"Non vogliamo nessun ritocco alla legge 30, ma vogliamo una nuova legge": l'ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, in una conferenza stampa al termine del direttivo della confederazione. Epifani ha ribadito la posizione del suo sindacato che chiederà al prossimo governo il superamento della riforma del mercato del lavoro approvata dal centrodestra. "Bisogna superare la legge 30, come abbiamo detto nel nostro congresso - ha spiegato - ed è chiaro che nel momento in cui cancelli quello che c'é devi mettere un pieno. Devi buttare giù e allo stesso tempo ricostruire. Questo - ha aggiunto - è l'esercizio che andrà fatto".
'Ci rendiamo conto - ha proseguito Epifani - che il nostro obiettivo di riprogettare il paese potrà incontrare problemi vista l'esilità della maggioranza. Questo però non esime le forze politiche del centrosinistra dal lavorare a un governo di alto profilo, con l'obiettivo di attuare il programma di quello schieramento. Un governo che deve durare tutto l'arco di una legislatura e che deve segnare una discontinuità evidente rispetto all'esecutivo precedente nei rapporti con i sindacati, con le parti sociali e con le autonomie'. Ha poi aggiunto: "Ci troviamo di fronte a un ingorgo istituzionale che non preoccupa solo me e che sarà causa di ritardi, a partire dallo slittamento del Dpef. Ma temo che non ci sia nulla da fare. Si crea una situazione di attesa, una situazione che per il nostro paese è un po' strana".
La Cgil, inoltre, è pronta ad aprire il confronto con Cisl e Uil - ma anche con Confindustria - per mettere a punto le richieste da avanzare al prossimo governo. Epifani ha sottolineato la necessità della ripresa di una stagione di dialogo. "Il nuovo governo - ha detto Epifani - deve fare il contrario del governo Berlusconi che ha fatto a meno di tutti. Non si può governare contro chi rappresenta milioni di lavoratori e pensionati, contro le imprese e contro chi amministra le nostre regioni e le nostre città".
Epifani ha quindi spiegato che "con Cisl e Uil sono già in corso i primi contatti e che nei prossimi giorni formalmente potrà riprendere la discussione unitaria. Prima della fiducia al nuovo governo - ha spiegato - si profila un periodo abbastanza lungo. Abbiamo quindi tutto il tempo per mettere a punto richieste comuni".
A partire, ha proseguito, dalle proposte su come ridurre il cuneo fiscale contributivo che grava sul costo del lavoro: priorità, questa, del programma dell' Unione sulla quale - ha spiegato Epifani - andrà avviata una riflessione all'interno del sindacato prima di confrontarsi anche con Confindustria. "Con Confindustria - ha concluso il leader della Cgil - abbiamo una serie di politiche che ci vedono d'accordo e altre su cui abbiamo opinioni non simili, come il tema della precarietà. Dunque, il metodo da seguire è quello di lavorare a posizioni convergenti sulle cose su cui c'é accordo, mentre sul resto ci si dovrà confrontare per tentare di avvicinare le posizioni. Noi siamo pronti ed interessati".