lavoro più equi, sulla definizione di un modello di organizzazione dell’amministrazione territoriale che ponga al centro il ruolo della scuola e dell’autonomia senza scaricargli compiti e incombenze inutili.