Si è concluso così, dopo ben quattro anni e quattro mesi dalla scadenza del precedente Contratto, una vicenda lunga e tortuosa in cui il Governo ha giocato un ruolo assolutamente negativo.
Promessa non mantenuta di equiparazione retributiva, atto di indirizzo emanato dopo tre anni e cinque mesi, interruzione delle trattative, proclamazione dello stato di agitazione per farle ripartire, cinque mesi ancora per la sottoscrizione definitiva per l’inerzia del Ministero dell’Economia, interventi autoritari sul testo contrattuale.
Il testo finale ha dovuto espungere, per volere della Corte dei Conti, un riferimento alla copertura assicurativa del danno erariale, mentre in precedenza il Consiglio dei Ministri aveva imposto che la retribuzione di posizione per i Dirigenti in servizio all’estero fosse portata alla sola parte fissa.
Su entrambe le questioni le OO.SS. hanno rilasciato una dichiarazione a verbale.
Ricordiamo che i benefici economici relativi all’intero quadriennio sono costituiti da un incremento salariale del 10, 56% (440 euro mensili di cui 387 subito in busta paga e 53 a seguito di Contrattazione regionale).
Sul piano normativo, neutralizzata la legge dello spoils system, ampliata l’autonomia del Dirigente Scolastico, istituito un sistema di valutazione nuovo e più garantista, respinti i tentativi di reintroduzione delle sanzioni disciplinari, ribadita la specificità di un Dirigente funzionario della Repubblica a capo di una istituzione autonoma per legittimazione costituzionale.
Ora siamo impegnati a seguire l’iter dei calcoli per far giungere a maggio giugno i benefici economici in busta paga.
Roma, 11 aprile 2006